L’Aperitivo: Un rituale sempre in Hype 

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Oggi è stata una giornata pesante, facciamo aperitivo?  Che caldo che fa, ma uno spritz ce lo beviamo?  Dopo tutto questo sole ci vuole proprio un bel gin tonic! Oggi tutto il giorno a casa a lavorare in smart, usciamo a fare ape?

Almeno una volta nella vita tutti quanti abbiamo pronunciato una di queste frasi, che oramai sono diventate quasi un mantra quotidiano, anche per i gym-bro fissati per il fitness, perché nessun italiano con la “I” riesce a esimersi da questa pratica, anche al costo di sorseggiare una coca-zero. 

L’aperitivo è molto più di un semplice rito culinario: è una tradizione che ha radici profonde nella cultura e nel cuore degli italiani, che negli ultimi anni ha conquistato il mondo intero. Un rituale consolatorio, che sa di estate, di amicizia e di momenti indimenticabili condivisi con chi ami.

Ma da dove arriva questa tradizione? quali sono le origini dell’aperitivo?

L’aperitivo nasce nell’Italia del XIX secolo, precisamente a Torino. Fu Antonio Benedetto Carpano, un innovativo erborista, a creare il primo vermouth nel 1786, una bevanda aromatizzata a base di vino che presto divenne il drink perfetto per stimolare l’appetito prima del pasto. Da allora, l’aperitivo ha subito molte trasformazioni, ma il suo scopo originale è rimasto invariato: preparare il palato alla cena, accompagnando il tutto con chiacchiere leggere e risate sincere.

Immergiamoci per un secondo nella Torino del 1796, dove Carpano, con un colpo di genio, decide di iniziare a vendere un vino assai speciale nella sua bottega. Nasce così il vermouth, una bevanda che ben presto cattura l’attenzione del Re Vittorio Emanuele II. Il re, estasiato da quella “punt e mes” di amarezza, decreta che il vermouth diventi l’aperitivo ufficiale della corte. E così, grazie alla nobiltà e agli intellettuali del tempo come Cavour e Verdi, l’aperitivo si diffonde rapidamente, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno sociale.

In Italia, l’aperitivo è un momento sacro, un’occasione per staccare dalla frenesia quotidiana e ritrovare il piacere della convivialità. Che sia in un elegante bar, in una piccola piazza di un borgo, o in riva al mare, l’aperitivo è il momento in cui ci si ritrova con amici e familiari per brindare alla vita. Questo rito è caratterizzato da una varietà di stuzzichini che variano da regione a regione: olive, formaggi, salumi, bruschette e, naturalmente, un buon drink. Dal classico spritz al sofisticato Negroni, l’aperitivo italiano è il mix perfetto che unisce le tre grandi passioni degli italiani: cibo, alcol e pettegolezzi.

L’aperitivo è “World Wide”

Ma, ovviamente, come tutte le usanze e costumi degni di nota, anche l’aperitivo non è più un segreto ben custodito tra le Alpi e il Mediterraneo. La sua magia ha attraversato i confini italiani, conquistando le metropoli di tutto il mondo. Oggi, da New York a Tokyo, l’aperitivo è sinonimo di socialità e divertimento. Bar e ristoranti hanno adottato questa tradizione, aiutando i consumatori a creare ricordi e storie divertenti, celebrando il semplice piacere di stare insieme.

L’aperitivo non è solo caciara, non è solo farsi un goccetto con gli amici. È quell’attimo sospeso tra il giorno e la notte, in cui il cielo si tinge di rosa e arancione, e il calore del sole lascia spazio alla freschezza della sera. È il brindisi con il migliore amico, il sorriso scambiato con uno sconosciuto al bancone, la leggerezza di un momento che profuma di estate, amore e amicizia. L’aperitivo è il preludio a serate indimenticabili, fatto di aneddoti raccontati e nuove storie che nascono. È il suono delle risate che si mescolano alla musica di sottofondo, il tintinnio dei bicchieri che si sfiorano in un brindisi collettivo.

E voi? Siete team aperitivo o no?

Foto: Pinterest

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