Loden, il tessuto di ogni inverno

da | FASHION

Funzionale, innovativo, ed eternamente in trend: sarebbe riduttivo definirlo il tessuto della stagione, non considerando tutte le precedenti di cui è già stato protagonista. Del Loden, la moda non può proprio farne a meno.

Il verde intenso, la sua capacità strutturale e la sorprendente morbidezza sono solo alcune delle caratteristiche che rendono impossibile non riconoscerlo: il loden è un sempreverde (e non solo per il colore) della moda.

Il suo nome viene da lodo, letteralmente balla di lana. Nasce durante il Medioevo nel Tirolo, e ha radici povere. Originariamente indossato da pastori e contadini, con il tempo si farà presto strada in ambienti più altolocati, passando per corti nobiliari, la più importante tra tutte quella asburgica, e dive del cinema, come Audrey Hepburn ed Elizabeth Taylor. Arriva poi a celebrità e reali: negli anni ottanta, la Principessa Diana fu fotografata più volte con indosso proprio un cappotto in loden.

Ciò che il tempo tramanda, e ciò che il tempo cambia

La procedura, seppur migliorata grazie al progresso, è pressoche la stessa di una volta. Dopo la tosa, la lana delle pecore viene infeltrita, e le sue fibre vengono appiattite verso il basso, per permettere l’impermeabilità del capo. Il loden infatti, è idrorepellente, e può assorbire fino ad un terzo del suo peso in acqua senza bagnarsi: uno dei primissimi tessuti funzionali della storia, in grado di fronteggiare pioggia ed intemperie.

Diversa però, è la storia del suo colore. Se i processi di lavorazione si sono conservati e tramandati nel tempo, la sua tonalità verde foresta, e appartiene a tempi più moderni. Inizialmente infatti, la lana delle pecore tirolesi permetteva la realizzazione di filati esclusivamente di sfumature di colore che variavano dal grigio chiaro al grigio scuro. Tutto cambia quando l’imperatore Francesco Giuseppe I D’Austria commissiona un cappotto in loden di colore bianco, che si tingerà poi di un profondo verde, d’ausilio per la mimetizzazione durante le sue battute di caccia.

Un verde che diverrà talmente iconico, da avere il suo personale codice Pantone, il 18-0422 TCX Loden Green. Certo, non sarà il Pantone dell’anno, ma è la tonalità di cui non si riesce a fare a meno. Ogni inverno.

Dalle mille sfaccettature, ma sempre in passerella

Senza tempo, resistente, trasversale, il loden oggi continua a sfilare sulle passerelle più ambite. Per questo autunno-inverno, c’è chi continua a proporlo nella sua versione classica, con taglio lungo, bottoni verticali e colletto stile camicia, come Gucci. Ma le declinazioni sono infinite. Ferragamo nel suo opening look lo accorcia, aggiunge una cinta all’estremità e gli da un taglio boxy, un po’ oversized. Burberry ed Etro optano per gli inserti, il primo in pelle, l’altro ricamati e metallizzati.

Ancora, Khaite lo rivisita nel suo colore originale, un grigio antracite che prende però le forme di una mantella. Isabel Marant lo rende boho, 16Arlington invece chic.

In fin dei conti, non ha importanza quale tipo sia più affine a noi, ciò che conta è trovare quello giusto, e custodirlo nel proprio armadio. Tutto nella moda cambia, di continuo. Ma il Loden, sembra di no.

Come la famosa frase. Un Loden è per sempre.

Foto: Courtesy of Vogue, Pantone, Pinterest.