“Se ti succede qualcosa di brutto, bevi per dimenticare. Se ti succede qualcosa di bello, bevi per festeggiare. Se non ti succede niente, bevi per far succedere qualcosa.”
— Charles Bukowski
E se invece di bere, annusassimo? Sì, perché l’odore è il primo colpo di fulmine che non possiamo controllare. Il più sottile e il più potente.
Quel dettaglio impercettibile che ti spinge tra le braccia sbagliate o che ti incolla alla pelle giusta. L’odore è memoria, è carne, è un biglietto da visita che il corpo lascia ancora prima di parlare. Ed è proprio qui, nel respiro più inconsapevole, che nasce l’attrazione.
La pelle chiama il naso decide
Ci piace pensare di scegliere il partner in base all’intelligenza, all’ironia, alla compatibilità emotiva. Ma la verità è un’altra: è il nostro corpo a decidere prima di noi. Ci avviciniamo, sfioriamo una pelle che ancora non conosciamo e, in quell’istante preciso, il nostro naso ha già sentenziato.
Mi piace. Mi piace da morire. Oppure no.
Gli esseri umani, proprio come gli animali, emettono feromoni, segnali chimici invisibili che influenzano il desiderio e la compatibilità tra individui. È un linguaggio silenzioso che il nostro cervello capisce all’istante.
Uno studio del biologo Claus Wedekind, dell’Università di Berna, ha dimostrato che le donne preferiscono inconsciamente l’odore degli uomini con geni MHC (Complesso Maggiore di Istocompatibilità) diversi dai loro. Questo perché una maggiore diversità genetica garantisce una prole con un sistema immunitario più forte.
Madre Natura gioca sporco, ma sempre a fin di bene.
Ma c’è di più. La percezione dell’odore cambia in base a fattori biologici e ormonali. Ad esempio, lo stesso studio ha rivelato che le donne che assumono la pillola anticoncezionale tendono a preferire odori di uomini con un patrimonio genetico simile al loro, una scelta che, in natura, potrebbe ridurre la fertilità. Un piccolo cortocircuito biologico che potrebbe spiegare perché alcune coppie smettono di trovarsi attraenti dopo la sospensione della pillola.

Il paradosso dei profumi e la chimica dei corpi
Viviamo in un mondo in cui il nostro odore naturale è quasi un tabù. Shampoo che promettono di farci odorare di fiori di ciliegio, deodoranti che sfidano le leggi della fisica, profumi con note di ambra, muschio, sandalo, tabacco… Tutto, pur di mascherare la verità.
Ma cosa succede quando il trucco svanisce? Quando il profumo si dissolve e restiamo solo noi, nudi e crudi?
Uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology ha dimostrato che l’odore della persona amata ha un impatto diretto sullo stress e sul benessere psicologico. Annusare una maglietta indossata dal partner abbassa i livelli di cortisolo e aumenta la sensazione di sicurezza.
Eppure, se l’odore naturale non funziona, non c’è Montale che tenga. Perché alla fine l’olfatto non mente. E se il corpo dice no, non c’è estetica, non c’è charme, non c’è mente razionale che possa convincerci del contrario.
L’erotismo passa dall’olfatto
C’è un momento preciso in cui l’odore diventa desiderio. L’odore della pelle dopo il sesso, il sudore buono, quello che sa di voglia, di abbandono, di promesse. Secondo una ricerca dell’Università di Montreal, gli odori corporei attivano le stesse aree del cervello coinvolte nella risposta al piacere fisico.
Non è un caso se ci ritroviamo a dormire con la felpa di chi amiamo, a infilare il naso nei loro cuscini, a chiudere gli occhi e trattenere il respiro per imprimere quell’odore dentro di noi. Perché l’odore non è solo attrazione, è legame.
Ecco perché, quando una relazione finisce, la cosa che ci ferisce di più è quando l’odore dell’altro scompare. Quando non lo sentiamo più sulle lenzuola, sulla giacca lasciata appesa, sul cuscino. È lì che realizziamo davvero che è finita.
Il profumo inganna ma il corpo lo sa
Ma quindi, i profumi sono solo un’illusione? Non del tutto. Alcuni studi suggeriscono che fragranze con note di muschio e ambra abbiano un effetto afrodisiaco, richiamando inconsciamente feromoni naturali. Ma un profumo può solo amplificare un’attrazione già presente, non crearla da zero.
L’errore che facciamo è credere che un’essenza possa renderci più desiderabili in assoluto, quando in realtà il profumo giusto è quello che si fonde con la nostra pelle e racconta la nostra verità. Ed è per questo che le coppie si scelgono anche così, inconsciamente, tra migliaia di odori possibili.
Odore che resta, odore che va
Bukowski diceva che ci innamoriamo di chi ci rovina, perché solo chi ci distrugge riesce a farci sentire vivi.
E forse è vero. Forse ci attacchiamo agli odori sbagliati, a quelli che ci mandano in corto circuito il cuore, perché ci ricordano qualcosa, qualcuno, una ferita mai rimarginata. Ma alla fine, è sempre il nostro corpo a scegliere. E il nostro corpo non sbaglia mai. L’amore sarà anche cieco, ma di certo non è senza naso.
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