MuZic la rubrica mensile dedicata ai talenti emergenti di tutte le età della scena musicale ascoltati dalla GenZ. Oggi vi presentiamo: Lamante, Jacopo Èt e Tripolare
Gli artisti dalla rubrica MuZic di oggi
LAMANTE
Giorgia Pietribiasi, ha scelto lo pseudonimo Lamante, ed è proprio quello che pensate: “L’amante”. Come spiega lei stessa in un’intervista a musicultura.it: «L’amante è una figura iconoclasta per eccellenza, appartiene allo spettro dell’amore, all’impulso che ci conduce all’altro senza alcuna regola. Con l’amore ci rapportiamo inevitabilmente al diverso. Lamante per me è anche questo: nella società degli specchi io scelgo di non specchiarmi, scelgo di guardare altrove e contaminare la mia rappresentazione del mondo. Ho imparato ad accettare e a immergermi nell’alterità che, guarda caso, è ciò che l’artista prova a fare con le sue opere e l’amante col suo amato».
Vicentina di origini, classe ’99, da bambina si addormentava con i CCCP, scriveva poesie e ascoltava sua madre che le leggeva Il capitale di Marx.
Fin da piccola inizia a suonare la chitarra e continua il suo percorso al CPM di Milano e all’Officina Pasolini. Nel tempo impara a suonare altri strumenti e ad esprimersi anche con le arti visive, quali la fotografia e la pittura. Il suo marchio di fabbrica è un suono che alterna e allo stesso tempo mescola armoniosamente il folklore del nord e l’entroterra dell’Africa; il tutto unito ad una voce secca e tagliente. Nei brani racconta che cosa significa essere donna, affronta il tema del rapporto con il sesso, con il corpo e con l’amore in alcuni dei suoi singoli: Non chiamarmi bella, Rossetto e Ultimo piano.
Ma il fil rouge che ripercorre tutti i suoi pezzi è la memoria delle sue origini e la famiglia.
Già nel brano “L’ultimo piano” Lamante ripercorre vari momenti della sua vita, ma un album in particolare è dedicato alla sua storia e ai suoi ricordi: “In memoria di”, uscitoa maggio 2024.
Quand’era piccola ha fatto una lista di cose che avrebbe voluto fare entro i 25 anni: scrivere un libro, girare un film, entrare in parlamento con un partito chiamato I Testimoni di Giorgia, pubblicare un disco. «Ora sto scrivendo un libro, ho in programma di girare un corto con Nicolò Bassetto, ho scritto una ventina di pezzi per il mio secondo album. Sto ascoltando La natura delle cose di Gaia Morelli, mi sta piacendo tantissimo ed è fuori da qualsiasi etichetta di genere. Per il mio secondo album vorrei meno arrangiamenti, brani più scarni. Mi sono rotta il cazzo della solita struttura strofa-ritornello».
IL MIO RISVEGLIO
Il 12 dicembre 2024, Lamante ha svelato una bonus track che arricchisce il suo primo album, “In Memoria di”. L’album è composto da 11 canzoni che raccontano i suoi 25 anni d’età; il disco è nato dai diari che scriveva fin da bambina, che l’hanno aiutata a ricordare il suo passato.
Il brano “Il mio risveglio” è l’apice di un viaggio dedicato alla memoria, rappresenta l’ultimo frammento di una storia ormai conclusa, che lascia spazio ad un nuovo inizio (Sia in termini di vita ed esperienze, che musicalmente).
Qui, Lamante loda la sua terra: tutti possiamo scappare lontano, ma non dimenticheremo mai le nostre origini e da dove siamo partiti.
Giorgia si racconta così, in dodici canzoni, la sua vita: come se sfogliasse le pagine di libro.
JACOPO ÈT
Jacopo Ettorre è il nome di Jacopo Èt, nato e cresciuto a Bologna in una famiglia di musicisti. Si dedica alla musica classica da bambino, ma a 11 anni abbandona gli studi musicali per riprenderli successivamente. Entra nella scena hip hop bolognese e fonda il collettivo Arena 051. Inizia a scrivere musica leggera a 18 anni, firmando un contratto con EMI Music nel 2013. Diventa un autore musicale nel 2015 e scala le classifiche con molti brani, tra cui “Dove e Quando” di Benji e Fede, “Tribale” di Elodie, “Pare” di Ghali e Madame e le recenti “Malavita” dei Coma Cose “Paprika” di Ghali, “Ra ta ta” di Mahmood e “Buio Davanti” di Lazza.
