Haute Couture 2025: i migliori beauty look

da | BEAUTY

Non solo lunghi abiti e accessori improbabili, a sfilare in passerella per la Haute Couture c’è anche il make-up

Dallo scorso 27 gennaio fino a giovedì 30, ha preso vita a Parigi la settimana della Haute Couture, dedicata alla stagione Primavera-Estate 2025. Le più prestigiose case di moda hanno presentato le loro collezioni, composte da pezzi unici di alta artigianalità, puntando a stupire lo spettatore con le più elaborate combinazioni.

Sebbene l’attenzione sia rivolta principalmente agli abiti, ci sono altri fattori che entrano in gioco per rendere le collezioni d’alta moda uniche. Tra questi la location, l’allestimento, gli accessori. Ultimo ma non meno importante, il make-up. Contribuendo alla costruzione dell’intero look, il trucco ha un ruolo fondamentale, e durante l’ultima stagione Couture, ha agito principalmente in due modi: sottraendosi per lasciare spazio alla sontuosità degli abiti, oppure contribuendo alla narrazione portata avanti dagli stessi.

La filosofia del “Less is more”

Un make-up pulito, quasi assente, che sembra rispondere alle regole del viralissimo clean girl aesthetic, è quello su cui hanno puntato la maggior parte dei brand.

Schiaparelli propone un viso pulito, che si spoglia in favore dei ricami barocchi degli abiti. Con sopracciglia schiarite e leggerissime ombre, il make-up si sottrae all’attenzione di chi guarda, fungendo, insieme al corpo, da tela bianca sulla quale gli unici schizzi di colore permessi sono stoffe e lustrini. Lo stesso principio è seguito da Giambattista Valli, i cui eccentrici gioielli di dimensioni estreme sembrano essere l’unico make-up di cui i look necessitano.

Anche Dior punta sulla semplicità, ma non lascia che gli abiti assorbano tutta l’attenzione. Su visi apparentemente acqua e sapone, regnano alte sopracciglia pettinate all’insù, quasi a zig-zag, che sembrano replicare i copricapi indossati dalle modelle. Allo stesso modo, le accese labbra rosse di Chanel sono l’unico elemento che spicca sui visi delle modelle, accompagnando silenziosamente la classicità d’altri tempi degli abiti.

Il make-up come coprotagonista

Contrariamente ai brand appena menzionati, c’è chi ha agito nella direzione opposta. Il make-up accompagna il look, agendo come sua estensione. È questo il caso di Dolce e Gabbana, la cui sfilata a sorpresa ha inaugurato la settimana dell’Alta Moda. La collezione di abiti total black, di stile tra il sacro e il profano, prende vita proprio grazie all’attenzione riservata al trucco. Visi scolpiti, folte sopracciglia e labbra scurissime. Trionfa soprattutto il nero sugli occhi: a volte sfumato, altre netto, altre ancora sottoforma di un vistoso winged eyeliner.

Foto: Dolce e Gabbana

La Couture disegnata da Ludovic de Saint Sernin per Jean Paul Gaultier, ripropone la storia di un naufragio. Sulla lucida pelle delle sirene di Gaultier, poggiano riccioli di capelli bagnati, tenuti incollati da un’impercettibile, ma scenografica, retina. Risaltano poi sugli occhi vivaci tonalità aranciate.

Infine, l’eleganza di Armani. Per la collezione che celebra l’anniversario dei vent’anni della linea Privè, l’incontro tra abiti e trucco sembra costituire un matrimonio perfetto. Il make-up armonizza con gli abiti in passerella, adattandosi ad essi: sia replicandone i colori, come l’argento e il nero, che imitandone le texture. Grazie ad un bianco matte, la palpebra risulta infatti luminosa, proprio come le stoffe e i lucenti accessori gioiello della collezione.

Si può dire quindi, che anche il make-up abbia sfilato in passerella.


Foto Credits: Vogue