Città o provincia. Vi elenchiamo i pro e i contro
Chi nasce in città, di solito, non farebbe mai cambio con chi abita in provincia. Chi nasce in provincia non farebbe mai cambio con chi abita in città. Ma ci sono delle eccezioni. Spesso i giovani si sentono “stretti”, come gli venissero tarpate le ali ad essere reclusi nel paesino. Mentre, altre volte sono adulti, coloro che desidererebbero la tranquillità della campagna. Insomma, non ci si accontenta mai; un po’ come chi nasce castano e vorrebbe essere biondo.
In ogni caso, città e provincia hanno entrambe i loro pro e contro. Probabilmente, la maggioranza di voi che state leggendo questo articolo non ha sperimentato tutt’e due le vite. Andiamoli a scoprire.
Città o provincia?
Vorrei partire da una differenza che ritengo tra le più eclatanti.
Taxi, auto e mezzi di trasporto
Chi abita in provincia e utilizza l’auto tutti i giorni non riesce a comprendere la comodità dei mezzi di trasporto. In continuazione, ti domandano “Ma a Milano si usa la macchina?” NOOOO. I mezzi di trasporto, quando ben organizzati, sono, oltre che sostenibili, anche utili. Pensate dover cercare parcheggio nei paraggi del Teatro alla Scala oppure nei pressi di Via Nazionale. Impossibile. E, altra cosa, solitamente a causa del traffico, un tragitto che in auto richiedere quaranta minuti, in metropolitana ci si impiega dai quindici ai venti minuti. Più comodo di così cosa c’è?!
Ci sono però dei contro di abitare in una grande città: di notte. Se le metropolitane non sono in funzione durante questi orari può diventare un problema. Ok i taxi (Che, a proposito di contro, in provincia ci sono, ma non si vedono mai. E se vuoi bere anche solo un calice fuori casa in compagnia, su quelli di certo non puoi contare, per non parlare dei prezzi… 40/50euro dieci minuti sono perché il paese confinante fa parte di una provincia diversa da quella in cui abiti tu…), ma comunque anche a Milano costano parecchio. Poi, per esempio, esci dal lavoro, ti devi cambiare in fretta perché non hai il tempo di passare da casa, e se non hai l’auto dove li lasci vestiti e scarpe?
Opportunità e lavoro
Su questo, mi spiace dirlo agli amici “campagnoli”, ma la città vince 10 a 0. È innegabile che qualsiasi metropoli offra molte più opportunità lavorative, rispetto ad un piccolo paesino; non a caso, la maggioranza dei giovani (ma non solo) che decide di trasferirsi lo fa per studio oppure per trovare il lavoro che desidera. Se ci pensate, chi sogna un futuro nei media, nello spettacolo o nel cinema, nelle arti, nella moda, nell’alta finanza e in molti altri ambiti, ha molte meno possibilità di realizzarsi in una cittadina, rispetto ad un capoluogo, ad esempio. Per non parlare di tutta la rete di contatti che puoi crearti vivendo la città e frequentando eventi, ognuno dei quali potrebbe aprirti una strada che mai avresti immaginato.
Ma oltre al lavoro, ci sono anche gli hobby
Qualsiasi interessate uno abbia può coltivarlo, anche i più strambi. Nella città solitamente è facile trovare corsi di qualsiasi, ma davvero qualsiasi cosa, dalle lezioni in lingua etrusca, al wedding planner per animali, fino a costruire macchine del tempo. Non manca proprio niente.
Se la città vince sulle opportunità, la provincia batte tutti sui PREZZI!!!!!
Non c’è molto su cui discutere, è così e basta. In provincia la vita, in generale, costa di meno: dal caffè al bar, alla pizza; dal drink post cena all’affitto della casa. Anche le lezioni di yoga sono più economiche.
Moda, stile e vestiti
In provincia vige la legge non scritta: “Tutti uguali. Chi è diverso è escluso”. Triste, ma purtroppo è così, da sempre, soprattutto tra i ragazzi. Stessa marca di scarpe, stessi modelli di jeans, stesso zaino, stessi vestitini da discoteca, bisogna essere tutti parte della “community”. Non appena qualcuno osa un po’, tutti lo squadrano dalla testa ai piedi. È difficile incontrare qualcuno che abbia un proprio e unico stile personale.
In città non importa nulla a nessuno se siete uomini e portate la gonna o se siete donne e indossate cargo e scarponi. Ognuno è libero di mettersi ciò che desidera, senza essere guardato male da nessuno. Anche perché in città si vede di tutto, perciò l’occhio si abitua. È sempre questione di abitudine: se fin da bambino sei cresciuto vedendo uomini che indossano i tacchi, per te è una cosa normale, mentre se non ne hai mai visto uno ed improvvisamente, a diciannove anni, ne ne incontri uno, potrebbe risultarti “strano”. Ma non se ne fa una colpa a nessuno, bisognerebbe solamente essere più aperti mentalmente.
E a proposito di essere liberi di essere se stessi e di mentalità, l’ultima tematica, che non è la meno importante (Anzi) è legata all’apertura mentale
Il divario culturale è abbastanza netto tra le persone che abitano in città e coloro che vivono in provincia. Attenzione, non sto dicendo che chi vive in città è intelligente e chi in provincia è ignorante, entrambe le personalità sono presenti in ambedue i luoghi, ma, come ho spiegato poco sopra, i paesani sono solitamente meno aperti alle novità e al cambiamento rispetto a coloro che vivono in una metropoli. Essere quotidianamente in contatto con tante realtà diverse permette di ampliare la propria conoscenza del mondo; automaticamente spinge ad essere più inclusivi, a saper considerare nuove idee e opinioni o punti di vista differenti dai nostri. Diventiamo più disponibili nell’ascoltare le proposte degli altri, anche se contrarie ai nostri principi, così da poterle valutare e decidere, con coscienza, se accoglierle o rimanere fermi sulle nostre idee.
L’apertura mentale è essenziale perché permette un mondo più libero.
Detto tutto questo vi starete chiedendo il perché questo articolo? Così se volete trasferirvi potete considerate e valutate le priorità prima di fare la vostra scelta. Città o provincia?