Che cosa scandalizza i giovani di oggi? Vi siete mai posti la domanda “Che cosa vi suscita quella sensazione di scandalo, disgusto misto a stupore?”
Partiamo analizzando la parola. Cos’è lo scandalo?
Scandalo deriva dal greco σκάνδαλον (skàndalon), che significa “ostacolo“, “inciampo“, “insidia”.
Il termine indica un’azione che provoca turbamento alla sensibilità morale di un’individuo e alla sua coscienza; può trattarsi di un fatto, di un’azione o di una parola che per sua natura interrompe il concetto che abbiamo della “nostra” normalità.
La storia è stata un continuo susseguirsi di scandali, grandi o piccoli che siano, ci sono sempre stati. Nel corso del tempo, questa parola ha assunto varie forme e ha avuto “pesi” differenti in base alla società. In passato, ciò che scandalizzava le persone erano idee e cose molto diverse da quelle di oggi: scoprire che una donna non sposata aveva una relazione, che il tuo vicino di casa era omosessuale, che tua figlia voleva indossare una gonna sopra il ginocchio, che la moglie del tuo migliore amico era a capo di un’azienda, o che una donna guidava un auto. Vi sto parlando di meno di un secolo fa. Ma se facessimo dei salti ancora più indietro, scopriremo quante cose erano, per così dire, ambigue per l’epoca. Mentre oggi non ci fanno né caldo, né freddo.
Nessun fatto di per sé è scandaloso: uno scandalo diventa tale solo quando diventa pubblico.
Tutto dipende dalla visione e dal significato che viene attribuito al termine scandalo, ossia quali fenomeni sociali vengono considerati come scandali e quali effetti producono sulle persone.
Non c’è nessuno che decide quali eventi e quali notizie possano fare scandalo, succede e basta. Ovviamente le regole imposte dalla società influenzano la crescita di quel fenomeno, i governi, gli enti giudiziari, tentando di stabilire il controllo su ciò che gli fa comodo diventi scandalo e cosa invece vada ben tenuto nascosto, ma esso è comunque imprevedibile, in quanto scaturisce da un’insieme di fattori e di situazioni sempre diversi. Questo concetto ha il potere di mettere in discussione i valori diffusi e sostenuti all’interno di una comunità, per questo è sempre stato percepito come un affronto e stato punito con la gogna pubblica.
Ma cosa scandalizza i giovani di oggi?
Lo scandalo oggi è legato spesso ai comportamenti di VIP o figure pubbliche di rilievo; che sia un cantante, un attore, un politico o un influncer. Negli ultimi anni ci siamo affidati e abbiamo percepito queste persone degne della nostra fiducia, una sorte di simboli a cui ispirarci, (Ora più che in passato). Ecco perché appena questi hanno determinati atteggiamenti che vanno un minimo fuori del “nostro” concetto di “normalità”, suscitano ciò che definiamo scandalo.
Prendiamo per esempio il Caso Balocco di Chiara Ferragni, questo è uno dei maggiori casi di scandalo legati alla gen z. O lo scandalo del rapper americano Puff Daddy; Bugo e Morgan a Sanremo; ce ne sono un’infinità.
Il concetto di scandalo si è adattato al nostro tempo e alla nostra società, ha adottato un peso diverso rispetto a quello che aveva in altri momenti storici. Potete definirlo frivolo, denaturato dal suo significato primordiale, ma non è altro frutto della nostra mentalità e abitudine.
Nel 2025 è difficile sentire la frase “È scoppiato lo scandalo!”. Perché niente fa più scandalo.
Il rumore di uno scandalo risiede nella sua comunicazione. Condividete questa frase?
Siamo talmente abituati ad ascoltare di TUTTO, che non ci scandalizziamo più di niente.
Con i social e internet le notizie-scandalo si diffondono in un istante, da qui all’altra parte del mondo. Probabilmente è anche per questo motivo che niente ha più rilevanza, tutto passa più velocemente e il giorno dopo ci siamo già scordati di ciò che accaduto: al suo posto c’è già qualcos’altro. Scandalo scaccia scandalo.
Quindi quali parametri segue lo scandalo?
Non ci sono parametri.
Ognuno di noi considera qualcosa scandalosa in base al suo background, a ciò che gli è stato sempre insegnato come “corretto” e come “sbagliato”. Infatti, lo scandalo deriva spesso dalla mancanza di opinione personale.
Forse la gen z non si scandalizza più proprio perché avendo la possibilità di conoscere, vedere, informarsi con tutti i mezzi disponibili e in pochissimo tempo (rispetto al passato), può farsi una propria opinione su ciò che la circonda, e quindi segue molto meno che in passato i costrutti sociali. Che sono proprio loro ad avere creato il concetto di scandalo.