FLDS: Sette? ancora esistono?

da | CULTURE

Cosa sono le sette? Per molti, rimangono un mistero, un universo parallelo, una realtà distopica. Ma l’FLDS (Fundamentalist Church of Jesus Christ of Latter-Day Saints) ci mostra una realtà ancora più inquietante di qualsiasi finzione.

Oggi, con un pettine metaforico, districhiamo questa matassa intricata. 

Raccontiamo una storia di controllo, manipolazione e, soprattutto, oggettificazione della donna.

L’FLDS è nata come una scissione radicale dalla Chiesa dei Mormoni. Nel corso del tempo, ha imposto una poligamia estrema e una cultura patriarcale che, nel 2024, somiglia a una distopia fuori controllo.

Mentre il mondo celebra l’uguaglianza e l’empowerment femminile, questa comunità priva le donne della loro libertà, del loro corpo e della loro identità.

Cos’è l’FLDS?

All’inizio del Novecento, un gruppo di mormoni scismatici fondò l’FLDS per preservare la poligamia, che la Chiesa dei Mormoni aveva ufficialmente abolito nel 1890. Quello che doveva essere un movimento per rispettare le antiche tradizioni religiose si è trasformato in un sistema opprimente di controllo e abusi.

Warren Jeffs, autoproclamato “Profeta”, ha preso il controllo della setta e l’ha trasformata in una comunità chiusa, completamente isolata dal mondo esterno. Qui ogni aspetto della vita segue regole scritte da lui, senza possibilità di discussione o dissenso.

Dietro il linguaggio religioso, però, si nasconde una realtà di abusi sistematici che nulla ha a che fare con la fede.

Poligamia nel 2024: tradizione o  abuso?

L’FLDS considera la poligamia un comandamento divino. Questo obbliga molte donne, spesso adolescenti, a sposare uomini molto più anziani senza avere voce in capitolo.

Mentre nel 2024 la società parla di libertà e autodeterminazione, all’interno dell’FLDS le donne subiscono un destino molto diverso.

I leader della setta vedono le mogli come risorse spirituali: più ne possiedono, più dimostrano la loro devozione. Ma cosa significa questo per le donne?

Significa che non possono scegliere chi amare, non possono decidere del proprio corpo e vivono isolate sia dalle famiglie di origine che dal resto del mondo.

Il sistema giustifica tutto questo in nome della fede, ma il risultato è una vita di sottomissione e privazione.

Tra controllo e sottomissione

All’interno dell’FLDS, il leader decide ogni dettaglio della vita delle donne. Stabiliscono cosa possono indossare, chi devono sposare e persino come crescere i figli.

La setta misura il valore di una donna in base alla sua capacità di obbedire e generare figli. La libertà di pensiero non trova spazio: chiunque esprima un’opinione contraria subisce punizioni severe.

Le donne che osano sfidare l’autorità o tentano di scappare vengono punite. Perdono i figli, la comunità e tutto ciò che conoscono. Questo ciclo di paura e dipendenza rende quasi impossibile fuggire dalla setta.

Essere Moglie nell’FLDS

Essere moglie nell’FLDS significa vivere intrappolate in una prigione invisibile. Qui la poligamia non rappresenta una scelta consensuale, ma uno strumento di controllo.

I mariti distribuiscono affetto, risorse e persino cibo secondo i loro capricci. Questo crea un ambiente tossico, in cui le mogli competono tra loro per guadagnare l’attenzione del marito.

La competizione distrugge ogni forma di solidarietà femminile, alimentando invece un ciclo di sottomissione e isolamento.

L’Ombra di Warren Jeffs

Anche dopo la condanna a vita di Warren Jeffs nel 2011 per abusi sessuali su minori, la sua influenza resta viva all’interno dell’FLDS. Molti membri continuano a venerarlo come profeta e seguono le sue regole con devozione.

Le testimonianze degli ex membri rivelano un sistema di manipolazione abilmente costruito. Jeffs non era solo un leader religioso, ma un abile manipolatore che usava la fede per controllare e giustificare i suoi crimini.

E nel mondo di oggi?

Nel 2024, mentre il mondo celebra i diritti delle donne e discute di uguaglianza, la realtà dell’FLDS ci ricorda quanto lavoro rimane da fare.

Le sette come questa non rappresentano solo una questione di fede, ma un problema sociale. Dimostrano come il patriarcato riesca a sopravvivere e prosperare sotto false spoglie.

Cosa possiamo fare? Innanzitutto, parlarne. Dare voce alle vittime, sostenere chi cerca di fuggire e denunciare queste realtà. Nessuna donna dovrebbe mai essere costretta a scegliere tra la fede e la libertà.

La prigione della fede

La storia dell’FLDS insegna quanto sia pericoloso lasciare il potere incontrollato nelle mani di pochi. La fede, trasformata in arma, diventa un pretesto per opprimere e abusare.

Ma questa storia non deve restare solo una lezione. Deve spingerci ad agire per proteggere chi è ancora intrappolato e per garantire che la libertà individuale, soprattutto quella delle donne, non venga mai più messa in discussione.

Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo costruire un futuro dove nessuno debba subire ciò che accade in comunità come l’FLDS.

Foto: Google