Perché si celebra la giornata nazionale sul cyberbullismo

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Alcuni spunti per riflettere su questa nuova piaga sociale

Il fenomeno del cyberbullismo è in costante crescita, alimentato dall’uso sempre più diffuso dei social media. Questo tipo di bullismo si manifesta in varie forme, si parla di insulti nelle chat di gruppo e sui social, esclusione intenzionale, fino alla diffusione di informazioni personali senza consenso, spesso senza alcun controllo.

Ad essere maggiormente coinvolti sono ragazzi tra i 15 e 19 anni, particolarmente esposti ai rischi del web in questa particolare era. In questi contesti, non solo subiscono ma compiono episodi di cyberbullismo, senza essere pienamente consapevole delle conseguenze.  

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Il cyberbullismo è una specifica forma di comportamento aggressivo, solo in parte uguale al bullismo, che si distingue  per avvenire esclusivamente online, attraverso l’uso di dispositivi elettronici e social media.

A differenza del bullismo fisico, il cyberbullismo non ha limiti di spazio o tempo, può verificarsi in qualsiasi momento, ampliando il senso di isolamento e vulnerabilità. Provocando danni psicologici  alla vittima, spesso fragile e incapace di difendersi, sfruttando l’anonimato.

La canzone di Lucio Corsi a Sanremo 2025, “volevo essere un duro” è un chiaro urlo all’esigenza di spingersi oltre e denunciare tutte quelle forme sociali in cui ci vogliono “forti e potenti” quando in realtà siamo fragili e tristi. 

“Volevo essere un duro”

Lucio Corsi nel suo inedito racconta il desiderio di essere un “duro”, una persona forte e senza paura. Un grido di ribellione contro gli stereotipi impostati dalla società, che spesso ci spingono a nasconderci dietro una maschera. L’artista, nonostante cerca di apparire coraggioso e forte, si accetta per quello che è: vulnerabile, con paure e debolezze. Racconta l’esigenza di superare le aspettative sociali e abbracciale la fragilità che fa parte della natura umana. 

Lucio Corsi mette in luce il conflitto interiore di chi sente di dover essere invincibile, il desiderio di essere qualcosa che non si è e la consapevolezza che accettarsi va bene. Significa riconoscere che il giudizio degli altri non è più importante del nostro.

Il cyberbullismo agisce come una forma di abbattimento psicologico, sfruttando la mancanza di controllo e limiti nella diffusione di commenti, insulti, umiliazioni e informazioni. Tutto è concesso.

Ciò che rende questo fenomeno pericoloso è la capacità di minacciare l’autostima della vittima, minando la fiducia in se stessi. Innesca un meccanismo di auto-sabotaggio nella persona che subisce episodi del genere, rendendo difficile la distinzione della realtà. 

Lucio Corsi ha dato una grande lezione autenticità. Si è messo a nudo da ogni giudizio o pregiudizio. Ha confessato di non essere forte, coraggioso e potente come la società impone, ma semplicemente se stesso, fragile e vulnerabile.

Crediti: Pinterest