Déjà-vu. Magia o scienza? Non tutti hanno ancora capito perché succedono 

da | LIFESTYLE

Il déjà-vu accade quando abbiamo l’impressione di aver già visto o vissuto un momento in passato, ma che in realtà non è mai accaduto. E fino qua ci siamo tutti. La domanda adesso è: magia o scienza?

È quel senso di famigliarità quando incontri un estraneo. È quella strana sensazione quando entri in una stanza. È quel lampo improvviso quando riconosci un oggetto. È un déjà-vu. – Déjà vu – corsa contro il tempo

Recita così il trailer del noto film con protagonista Denzel Washington, “Déjà Vu – Corsa Contro Il Tempo”, in cui soltanto sul finale si comprende il perché della scelta del titolo. 

Chiaramente il film è romanzato e fantascientifico. La narrazione associa il significato del déjà vu a qualcosa che ci sembra di aver già vissuto perché è stato così in un passato alternativo di cui però non abbiamo più memoria. Mentre, nella nostra realtà, questo fenomeno non ha nulla a che fare con viaggi temporali, né strane macchine iper-tecnologiche. Purtroppo non siamo ancora arrivati ai livelli del food replicator presente in Star Trek che consente di materializzare qualsiasi alimento o bevanda tramite il cono vocale e che oggi esiste davvero. Viaggiare nel tempo è ancora molto lontano da noi (Nonostante l’AI). 

Ma tornando al film, nonostante non venga mai menzionata una sola volta l’espressione déjà vu ci sono molti momenti in cui l’attore ci trasmette di starlo vivendo. Quel senso di vuoto, di spaesamento, di riflessione verso qualcosa che non ci è chiaro. Capita a tutti noi.  

Ma tornando al film, nonostante non venga mai menzionata una sola volta l’espressione déjà vu ci sono molti momenti in cui l’attore ci trasmette di starlo vivendo. Quel senso di vuoto, di spaesamento, di riflessione verso qualcosa che non ci è chiaro. Capita a tutti noi.  

A voi non sembra di aver avuto un déjà vu…?

Come ognuno vive il “Mi sembra di averlo già visto”

Un sogno ad occhi aperti? Qualcuno che tenta di svegliarci da un coma? Un ricordo della nostra vita precedente? Ognuno dà un proprio significato al fenomeno del déjà-vu, perché per molti il suo significato e la sua manifestazione sono ancora un mistero.

Anche se alcuni studi sostengono che questo fenomeno colpisca circa il 80% della popolazione globale, secondo me, tutti, almeno una volta nella vita lo hanno sperimentato. Avete mai conosciuto qualcuno che vi abbia detto di non averlo mai provato? Io no. 

Proseguendo, deduco quindi che ognuno di voi lettori sappia che il ricordo che ci suscita il déjà-vu non è mai nitido, lo percepiamo sfocato nella nostra mente, quasi come fosse un’allucinazione. E, istante dopo istante, mentre continuiamo a vivere, ci sembra di aver già eseguito quell’azione, e lo stesso vale per le persone attorno a noi: sappiamo già cosa staranno per fare, un secondo prima che lo facciano. Strano, no?

Questa sensazione di spaesamento temporaneo non ci dispiace. Almeno, raramente qualcuno sostiene gli provochi ansia o disagio, solitamente siamo più stupiti e allo stesso tempo eccitati.  Ci chiediamo: “ È forse uno scherzo che ci gioca la mente? Un gioco di illusioni creato con quale scopo?”

A vostro discapito, anche se sarebbe intrigante pensarlo, non si tratta né di magia, né di forze soprannaturali che prendono possesso del nostro cervello, è semplicemente scienza. 

Il déjà-vu è una momentanea disfunzione della memoria, non così “figo” come pensavamo, quindi. 

Ecco la spiegazione tecnica per farvi capire 

È un fenomeno psichico della memoria, in cui si verifica una connessione tra due zone del cervello, la neocorteccia temporale e l’ippocampo. Quando accade il fenomeno del “già visto” è perché l’ippocampo, il cui compito è (Per farla breve) custodire i ricordi, si connette per errore alla neocorteccia, facendoci credere che un luogo o un momento che siamo vivendo siano parte del passato, quando in realtà non lo sono. 

Ciò che la scienza non ha ancora chiaro è come mai si verifichino questi momenti . 

Sono state formulate varie ipotesi. Da Freud, per il quale il déjà-vu era una proiezione nostalgica del passato, a Hughlings Jackson, lo psicologo che lo associava alla manifestazione di una strana asincronia tra gli emisferi del cervello. 

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Insomma, nonostante sappiamo il come accade, il perché rimane un mistero e questo ci intriga parecchio. Chissà se avremo mai maggiori risposte… 

Immagini: Pinterest