Cosa si festeggia il 2 giugno?

da | CULTURE

Sembrerà una domanda sciocca, ma non è del tutto così. Tutti, in Italia, festeggiamo il 2 giugno, ma quanto è importante questa festa per il nostro paese?

Correva l’anno 1946 quando l’Italia, proprio il 2 giugno, sceglie la repubblica. Al referendum, per la prima volta nella storia, votano le donne. 2 giugno 1946, il regno d’Italia diventa la repubblica italiana. L’89% degli aventi diritto si reca alle urne e il 54,3% sceglie la repubblica. Lo stesso giorno gli italiani hanno scelto i membri dell’assemblea costituente. I padri fondatori della nostra Costituzione.

In una famosissima immagine il Corriere della sera titola: “È nata la repubblica”. Il nostro paese stava vivendo un cambiamento epocale, una drastica inversione di rotta dopo 85 anni di monarchia sabauda. Si tratta di una data cardine nella nostra storia nazionale. Molto più di una festa: è il momento in cui l’Italia ha scelto la libertà.

L’assemblea costituente

Fu questo il primo organo della nostra repubblica. L’assemblea costituente che, come primo atto, nel 1946 elesse il primo capo di stato provvisorio nella persona di Enrico de Nicola. Iniziarono poi i lavori per stendere la Costituzione. I 75 membri di cui 21 donne (14 laureate) si riunirono e scrissero il documento su cui ancora oggi si fonda il nostro stato.

I 3 partiti principalmente rappresentati furono la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano e il Partito Comunista Italiano. Fu la comunione di ideali così diversi tar loro a garantire l’equità e la giustizia del documento. Dopo anni di soprusi e imposizioni nessuni voleva dominare sugli altri. I racconti narrano di un confronto civile e rispettoso tra i membri che arrivarono insieme ad una soluzione che garantisse libertà. Tutti concordi alla scelta di un’Italia antifascista.

Il suffragio universale

Per la prima volta in Italia le donne si recano alle urne. L’emozione è palpabile, finalmente anche loro si sentono parte attiva della nazione. Mai come quest’anno tale storia ha avuto riscontro grazie allo stupendo film di Paola Cortellesi che racconta questo esatto momento.

C’é fermento nell’aria. Le donne scelgono il loro abito più bello, si mettono il rossetto e, spesso sotto gli occhi di sdegno dei mariti, si recano alle urne. I seggi brulicano di gente: dopo anni di dittatura di percepisce l’importanza del voto, che oggi ci siamo dimenticati. Arrivate davanti alle urne alle donne viene chiesto di togliere il rossetto per non lasciare l’impronta della labbra. L’Italia era finalmente diventata libera.

Forse è una storia che già tutti conoscevate, o forse avete scoperto qualcosa di nuovo. Quello che è davvero importante però è non dimenticarsi mai il perché delle cose. Che il 2 giugno non sia solo la scusa per rimanere a casa un giorno dal lavoro, che sia il momento per ricordare quanto il nostro paese abbia lottato per conoscere la libertà. E allora

Viva la repubblica italiana fondata sulla libertà e sull’antifascismo