Tema sempre spigoloso quello degli invitati ai fashion show. Sempre più i front row si popolano di personaggi e non di addetti ai lavori. Questa volta è il turno dei rapper.
Non stupisce che Domenico Formichetti, allo show di PDF, abbia invitato tutta la scena rap italiana, d’altronde sono i suoi amici. Un po’ più strano vedere Tony Effe seduto in prima fila, a Capri, da Jacquemus. Di contro gli accrediti stampa diminuiscono e i critici non vengono più invitati. Lo stesso Jacquemus ha fatto uno show evento pieno di star e deserto di giornalisti o ancora, Martine Rose, nel suo debutto milanese non ha invitato la stampa italiana. E non si capisce francamente la motivazione.
Insomma le cose stanno andando un po’ alla deriva nel fashion system. I ruoli si stanno ribaltando e la gerarchia si sgretola. Fa sempre rumore la questione degli invitati agli show. Spesso considerati poco meritevoli di sedere in prima fila. In effetti è strano vedere in prima fila il rapper di turno che, dello show capirà poco nulla, e in seconda un giornalista che di quella sfilata dovrà anche scrivere qualcosa.
Non è sbagliata la presenza di rapper, attori o tik toker durante gli show, anzi. Sono i famosi “amici” della maison, le personalità che vivono quel brand, che gli danno un volto. Bene o male, infatti, ci sono sempre stati invitati non addetti ai lavori, ma ora le cose stanno sfuggendo di mano. È assurda una situazione come quella in cui Martine Rose, al suo debutto milanese, non riservi dei posti per la stampa locale. Come se il parere dei critici non fosse importante.
Una sfilata, senza la presenza di giornalisti competenti, critici di settore, non avrebbe alcun senso. Sarebbe la mera presentazione commerciale die prodotti. La presenza della stampa da risonanza all’evento e pone riflessioni su quanto visto. Da, o dovrebbe dare, un giudizio reale che può aiutare gli stessi designer ad aggiustare il tiro o capire che piega stanno prendendo. E invece pare non interessi più a nessuno.
Sembra più importante che tutti gli occhi siano puntati sull’evento senza poi averne un riscontro sensato. Certo che l’arrivo dell’ennesima star in total look fa scalpore, attira i fotografi ecc., ma poi? Davvero pensiamo sia meglio avere in front row il rapper più cool, che della sfilata non capirà nulla, piuttosto che un critico che possa dare un giudizio costruttivo allo show.
La cosa ancora più strana è che per invitare certi personaggi gli addetti ai lavori rimangono fuori, faticano ad avere gli accrediti e sono risicati in un angolo lontano dai fotografi. Per non parlare di chi a queste sfilate vorrebbe davvero esserci: gli studenti di moda. Ai quali, in nome dell’esclusività dell’evento, è negata, se non in rarissimi casi, la partecipazione. Quanto sarebbe bello vedere gli studenti alle sfilate, coloro che davvero apprenderebbero qualcosa e cercherebbero di carpire ogni minimo dettaglio. Per ora va così, ieri erano i tik toker, oggi i rapper, domani chi lo sa!