All’apparenza due marchi uguali, figli dello stesso sistema. Invece, ci sono differenze significative che tutti dovrebbero sapere
Sicuramente conoscete i brand Zara e Shein, ma quando si tratta di fare acquisti, vi siete mai chiesti quale sia l’opzione migliore? Negli ultimi anni, il fast fashion è diventato un fenomeno che coinvolge milioni di giovani in tutto il mondo. Le tendenze si susseguono velocemente, i vestiti sono economici, e l’idea di poter cambiare look ogni settimana è allettante.
Ma quante volte è capitato di sentire quell’amica (che compra di tutto su Shein), dire che questo è uguale a tanti altri marchi di fast fashion, Zara ad esempio. Come se volesse giustificare la sua scelta di acquistare da uno o da un altro. Perchè ormai, siamo tutti consapevoli di come opera il settore del fashion. In verità, dietro a marchi come Zara e Shein ci sono differenze significative che vale la pena di esplorare. Oggi vogliamo capire meglio come operano questi due giganti , mettendo in luce le ragioni per cui Zara potrebbe essere una scelta “più responsabile” rispetto a Shein.
Shein: basso prezzo, grande impatto
Shein è un marchio che ha preso d’assalto il mercato globale grazie ai suoi prezzi incredibilmente bassi e alla capacità di riprodurre velocemente le tendenze più “hot”. Tuttavia, ci sono diversi aspetti che sollevano preoccupazioni. Prima di tutto, la qualità dei capi: i vestiti durano pochissimo, contribuendo così alla cultura dell’ usa e getta. Ma l’aspetto più critico riguarda l’impatto ambientale e sociale di Shein: il brand è stato frequentemente accusato di avere un’impronta ecologica pesante e nonostante ciò, continua a produrre enormi quantità di vestiti a costi molto bassi.
Zara: il fast fashion “di lusso”
Zara è uno dei marchi di fast fashion più conosciuti al mondo. Fondata in Spagna, questa azienda ha costruito il suo successo su un modello che riesce a produrre nuovi vestiti in tempi rapidissimi. Pur offrendo capi alla moda e facilmente accessibili, non sfugge alle critiche legate alla sostenibilità e alla qualità. Tuttavia, la casa madre, Inditex, ha intrapreso diverse iniziative per migliorare la sostenibilità della sua produzione (o almeno si spera). Queste includono:
– Materiali Sostenibili: Zara sta cercando di ridurre l’uso di tessuti non ecologici e di passare a materiali più sostenibili, come il cotone organico e il poliestere riciclato.
–Riciclo e Economia Circolare: Il brand ha lanciato iniziative per riciclare i vestiti usati e ridurre il rifiuto dei capi invenduti.
–Trasparenza: Zara pubblica annualmente un report sulla sostenibilità che mostra i progressi verso l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di CO2 e migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche.
Differenze chiave: Zara vs Shein
Si sa che Zara non è esattamente il marchio dei sogni quando si parla di qualità: i capi non dureranno una vita, e dopo qualche lavaggio potrebbero perdere un po’ di smalto. Ma, rispetto a Shein, si può dire che i materiali non siano completamente scadenti e che i capi non si sfilaccino al primo tocco. Ovviamente, non stiamo parlando di abiti da passerella, ma almeno si può avere una durata più lunga dell’articolo acquistato! Inoltre, seppur con progressi da fare, Zara sta facendo passi verso la sostenibilità, cercando di ridurre l’impatto ambientale. Shein, al contrario, è stato accusato di non fare abbastanza (o niente, possiamo dire). Per quanto riguarda lo stile, invece, Zara è famosa per offrire una moda elegante, sempre al passo con le ultime tendenze ma con un tocco di raffinatezza e un design che spesso richiama le collezioni delle grandi case di moda. La sua capacità di trasformare le tendenze globali in collezioni facilmente accessibili ha fatto sì che diventasse un punto di riferimento nel mercato. Shein, al contrario, si distingue per un approccio sicuramente più “sovrabbondante” alle tendenze, che spesso possono portare confusione al cliente. Quanto alle condizioni di lavoro, il brand spagnolo ha un sistema di monitoraggio delle fabbriche più trasparente rispetto a Shein, che ha affrontato numerose critiche per le condizioni di lavoro degli operai, tra cui lo sfruttamento.
Scegli il male minore
Il consiglio migliore sarebbe quello di non comprare da nessuno dei due marchi. La verità, però, è che se il fast fashion sta crescendo in modo smisurato, è perché al giorno d’oggi vogliamo tutto e subito, e possibilmente, senza spendere troppo. In realtà, né Zara né Shein sono opzioni ideali se pensiamo alla sostenibilità e alla qualità. Ma tra le due, Zara è senza dubbio il male minore. Inoltre, pur rimanendo una marca di fast fashion, offre collezioni che sembrano più “pensate” e più adatte a un look che non sembri “usa e getta”. Quindi, se desideri un acquisto che duri nel tempo e che offra una maggiore soddisfazione, Zara rappresenta sicuramente un’opzione più vantaggiosa.
In un mondo dove il fast fashion ci promette l’illusione di novità a basso prezzo, è fondamentale fermarsi a riflettere: ogni capo che acquistiamo ha un impatto, non solo su di noi, ma sull’ambiente e sulle persone che lo creano. Scegliere con consapevolezza significa fare un passo verso un futuro in cui la bellezza della moda non si misura solo in tendenze, ma in valori che durano nel tempo. La vera eleganza è quella che rispetta il nostro pianeta, il nostro domani, e il lavoro di chi ci sta dietro.
Alla fine, scegliere di acquistare in modo “responsabile” è una forma di empowerment: possiamo essere alla moda e per quanto poco, contribuire a fare la differenza.
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