Liwen Liang porta sculture in passerella

da | NEW DESIGNERS

I tessuti non sono l’unico materiale per realizzare vestiti, e Liwen Liang lo sa bene. Introducendo la porcellana nelle sfilate, racconta storie di cultura, sostenibilità e artigianato.

Il percorso creativo

Il brand viene fondato a Londra nel 2020 dall’artista ceramista e stilista Liwen Liang, originaria della Cina. Nasce nella città di Jingdezhen, nota per le sue porcellane, che influenzano il suo stile rendendolo originale e riconoscibile. La città cinese è stata nominata la “Capitale della Porcellana” e, naturalmente, diventa un punto focale nel processo creativo della stilista.

Cresce circondata da ceramisti e, sin da piccola, impara da vicino le tecniche e le sfide del mestiere. Inizia il suo percorso nelle botteghe tradizionali e lavora nel mondo del fast fashion per tre anni a Shanghai. Si laurea nel 2023 presso il London College of Fashion con un Master in Womenswear Design.

La sostenibilità e l’artigianalità sono due fattori chiave che ha voluto portare avanti con il suo brand e questo è evidente. Propone la ceramica come tessuto del futuro, riportando un heritage culturale in una forma contemporanea e originale.

Non solo crea arte indossabile, ma impone la ceramica fondendola con tessuti leggeri, utilizzando porcellane ultrasottili che raggiungono uno spessore di 0,4 mm. Dopo oltre tre anni di sperimentazione, Liwen Liang realizza capi leggeri e scultorei che sfidano i concetti della moda come la conosciamo. Abbiamo visto vestiti in carta riciclata, in legno, e ora in porcellana, trasformando la moda e arricchendola con la propria eredità culturale.

Arte indossabile

“Sii coraggioso, sii fragile, sii fedele a te stesso.” Per il brand inglese, la fragilità non è una debolezza, ma una forza, e nell’imperfezione risiede la bellezza. Frantumando le ceramiche, si esalta questo concetto di imperfezione e l’estetica destrutturata che rende i capi ancora più interessanti.

Il 28 settembre, Liwen Liang ha presentato al Camera Moda Fashion Hub, durante la Milano Fashion Week, i 12 look della sua rivoluzionaria collezione. Questi capi sono vere opere d’arte viventi, nate da un materiale ibrido, flessibile, resistente e sorprendentemente leggero — anche se si tratta di ceramica. Il denim utilizzato proviene da charity shop, vengono riutilizzate stampe ceramiche industriali e, con un’estetica decostruita, si richiama la resilienza e la filosofia wabi-sabi, in modo simile allo stilista Soshiotsuki.

Le sottilissime foglie di ceramica hanno uno spessore simile a quello di una foglia di carta e vengono cotte e composte sul tessuto. Per ammorbidirle e renderle adatte all’utilizzo, vengono macinate, donando così flessibilità e leggerezza. Nei suoi vestiti, Liwen racconta com’è cresciuta: odori di ceramica, pezzi rotti, e le vesti di chi lavora nel campo artigianale.

Dopo tre anni di studio, insieme alla sua famiglia, sulle proporzioni tra argilla e colla e sulle diverse temperature di cottura degli smalti, necessarie per non bruciare il materiale, sono riusciti a creare capi pronti per la passerella. Sorprese, delusioni ed errori hanno caratterizzato questo processo, che oggi trova spazio nelle settimane della moda più importanti al mondo, come quelle di Milano e Londra. Questi brand e queste tecniche dimostrano come la moda si sia ormai intrecciata con tutti gli ambiti della società anche con chi non è direttamente coinvoltO.