La moda sostenibile “al cinema”: 3 film che ti invitano a riflettere e ad aprire gli occhi
Forse il periodo natalizio e festivo è il meno appropriato per pensare agli aspetti negativi della nostra vita e del nostro pianeta, a tutte quelle cose che non vanno bene e che vorremmo cambiare. Forse, invece, è il periodo migliore per farlo. Quindi, al posto dei soliti cinepanettoni e film natalizi, ti consigliamo 3 fashion green film che devi assolutamente vedere. Con il termine ‘fashion green film’ non intendiamo i soliti film sulla moda, visti e rivisti, come “Il diavolo veste Prada”, ma titoli per chi vuole conoscere davvero il settore, nel bene e nel male. Perchè la moda sostenibile non è solo una tendenza, ma una necessità.
The True Cost (2015)
Partiamo con uno dei più conosciuti e recensiti: The True Cost.
E’ un film diretto da Andrew Morgan, che si concentra sulla moda a 360°, dalla produzione, allo smaltimento, agli effetti collaterali. Esplora il costo umano ed ambientale dell’industria della moda. Questo documentario invita a riflettere, e pone domande spesso minimizzate, dimenticate, che invece dovremmo iniziare a farci: “Quanto è realmente costato quel made in Bangladesh sulla nostra t-shirt di Zara da 9,99€?”, o “..quel made in Cambodia della nostra sciarpa H&M?”. Ovviamente non può mancare la critica al consumismo, alla povertà, all’oppressione e, non da meno, ai mass media. Nel film, infatti, una particolare attenzione è posta sull’ America, dove si guarda come i media influenzano il desiderio delle persone, soprattutto degli adolescenti, di acquistare e creare un’identità incentrata sul consumo e l’apparenza.
ALEX JAMES: SLOWING DOWN FAST FASHION (2016)
Che impatto ha l’industria della moda sull’ambiente? Alex James, ex bassista dei Blur, ce lo racconta, intervistando designer e attivisti. Il musicista esplora e scruta il mondo della moda e la cosiddetta “epidemia del fast fashion”. Partendo dalla città di New York, esamina più da vicino il desiderio infondato dei consumatori di abbigliamento a basso costo e come questo stia avendo un enorme impatto sull’ambiente e sui lavoratori che producono questi capi. La sua missione è quella di capire cosa sta succedendo ai nostri abiti e in che modo possiamo essere più sostenibili tramite le nostre scelte, domandandosi spesso: “C’è qualcosa che può rallentare il fast fashion?”. Nonostante il film presenti uno sguardo molto duro e critico sull’industria della moda, cerca comunque di fornire delle soluzioni, dimostrando che la speranza è l’ultima a morire!
Minimalismo: il meno è ora (2021)
A tutti coloro che, almeno una volta, hanno pensato “Quanto sarebbe più facile la mia vita se avessi meno cose intorno a me” è fortemente consigliata la visione di questo film.
La regia è di Matt D’Avella e sono tantissimi gli spunti di riflessione che ci offre. Ad esempio, come il minimalismo può rendere più sostenibile il nostro stile di vita, il famoso “Less is more!”. Racconta di quanto noi ci leghiamo alle cose materiali, perchè crediamo (falsamente) che questi contengano i nostri ricordi, quando invece limitano silenziosamente la nostra libertà. Sebbene non si parli solo di moda, questo film lancia un messaggio ben preciso, esortandoci a vivere meglio eliminando tutte le cose superflue. Invita a soffermarci sulla domanda “Cos’è davvero essenziale?” “Di cosa ho davvero bisogno?”
Attualmente, lo trovate su Netflix e dura solo 53 minuti!
Guardare film sulla moda sostenibile non è solo un’opportunità per informarsi, ma anche un modo per riflettere sulle scelte che facciamo ogni giorno come consumatori, e attraverso il cinema possiamo iniziare a comprendere meglio la sua importanza e l’urgenza di un cambiamento. Pochissime volte, però, sentiamo parlare di questi film che inducono a riflettere, ma soprattutto ad agire. Anche se, in realtà, ne esistono molti (tra gli ultimi, su Netflix è uscito “Buy Now” sul consumismo di massa).
Sono film che ti lasciano qualcosa dentro, che può essere un pensiero o un’emozione, come tristezza o rabbia. Ma perchè vengono citati così poco? Forse non vogliamo vedere in faccia la realtà? Forse, siamo troppo impegnati a pensare a noi stessi e ai nostri problemi, che ci dimentichiamo quali sono i problemi più importanti.
Foto: Google Immagini