Torna a casa Amore

da | LIFESTYLE

Viviamo in un’epoca strana. Un tempo in cui un gesto d’amore sincero viene accolto con stupore, come se fosse un colpo di scena in una storia che dovrebbe essere già scritta. E invece no. Siamo spettatori di relazioni che si muovono tra messaggi lasciati in visualizzato, silenzi pieni di aspettative, strategie emotive e la paura – costante, immensa – di sentirsi troppo.

amore e relazioni sane

Tendiamo a dimenticare cosa significhi davvero amare. O forse l’abbiamo solo seppellito sotto montagne di “non voglio affezionarmi”, “vediamo come va”, “non mi faccio illusioni”. La verità? Nessuno compie più i gesti che dovrebbero essere la normalità. E quando succede, quando qualcuno davvero si prende cura di noi, quando ci guarda negli occhi con intenzione positiva, ci sentiamo quasi in difetto. Come se ci fosse qualcosa di sbagliato nel ricevere amore.

Abbiamo disimparato l’amore.

Lo abbiamo fatto per autodifesa, certo. Perché troppe volte è stato fonte di dolore. Ma ora, chi ci protegge da questa nuova forma di vuoto emotivo?

Viviamo in un’epoca che ci spinge all’autocontrollo, ad utilizzare l’ironia come scudo, l’indipendenza come ideale. Ma la verità è che vorremmo ancora scrivere lettere, aspettare con ansia un messaggio, ricevere un fiore senza motivo, sapere che qualcuno ci ha pensato mentre passava davanti al nostro posto preferito. Non è nostalgia. È bisogno. È fame d’intimità, fame di gesti veri, fame di presenza.

Amore Semplice

E la cosa più triste è che ci sentiamo ridicoli anche solo a desiderarlo.

Come se chiedere amore, nella sua forma più semplice, fosse fuori moda.

Eppure qualcosa si muove.

Le nuove generazioni, così digitali, così ciniche all’apparenza, stanno riscoprendo la voglia di amare davvero. Hanno il cuore stanco, è vero. Ma dentro custodiscono una delicatezza che aspetta solo di essere legittimata. Vogliono amare con consapevolezza, vogliono relazioni sane, vogliono parole sincere. Sono solo bloccati. Dalla paura di essere fregati, dal terrore di apparire deboli. Ma ci stanno provando.

Amore e Relazioni

E allora perché non parliamo più d’amore come una cosa possibile, ma come un miraggio?

I gesti che contano non dovrebbero fare notizia. Dovrebbero essere il fondamento. Portare il caffè a letto, scrivere un post-it sul frigo, preparare una playlist, ricordarsi il giorno in cui l’altro ha un esame, un colloquio, la luna storta. Dire “sono qui”. Restare. Non fuggire al primo ostacolo.

L’amore non è l’eccezione. È la regola dimenticata.

Siamo così abituati all’assenza, da non riconoscere più la presenza. Così abituati ai messaggi ambigui, da non credere più alle parole chiare. Così abituati alla fuga, da non sapere più cosa significhi restare.

Ma forse, proprio ora, è il momento di cambiare.

Di smettere di raccontarci che non serve a nulla. Di smettere di ridicolizzare chi ama. Di smettere di avere paura di essere troppo.

Perché la verità è che non siamo mai stati troppo. Forse siamo stati solo nel posto sbagliato, con le persone sbagliate, in un tempo in cui amare era già diventato un atto rivoluzionario.

E invece, l’amore dovrebbe essere la cosa più normale del mondo.

Foto: Pinterest