Sei un boomer, un millennial o un Gen Z atipico? Allora sei nel posto giusto. Benvenuto alla guida perfetta per comprendere lo slang della generazione Z. Una parola per ogni lettera dell’alfabeto che i nati dal ‘99 al 2012 utilizzano e che cosa significa.
A come Amo (amio in corsivo)
Diminutivo di amore, è un appellativo che la generazione Z utilizza per chiamare chiunque. Qualcuno lo usa in maniera seria, ma il vero Gen Z ha iniziato ad utilizzarlo in maniera ironica per poi non riuscire più ad abbandonarlo.
B come Bannare
Nasce sul web con il significato di escludere qualcuno da un sito internet spesso perché non segue le linee guida della community. Nel parlato viene utilizzato in senso dispregiativo per emarginare qualcuno da una qualsiasi situazione sociale.
C come Chill
Sinonimo di tranquillo, rilassato. La Gen Z lo utilizza a sproposito per definire una miriade di situazioni, per l’appunto, rilassate. Una serata chill, una cena chill…insomma qualcosa di poco impegnativo e semplice.
D come Drip
Se un tempo avremmo detto stiloso, oggi drip o drippato. Significa avere un look ricercato, tendenzialmente di inspo street. Viene dall’inglese “drip” (gocciolare) e letteralmente significa “grondare di stile”
E come Esotico
Qualcosa di strano, bizzarro o surreale è definito, dalla Gen Z, esotico. Da una camicia con una fantasia particolare ad una serata che si sviluppa in maniera singolare: tutto ciò che risulta fuori dal comune è definito esotico.
F come Flexare
Ostentare il proprio status. Si utilizza per mettere in mostra i propri averi, gli abiti piuttosto che alcuni traguardi. Viene dallo slang americano Flex e diventa di uso comune tra la Gen Z italiana grazie alla musica Trap.
G come GG (good game)
Acronimo di good game viene utilizzato per esprimere approvazione verso qualcosa fatto da qualcuno. Un po’ come dire bravo o bel lavoro. Esiste anche la variante GJ (good job).
H come Holdare
Dall’inglese Hold (tenere) viene dal mondo del gaming. Nasce per essere utilizzato nei videogiochi tattici e viene poi traslato nella vita di tutti i giorni con il significato, per l’appunto, di tenere o mantenere.
I come Instagrammabile
Un fatto, un evento o un’immagine che può funzionare su Instagram. Si tratta di un insieme di caratteristiche estetiche che fanno in modo che qualcosa possa finire sui social. Lo si può dire di un locale, di un monumento o di una situazione x.
L come Leakare
Anticipazione, spoiler. Si tratta di un lancio in anteprima tendenzialmente in riferimento ad un prodotto o una collezione. Può essere utilizzato, per esempio, per indicare l’uscita anticipata di una nuova sneakers.
M come Maranza
Con Maranza si identifica un gruppo di ragazzi con atteggiamenti influenzati dalla vita di strada. Un look ben preciso e gusti musicali definiti. Una particolare evoluzione di quelli che erano definiti tamarri o coatti.
N come NPC
Acronimo di “Not Playing Character”. Nasce dal mondo dei videogame e diventa trend su Tik Tok. Tecnicamente sono personaggi non controllati dal giocatore e utili sono al funzionamento della storia, nella vita reale indicano persone che non prendono decisioni o iniziativa.
O come Ollare
Intercalare reso celebre dalle canzoni trap. Il suo significato viene dal mondo della mineralogia e indica una pietra, ma nel senso comune perde il suo significato e diventa un semplice intercalare.
P come Pull Uppare
Essere assaliti, aggrediti da un gruppo o una gang. Si dice di essere stati Pull Uppati quando si è la vittima di un attacco improvviso o un tentativo di furto per strada.
Q come Quotare
Piú frequente nella formula “quoto”. Indica l’appoggiare una scelta o un’affermazione. Viene utilizzato per esprimere approvazione verso qualcosa o qualcuno.
R come Racks
Arriva dallo slang americano, in particolare dalle canzoni di Lil Pump. Il termine indica la mazzetta da 100 dollari che i rapper spesso mostrano nei loro video musicali. Più in generale viene utilizzato dalla Gen z per indicare i soldi.
S come Stirato
Ancora una volta è Tik Tok a far nascere questo termine. Per Stirato si intende “al verde”, senza soldi in riferimento al personaggio di Nevio Cirillo, ex imprenditore ludopatico. Il personaggio è diventato trend sui social e viene chiamato con l’appellativo “lo stirato”.
T come Troppo io/noi
Locuzione utilizzata dalla Gen Z per indicare sentimento di appartenenza verso una situazione. Sta a significare il riconoscersi singolarmente o come coppia/gruppo in qualcosa .
U come Uppare
Italianizzazione del termine inglese “Up” mantiene lo stesso significato. Con Uppare si intende, perciò, portare in alto, salire di livello. Nasce nel cyber spazio e diventa poi di uso comune tra i giovani.
V come Vibes
La parola Vibe indica le sensazioni che evoca una data persona, cosa o situazione. Si tratta di un termine inglese perfettamente integrato nel linguaggio della Gen Z italiana che lo utilizza per definire alcune vibrazioni. Tra le locuzioni più usate c’è “good vibes”.
Z come Zanza
Di uso comune a Milano indica, in maniera dispregiativa, dei ragazzi giovani solito a commettere piccoli atti di delinquenza. Sono identificati, un po’ come i Maranza, da uno stile preciso e gusti musicali definiti.
Se pensavate che bastasse dire Cringe e aprire un profilo Tik Tok per sentirsi al passo con i tempi vi sbagliavate di grosso. La Gen Z ha un vero e proprio vocabolario tutto suo che mixa diverse lingue e molteplici mondi. È tutto ciò segno di quanto la lingua sia qualcosa di vivo e sempre in movimento, un po’ come la moda. Ora avete tutti gli strumenti per comprendere la generazione Z e nulla vi sarà più nascosto…beh almeno fino a quando non nascerà una nuova parola!


