Imparare a convivere con i difetti altrui

da | CULTURE

Imparare a convivere e a sopportare i difetti degli altri è un passo importante di crescita e di maturità, con noi stessi e nelle relazioni con chi ci circonda

“Quando si cerca di nascondere un difetto lo si rende più visibile.” Emanuele Breda

Quando siamo bambini, la prima cosa che facciamo all’incontro con una nuova persona è giudicare: giudichiamo i suoi capelli, i suoi vestiti, le sue scarpe, il modo di parlare e di approcciarsi con noi e con gli altri. La prima impressione che traiamo è spesso quella a cui ci affidiamo, difficilmente da piccoli cambiamo idea. Al contrario, quando cresciamo, ci facciamo anche in questo caso un’idea iniziale, ma siamo consapevoli che conoscendo qualcuno in modo più profondo potremo scoprire nuove cose del suo carattere e cambiare parere rispetto al primo impatto, positivamente o negativamente. Infatti, andare più in profondità implica conoscere tutti i lati di una persona, compresi i difetti.  

Appena facciamo conoscenza, che sia un amico, un collega, un potenziale fidanzato, ci sembra essere tutto rose e fiori, tanto che spesso usiamo l’espressione “È perfetto/a, rispetto a…”, e lo paragoniamo a qualcuno che conosciamo molto bene (Il nostro migliore amico, un collega con cui lavoriamo da tempo o un/a ex) e che sappiamo, altrettanto bene, avere tanti difetti. 

Ma perché un estraneo a primo impatto pare non averne? Semplicemente perché non conosciamo ancora tutti gli aspetti del suo carattere. 

Quando, invece passiamo tanto tempo con qualcuno, impariamo a conoscerlo in ogni suo lato 

Tutti siamo diversi, questo è il bello. E proprio per questo motivo può capitare di scontrarsi. Una persona ordinata potrebbe arrabbiarsi con una disordinata, una puntuale potrebbe non sopportare una che arriva sempre in ritardo; questi sono solo alcuni semplici esempi, ma che dimostrano come i caratteri diversi possono andare in conflitto. L’errore è credere che ci siano persone senza difetti, nessuno è perfetto e tutti li abbiamo, più o meno evidenti che siano.

Cosa sono i difetti?

I difetti sono debolezze, e in quanto tali rendono le relazioni più complicate, ma siccome nessuno ne è immune, è necessario imparare a gestirli. Quando passiamo tanto tempo con una persona e la conosciamo da parecchi anni, accettandola nella nostra vita, accettiamo anche i suoi difetti. Apprezzare qualcuno per quello che è (Difetti compresi) significa fare qual passo che ci porta alla vera confidenza, alla vera amicizia o al vero amore. Nei vari ambiti relazionali il superamento di questo ostacolo è necessario, altrimenti non ci può essere un rapporto sano e genuino.

Amore

Quando ci innamoriamo, significa che abbiamo imparato ad accettare i difetti dell’altro, sennò non può chiamarsi amore. Amore non è perfezione, ma lo è quando si arriva a considerare qualcuno perfetto per noi, nella sua imperfezione. 

Amicizia

Anche in amicizia la perfezione non esiste. Un mondo dove tutti vanno d’accordo non ci sarà mai. Essere consapevoli che non con tutti gli amici possiamo fare tutto, ma che con alcuni possiamo andare a teatro, con altri in discoteca e con altri allo stadio, significa apprezzare la diversità e rispettarli, senza costrizioni. Volergli bene è accettare quello che sono e quello che gli piace. 

Ma noi?

Molte persone, che vedono i difetti negli altri, pensano di non averne. 

Solitamente è proprio chi si sente sbagliato che cerca i difetti altrui, per sentirsi un po’ meno in errore, per pensare di non essere l’unico. 

Come ho già detto, tutti abbiamo dei difetti anche se inizialmente non ce ne accorgiamo o non li notiamo; osservare gli altri e ascoltarli ci permette di comprendere quali possano essere i nostri. Apprezzare le diversità diventa una risorsa anche per noi e per vivere meglio.

Prendere consapevolezza dei propri difetti e cercare di migliorarli

Crescendo, quando abbiamo consapevolezza dei nostri difetti, possiamo provare a migliorarli, ci saranno sempre, perché sono parte di noi; è sbagliato chiamarli errori, perché non sono sbagli, ma tratti di noi e della nostra personalità che ci porteremo sempre dietro. Il consiglio è: cercate di attenuarli, invece di reprimerli. 

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