Parigi Fashion Week F/W 25: Capitolo Quattro

da | FASHION

Al suo quarto giorno, la Parigi Fashion Week continua a sorprendere tra grandi ritorni e nuovi talenti.

Durante la quarta giornata della Parigi Fashion Week F/W 2025, grandi nomi e brand emergenti si sono intrecciati in uno sfavillio di contrasti. Il menù di oggi prevedeva: il gran debutto di Sarah Burton alla guida di Givenchy con la sua visione romantica e il focus sull’empowerment femminile, il minimalismo avanguardistico (con tanto di performance) di Issey Miyake, gli abiti ispirati alle notti brave anni ’70 di Nina Ricci, i tagli geometrici di Yohji Yamamoto, e le sensuali forme delle trasparenze in pieno stile urban di Victoria Beckham. Il tutto accompagnato ed amalgamato da un ingrediente fondamentale: una sana dose di designer emergenti.

Il fascino dell’effimero secondo Róisín Pierce

“Niente di puro può durare”: queste le parole con cui la stilista irlandese Róisín Pierce ha accompagnato la sua collezione Autunno/Inverno 2025. Il suo lavoro è stato ispirato dal meteorologo e fotografo americano Wilson Alwyn Bentley, il primo a scattare foto dettagliate dei fiocchi di neve, e quindi, il primo in grado di catturare le loro caratteristiche uniche. Così, proprio come fiocchi di neve, le modelle sfilano in passerella in abiti bianchi caratterizzati da minuziosi dettagli d’alta artigianalità. Arricciandosi o fluttuando attorno ai corpi, gli abiti compongono uno ad uno una collezione che è una metafora di tutto ciò che è transitorio, ma ricco di particolari che rendono ogni attimo della sua effimera esistenza, unico.

La botanica urbana di Leonard Paris

Per questa stagione, Georg Lux, direttore creativo di Leonard Paris, si è ispirato ai due grandi opposti che caratterizzano i paesaggi urbani abbandonati: nel suo moodboard infatti, troviamo da un lato disegni botanici, dall’altro studi architettonici. Giocando con pattern in stile vintage, Lux dona un’aura retro alla sua collezione, con bottoni dorati tenui che sembrano portare i segni del tempo, e silhouette anni ’60. Stampe con motivi topografici raffiguranti dei lampioni accesi strizzano l’occhio a stilizzati paesaggi notturni di città, entrando nettamente in contrasto, ma allo stesso tempo in un’insolita armonia, con i floreali motivi protagonisti della collezione.

L’armadio della nonna: Benmoyal

Una giovane ragazza, si trova per caso di fronte l’armadio della nonna, e curiosando quasi senza alcuna speranza fra raso, pizzo antico e pesanti stoffe ricamate, trova se stessa. Questo è il racconto che accompagna la collezione autunnale di Benjamin Benmoyal, un incontro fortuito rivelatosi vincente. I look sono dotati di un’estetica unica nel suo genere, che riesce a fondere il passato con il presente, unendo il vintage di antichi ricami e perle, al feeling contemporaneo di jeans dal taglio baggy e graphic tees. Un look in particolar modo sembra fondere perfettamente i due mondi, che d’improvviso sembrano non esser più così distanti: sopra una lunga gonna ricamata, che quasi sembra essere una tenda, o addirittura, una carta da parati, cade morbida un felpa oversize. A volte per sembrare cool senza alcuno sforzo, basta frugare nell’armadio della nonna.