Il corsetto: ieri e oggi

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Il corsetto, un tempo simbolo indiscusso di eleganza e oppressione, oggi rivive una nuova giovinezza. Questo capo iconico ha attraversato secoli, evolvendosi da strumento di controllo a simbolo di empowerment, passando dalle camere private delle dame di corte ai palcoscenici della moda contemporanea. Ma come siamo passati dall’immagine soffocante del corsetto del passato a quella audace e liberatoria di oggi? Scopriamolo insieme.

Una storia stretta… ma avvincente

Il corsetto nasce nel XVI secolo, quando le donne di corte iniziano a indossarlo per ottenere quella silhouette longilinea e rigida tanto in voga all’epoca. Realizzato con stecche di balena e lacci, questo indumento modellava il busto delle donne, comprimendo la vita e sollevando il seno. Era l’emblema della perfezione estetica rinascimentale, ma anche un simbolo di sottomissione ai rigidi canoni della società patriarcale.

Nel XVIII secolo, il corsetto raggiunge il culmine della sua popolarità. Diventa un must-have per ogni donna rispettabile, associato a valori di modestia e decoro. Tuttavia, la sua funzione principale resta quella di rimodellare il corpo femminile secondo un ideale che poco lasciava spazio alla naturalezza.

Corsetto: ieri e oggi

Ma, come spesso accade, ogni epoca ha il suo contrappasso. Con l’arrivo del XX secolo e i movimenti di liberazione femminile, il corsetto inizia a essere percepito come una prigione fisica e simbolica. Le flappers girls degli anni ’20, con i loro abiti a sacco e il rifiuto della vita stretta, sono tra le prime a rifiutare apertamente questo capo. Negli anni ’60 e ’70, con l’avvento del femminismo, il corsetto sembra ormai destinato a diventare solo un ricordo del passato.

Allora perché è tornato oggi?

Negli ultimi anni, il corsetto ha fatto un ritorno clamoroso. Non più relegato a costume teatrale o pezzo vintage, è diventato un elemento chiave nella moda contemporanea. Stilisti come Vivienne Westwood, Jean Paul Gaultier e Alexander McQueen lo hanno rielaborato, trasformandolo in un simbolo di potere e seduzione consapevole.

Oggi, il corsetto non è più una costrizione, ma una scelta. Celebrità come Kim Kardashian, Beyoncé e Billie Eilish lo indossano non per conformarsi a uno standard, ma per esprimere la propria identità. Che sia sopra una t-shirt, indossato come top o abbinato a una giacca oversize, il corsetto è diventato un modo per giocare con la moda e con il proprio corpo, esibendo una femminilità che è, per una volta, autodeterminata.

Il suo ritorno non è solo una questione di tendenza, ma una vera e propria dichiarazione di stile. Indossare un corsetto oggi è come dire al mondo: “Io scelgo chi sono, e lo faccio a modo mio”. Non si tratta più di conformarsi, ma di distinguersi. Il corsetto diventa così uno strumento di empowerment, un mezzo per rivendicare la propria sensualità e forza in un mondo che, ancora oggi, cerca di etichettare e limitare.

Un manifesto di libertà

Corsetto: ieri e oggi

L’attuale riscoperta del corsetto è un segno dei tempi. In un’epoca in cui i confini di genere, identità e stile sono più fluidi che mai, questo capo rappresenta un punto di incontro tra tradizione e innovazione. Viene reinterpretato in chiave pop, street e alta moda, dimostrando che il passato può essere rivisitato senza per forza essere ancorato a vecchi significati.

Il corsetto di ieri e di oggi ci racconta una storia di trasformazione. Da strumento di controllo a simbolo di potere, da costrizione a scelta consapevole.

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