Milano Fashion Week: capitolo sei

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La sesta giornata della Milano Fashion Week vede grandi, e nuovi nomi, insieme sulle passerelle.

Nella cornice senza tempo di Milano, la giornata del 2 marzo 2025 ha visto sfilare sulle passerelle della Fashion Week alcune delle più attese collezioni per l’autunno/inverno 2025-2026. Tra queste, spiccano le presentazioni di Giorgio Armani e Francesca Liberatore, che hanno offerto interpretazioni distinte dell’eleganza contemporanea. 

Giorgio Armani: un ritorno alle radici con sofisticata intimità

Giorgio Armani ha scelto un’ambientazione intima per presentare la sua collezione, celebrando i 50 anni del suo marchio omonimo. In un salotto raccolto, gli ospiti hanno potuto apprezzare da vicino la maestria artigianale e l’eleganza senza tempo che contraddistinguono il designer. La collezione, intitolata “Roots”, ha proposto un viaggio sensoriale attraverso tessuti lussuosi e silhouette raffinate. A 90 anni, Armani ha salutato il pubblico accompagnato da due modelle scintillanti, chiudendo con grazia la sua sfilata.  

Francesca Liberatore: una narrazione tra tradizione e innovazione

Francesca Liberatore ha presentato la sua collezione in una location suggestiva, fondendo elementi tradizionali con tocchi innovativi. Le sue creazioni hanno mostrato una padronanza nel bilanciare tagli classici con dettagli moderni, offrendo una visione fresca dell’eleganza femminile. I tessuti utilizzati, dalle sete leggere ai velluti più corposi, hanno evidenziato una ricerca materica attenta, mentre la palette cromatica ha spaziato da tonalità neutre a colori più audaci, creando contrasti visivi interessanti. La designer ha saputo reinterpretare elementi tradizionali in chiave contemporanea, dimostrando una maturità stilistica che continua a evolversi stagione dopo stagione. 

AVAVAV: il fashion horror-show di Beate Karlsson

AVAVAV ha scosso la passerella della Milano Fashion Week con una delle presentazioni più teatrali e sovversive della giornata. Lo show, intitolato “The Hole”, ha visto i modelli emergere letteralmente da un’apertura sotterranea, in un ingresso scenografico che li ha trasformati in inquietanti creature fuoriuscite dall’oscurità. Con un’estetica volutamente grottesca e dissacrante, i modelli si sono arrampicati e barcollati sulla passerella, evocando figure zombie in un contesto di alta moda. La designer Beate Karlsson continua così la sua riflessione sul concetto di fallimento e imperfezione nel sistema moda, sovvertendo le aspettative con abiti che sembrano trasmettere un messaggio ironico e provocatorio. 

Presentata oggi ha visto modelle sfilare con abiti caratterizzati da tagli irregolari e materiali inusuali, sottolineando una critica sottile al consumismo sfrenato. La palette cromatica, dominata da toni accesi e contrasti audaci, ha enfatizzato l’approccio ironico del marchio, invitando il pubblico a riflettere sulla superficialità dell’apparenza nel mondo della moda. Ancora una volta, AVAVAV riesce a trasformare l’irriverenza in un linguaggio stilistico potente, che mescola satira e critica sociale in un’esperienza visiva unica.

Susan Fang: leggerezza e innovazione materica

Al suo secondo debutto milanese, supportata da Dolce&Gabbana, la designer cinese Susan Fang ha incantato con una collezione intitolata “Pursuit of Happiness”. Ispirata al viaggio personale della madre dall’agricoltura all’arte, Fang ha trasformato le sue opere pittoriche in tessuti eterei, creando abiti che sembravano fluttuare nell’aria. Le silhouette leggere e le delicate sfumature pastello hanno evocato un senso di serenità, mentre l’uso innovativo dei materiali ha dimostrato una padronanza tecnica notevole.

La collaborazione con gli atelier di Dolce&Gabbana ha permesso a Fang di esplorare nuove categorie, introducendo capi strutturati come giacche sartoriali e corsetti, ampliando così la gamma del suo marchio.

Hui e l’eleganza orientale reinterpretata

La designer Zhao Huizhou, con il suo marchio Hui, ha portato in passerella una collezione che fonde l’estetica orientale con il gusto occidentale. Le linee pulite e i dettagli raffinati hanno caratterizzato abiti che celebrano la cultura cinese attraverso una lente moderna. L’uso di tessuti pregiati e una palette cromatica sofisticata hanno sottolineato l’eleganza intrinseca delle creazioni, mentre motivi tradizionali sono stati reinterpretati in chiave contemporanea, offrendo una visione fresca e globale della moda orientale. 

Le sfilate odierne hanno messo in luce la diversità e la creatività che animano la scena della moda contemporanea. Dall’ironia dissacrante di AVAVAV alla leggerezza poetica di Susan Fang, fino all’eleganza culturale di Hui, ogni collezione ha offerto una prospettiva unica, arricchendo il panorama della Milano Fashion Week con sfumature inedite e stimolanti.

Photocredits: Vogue Runway, Susan Fang Instagram

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