Di cosa parlano i look di Sex Education?

da | FASHION

Il racconto dell’adolescenza della serie Netflix “Sex Education” passa, anche, attraverso il sapiente uso della moda della costumista Rosa Dias.

La serie “Sex Education“, creata da Laurie Nunn, è diventata un fenomeno culturale sin dalla sua prima stagione nel 2019. Affermandosi non solo come un racconta di adolescenti alle prese con la sessualità e le relazioni. Ma anche come una riflessione profonda su temi cruciali per i giovani. Tra gli elementi più affascinanti e distintivi di questa serie, la moda emerge come un linguaggio visivo che arricchisce la narrazione e contribuisce in modo significativo allo sviluppo dei personaggi.

Sex Education Season 3. Ncuti Gatwa as Eric Effiong, Connor Swindells as Adam Groff, Mimi Keene as Ruby Matthews in Episode 3 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020

Ogni protagonista utilizza il proprio abbigliamento come strumento per esprimere la propria identità. Comunicando al pubblico chi è e come si sente in rapporto al mondo che li circonda. Prendiamo per esempio Otis, il protagonista. Il suo abbigliamento casual e comodo riflette la sua natura introversa e la sua ansia sociale. Al contrario, la sua migliore amica Maeve si presenta con uno stile audace e provocatorio, che sottolinea la sua determinazione e il suo spirito ribelle. Così la moda non si limita a essere un semplice accessorio. Diventa un veicolo attraverso cui i personaggi mostrano le loro emozioni interne e le loro lotte personali. L’uso strategico del guardaroba offre una dimensione visiva alla narrazione, accentuando i conflitti interiori e le evoluzioni dei protagonisti. 

Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Inoltre, la rappresentazione della diversità è un altro aspetto fondamentale della moda all’interno di “Sex Education”. La serie presenta un cast eterogeneo e la moda riflette le culture, gli orientamenti e gli stili di vita dei vari personaggi. Aimee, ad esempio, indossa abiti ispirati agli anni ’90, evidenziando la sua personalità vivace e spensierata. Eric, il migliore amico di Otis, sfida le convenzioni di genere con il suo stile brillante e unico. Portando, dunque, avanti un messaggio di accettazione e autenticità. La varietà stilistica non solo celebra la diversità, ma sfuma anche i temi legati alla sessualità e all’identità. Ogni personaggio ha l’opportunità di esplorare il proprio stile senza timore di giudizio. Cosa che si rivela fondamentale in un contesto dove la moda può spesso risultare esclusiva. 

Sex Education Season 4. Aimee Lou Wood as Aimee (Left) in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

La moda, non è solo un elemento estetico, ma un vero e proprio strumento narrativo. In molte scene, l’abbigliamento di un personaggio diventa parte integrante della storia, evidenziando tensioni e relazioni senza necessità di parole. Ad esempio, quando Maeve decide di abbandonare il suo stile provocatorio per adottare un look più sobrio e professionale, questo cambiamento va oltre il semplice abbigliamento. Simboleggia il suo desiderio di essere presa sul serio e rappresenta una crescita personale significativa. In questo modo, la moda permette al pubblico di percepire i cambiamenti interiori e le trasformazioni dei personaggi. 

Sex Education Season 4. (L to R) Mimi Keene as Ruby, Asa Butterfield as Otis in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Un altro aspetto interessante è l’influenza delle subculture e della moda giovanile. “Sex Education” si muove in un contesto ricco di riferimenti alla cultura pop e alle correnti stilistiche giovanili. Esplorando come queste ultime influenzino l’identità degli adolescenti. La serie mette in scena una variegata combinazione di stili, come il punk e il vintage, offrendo un ritratto delle sfide che i giovani affrontano nel cercare di affermare la loro individualità in un ambiente spesso difficile. Il personaggio di Eric, con il suo stile distintivo, celebra la libertà di espressione e l’accettazione di sé, mentre sfida gli stereotipi legati alla mascolinità. La moda si trasforma in un campo di battaglia per le idee di genere e per la lotta per i diritti. Riflettendo la realtà delle nuove generazioni e i loro desideri di inclusività e libertà.

“Sex Education” utilizza, quindi, la moda come strumento per la narrazione. Permettendo ai personaggi di comunicare la loro identità, i loro conflitti e le loro aspirazioni. La serie non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere su temi importanti legati all’adolescenza. Dall’accettazione all’autenticità, utilizzando l’abbigliamento come una forma dinamica di espressione personale e culturale. In questo modo, la moda diventa parte integrante del racconto. Arricchendo l’esperienza visiva e offrendo spunti di riflessione sulla complessità delle relazioni umane e sull’importanza dell’individualità.

di Sebastian Schiavi

Foto: Netflix