Nel 2021 però decide di pubblicare il suo primo album solista “Siamo Sicuri di Essere Giovani?” con Garrincha Dischi. Partecipa come autore al Festival di Sanremo in diverse edizioni. Nel 2023 firma “Due” di Elodie e “Furore” di Paola e Chiara; nell’edizione 2024 è invece autore di 4 brani, ovvero “Tuta Gold” di Mahmood, “Fino a Qui” di Alessandra Amoroso, “Il Cielo non ci Vuole” di Fred de Palma e “Governo Punk” dei Bnkr44. Sarà coinvolto come autore anche nel prossimo Festival di Sanremo 2025.
SAMMY, CABIRIA, ETC. ETC.
Jacopo Èt pubblica venerdì 10 gennaio la prima parte di “Sammy, Cabiria, etc. etc.”, il primo di tre capitoli di un elegante progetto musicale.
Jacopo Èt continua il suo percorso cantautorale con “Sammy, Cabiria, etc. etc.” . Qui Jacopo si mette a nudo e scrive di sé stesso. È un album dei ricordi, che interpreta il tempo e quanto sia importante accorgersi degli istanti che si stanno vivendo.
La scrittura è molto intensa, le parole si dimostrano fondamentali in questi brani, disegnano immaginari nuovi e condivisi: la scrittura torna ad essere centrale in un progetto musicale innovativo, che si trasforma in istantanee di vita vissuta, fotografie sviluppate attraverso un pensiero intenso, un racconto che sa di poesia e che ci ricorda quanto il cantautorato oggi possa fare la differenza.
I riferimenti musicali vanno dall’alt rock al pop d’avanguardia internazionale, fondendo stili e references contemporanee in una scrittura profonda e intima. “Sammy, Cabiria, etc. etc.” è un modo onesto e nuovo di fare musica, che la celebra attraverso la cultura, la ricerca e la voglia, o l’esigenza, di scrivere.
TRIPOLARE
Gabriele Centurione è il nome di Tripolare: artista napoletano, classe 2002. Cantautore, musicista e produttore. A soli 4 anni inizia a scuola il violoncello, ma coltiva veramente la sua passione verso il 16 anni, quando inizia a scrivere e prodursi le canzoni autonomamente.
Per Tripolare la musica è una valvola di sfogo, tramite cui racconta se stesso e i suoi vent’anni: dall’adolescenza all’età adulta. Scrive perché ne sente il bisogno.
Come ha rilasciato in un’intervista ad Outpump.com: «La musica per me è un modo per uscire dal reale, divertendomi, valorizzandone le sfumature, in un certo senso». Ci dice. «Il motore che mi spinge a creare musica è semplicemente quello che vivo, le cose che mi succedono. Spesso scrivo durante i viaggi, oppure quando torno a casa dopo una serata, o semplicemente per strada. Mi viene da segnarmi qualcosa e poi ne esce una canzone».
Sesso, lontananza da casa e problemi tipici dell’adolescenza, sono le tematiche principali dei suoi brani.
I primi singoli pubblicati con Sugar sono “Coccinelle nere” e “Il mio cane”, seguiti dall’EP “PANORAMA20”.
Nel 2023esordisce al MI AMI Festival e si esibisce sul palco dell’RDS Summer Festival. Collabora con numerosi artisti, tra cui Drast, Bartolini, i Thrucollected e Vale LP.
Il primo album è “Vitamina Life”, uscito il 5 aprile 2024.
VITAMINA LIFE e “VITAMINA LIFE +”
Vitamina Life è un viaggio interiore dell’artista. 13 tracce in cui i protagonisti sono voce, chitarra, basso e batteria che si mescolano in un viaggio musicale pieno di sorprese e contrasti.
Oltre alla necessità di cambiamento, Tripolare parla di una richiesta di serenità: un invito ad abbandonare il peso delle preoccupazioni e delle difficoltà quotidiane.
Il suo spirito punk e analitico rende l’album puro e crudo, profondo, ma a volte ironico; Tripolare cerca di inseguire il presente senza mai dimenticare di esplorarlo, di passare a nuovi stati d’animo e provare nuove emozioni.
“Oggi” è una delle parole che ricorrono più spesso all’interno dell’album: un presente già vissuto, ma che rimane una presenza costante, nell’intento ricercare la propria identità. Per lui, questo è un mondo in continuo movimento, ma bisognerebbe fermarsi a vivere l’oggi, senza l’ossessione di essere i migliori, e cercando l’equilibrio.
A novembre 2024 è uscita “Vitamina Life +” (Sugar), la deluxe edition dell’album uscito lo scorso maggio. Una nuova edizione che amplia ulteriormente il viaggio interiore dell’artista e arricchisce il progetto originale con brani inediti.
Tripolare tenta di offrire un’esperienza rinnovata, mantenendo però la stessa coerenza e l’essenza dell’album originale.