Dopo il grande successo degli ultimi anni dell’Afrobeats, si assiste oggi alla sua unione con l’R&B, un genere musicale sempre dalle origini afro con cui condivide il ritmo e la fusione di diversi stili.
Oggi parliamo di musica, nello specifico di Afrobeats e R&B. Questo perchè la cosa migliore a cui si possa assistere è l’integrazione e la nascita di suoni unici. Ma partiamo dall’inizio che tanto lo so che ne sapete il giusto (come me).
L’R&B è un genere musicale degli ‘40 che unisce la musica soul con il Rock’ n’ Roll. L’Afrobeats nasce nel 21esimo secolo e unisce Hip-Hop, R&B, House e Soca.
Attenzione a non scambiarlo con l’Afrobeat, un genere degli anni ‘60 di origini nigeriane che unisce lo stile musicale africano dell’ovest e il funk americano e il jazz, con influenze soul.
L’Afrobeats è stato da tutti riconosciuto il trend musicale degli ultimi anni, super in voga a livello globale. Ma non è una cosa successa da poco, anzi, da molto tempo. Il genere è una vera e proprio fusione di generazioni e influenze che fa interagire ed evolvere vari generei. Il primo utilizzo di questo sound lo riscontriamo nei primi anni 2000 con testi non troppo impegnati, ma dalle frasi e bridge accattivanti. Molte delle canzoni vengono cantate in lingue dell’Africa Occidentale come il pidgin inglese, yoruba, ibo, il twi o l’ewe.
Ma è il ritmo la parte fondamentale: irresistibile, con percussioni e tamburi che spingono chiunque a ballare e rimettere in loop la canzone. Il ritmo è un punto fondamentale anche nel genere R&B, aka Rhythm & Blues. Stilisticamente presenta un ritmo sempre molto marcato e costante, con armonia e struttura molto semplici, dal tono Blues.
Inizialmente il termine indicava non tanto un genere, quanto la musica popolare afro-americana del tempo.
“Rhythm and Blues” viene coniato da un giornalista nel 1949, per sostituire il termina usato allora: “Race Music”, troppo poco rispettoso nei confronti dei protagonisti. Molto spesso si cade nell’ errore di considerare l’R&B un genere diverso dal Rhythm & Blues quando entrambi si riferiscono allo stesso genere, cambia solo la pronuncia.
Questo accade perché il genere ha subito grandi cambiamenti di stile nel tempo dando vita a una divisione tra quello moderno e quello più puro degli anni ‘60. Per questo ora distinguiamo tra Early R&B e Contemporary R&B. Con il primo termine ci riferiamo allo stile più puro che il genere aveva quando è comparso. Con il secondo, invece, parliamo di quello attuale, contaminato da molti altri generi, soprattutto l’Hip-Hop e le sonorità elettroniche. Per farvi capire meglio: il brano che più descrive il periodo più classico è “Respect” di Stevie Wonder. Mentre quello più nuovo è decisamente rilevabile in “Apparently Nothin” degli Young Disciples.
L’R&B vero e proprio ha cambiato nome negli anni ‘70 diventando musica Soul, il termine R&B viene utilizzato dalla seconda metà degli anni ‘80 per definire il nuovo stile nascente.
Questo avveniva in concomitanza con il declino del genere della musica Disco e questo nuovo stile incorporava la medesima componente di ballabilità e continuità ritmica unita ad altri stili.
Ritornando ad oggi, secondo il Global Music Report, nel 2022 la regione subsahariana ha registrato la crescita più rapida a livello globale nell’industria musicale con un 34,7%. Questo grazie a un significativo aumento dei ricavi nel mercato del Sudafrica, il più grande della regione, con un +31,4%. Ma soprattuto grazie all’emergere del genere.
Nel 2022 lo streaming di brani afrobeats è arrivato a 13,5 miliardi. Una crescita del ben 550% dal 2017, quando si contavano solo 2 miliardi di ascoltatori, dando il via alla nascita di una piattaforma esclusivamente dedicata al genere: “Afrobeats: Journey of a billion streams”.
Una buona parte degli ascoltatori ha dai 18 ai 24 anni, ma anche i Millenials sono grandi fan del genere. Ma sembrerebbe che l’età degli amanti di questo stile vada anche ben oltre ai 30 anni.
Oggi R&B e Afrobeats si stanno fondendo, dando vita a brani sempre più accattivanti e dimostrando la loro fortissima compatibilità. L’Afrobeats, in grado da sempre di unire nuovi generi, sta riuscendo a prendersi una grande fetta del mercato, dando una nuova popolarità all’R&B. Alcuni dei brani che meglio lo dimostrano sono “Soh Soh” dell’artista britannico di origini nigeriane dal grande successo, Odeal. Poi: “Piece of My Heart” di Wizzkid feat. Brent Fayiaz. Ma ancora: “You’re Stuck” di Odeal feat. Summer Walker. Artiste simbolo di questa fusione sono Tems e Ayra Starr che sono riuscite ad evolvere le proprie origini Afrobeats con le giuste influenze R&B.
Sono sempre di più le collaborazioni tra artisti Afrobeats e R&B.
Siamo quindi davanti a un nuovo grande momento per questi due generi che da sempre rappresentano la parte più bella dell’industria musicale, quella più “sentita” e forte. Un momento di unione per due generi che si stanno riprendendo il proprio spazio in un panorama musicale che si vede sempre più confuso negli ultimi anni. Sopratutto un momento di orgoglio per la musica afro che dà i natali ad entrambi gli stili.