Musae Studio lancia Tommy’s Club: la collezione che parla di autismo ed inclusività, con un’estetica vivace.
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, lo scorso 2 aprile, Musae Studio lancia Tommy’s Club, una collezione di piatti e bicchieri dall’estetica pop, che trasforma l’atmosfera conviviale del pasto in un’esperienza divertente ma significativa.


Ogni piatto è una tela
Ribaltare la tradizionale narrazione sull’autismo: questo l’obiettivo di Gabriella Ferrazzano, fondatrice di Musae Studio. Con un approccio funny chic, il lavoro di Gabriella fonde pittura, design, e artigianalità. Ogni pezzo è realizzato a mano con estrema cura, con l’utilizzo di ceramica e smalto ed una cottura a 960 gradi per ottenere una finitura lucida. Un processo tradizionale che si accompagna però ad un’estetica totalmente attuale ed irriverente. Il tocco vivace e giocoso dei pezzi, è infatti il marchio di fabbrica delle collezioni Musae.
Tommy’s Club: diverso è extra-ordinario
Grazie ad una visione libera dagli stereotipi, e per celebrare la neurodivergenza, nasce Tommy’s Club. Nel menù sono previste: ironia, personalità ed inclusione. Per molte persone nello spettro autistico, il cibo non è solo fonte di nutrimento, ma anche conforto, ossessione o piacere. Il cibo diventa un linguaggio universale e unificatore, simbolo di stabilità per chi si muove nel mondo con una percezione diversa della realtà. I pezzi della collezione sono pensati per ricreare l’esperienza del fast food, ma in casa. Il colore portante è il blu, colore simbolo dell’autismo, per sottolineare l’importanza della rappresentazione e della valorizzazione delle diversità, dimostrando che ognuna di esse può essere un super potere.


Ogni personaggio, una caratteristica
Con il fine di rappresentare le diversità, Tommy’s Club trasforma il cibo da fast food in personaggi unici, capaci di raccontare l’autismo con leggerezza ed empatia, ognuno con le proprie caratteristiche, hobby, e frasi iconiche. Gabriella Ferrazzano, ha infatti ideato il progetto ispirandosi a suo fratello Tommy, creando un mondo paradossale, popolato da personaggi fittizi ma basati su esperienze reali, disegnati da Priscilla Arresti.
Primo fra tutti, c’è Tommy, il biscotto gelato dall’anima vintage. È appassionato di jukebox, e tra i due duri strati di biscotto, c’è una tenera crema in cui custodisce monete per essere sempre pronto a scegliere la colonna sonora giusta dal “distributore di canzoni”. La caratteristica nello spettro autistico che rappresenta è l’ossessione per la musica, anch’essa un linguaggio universale proprio come il cibo, che gli permette di esprimere ciò che non riesce con le parole.
Vi è poi Ni-Cola, la vivacissima lattina piena di energie, che sembra non spegnersi mai. Un’esplosione di bollicine, che salta da un’idea all’altra con un entusiasmo travolgente. Con l’hobby per gli esperimenti, rappresenta l’iperattività fisica e mentale, combinata con un’ossessiva passione per ciò che ama. Arriva quindi il suo opposto, Big Boom Bun, il panino più preciso del club, con la sua vita fatta di rigore e ordine… almeno finchè qualcosa non va storto. Rappresentativo dell’intenso bisogno di ordine, mostra il lato più perfezionista dello spettro. Infine c’è Mayonique, la maionese stilosa e volubile, che trasforma anche il più piccolo dei problemi in un vero e proprio dramma, rappresentando l’intensa reazione emotiva agli imprevisti.


Un fumetto per l’inclusione
Il progetto, con il suo linguaggio accessibile e coinvolgente, ha come obiettivo quello di abbattere le barriere. Per questo, prevede l’ampliamento della collezione con nuovi protagonisti, fino a diventare un reale fumetto, da utilizzare come strumento di sensibilizzazione con particolare attenzione al mondo della scuola, per contrastare il bullismo e promuovere le diversità.