Dopo l’annuncio di Dior, che ha scelto Roma per la presentazione della sfilata della collezione Cruise 2026 firmata da Maria Grazia Chiuri, anche Dolce & Gabbana hanno rivelato i loro piani di sfilare nella capitale italiana. Le loro collezioni saranno presentate in alcuni dei luoghi più esclusivi della città. Ma perché due delle maison più influenti del mondo hanno puntato i riflettori su Roma?
Un match perfetto
Negli ultimi anni, l’amministrazione capitolina ha lavorato intensamente per riportare Roma al centro della scena internazionale. Spoiler alert: ci sta riuscendo alla grande. Eventi come questi dimostrano il successo di tali sforzi. Tra restauri per il Giubileo 2025 e il progetto Caput Mundi, la città sta vivendo un vero glow-up. Ora è più attraente che mai, non solo per i turisti ma anche per i big events globali. È come se la capitale stesse dicendo: “Ehi, guardate che ci sono ancora io qui!”. E i grandi della moda hanno colto il messaggio.
Per Dior, la scelta della città eterna ha anche un significato personale. Per Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison, Roma è casa. Tornare è un tributo alle sue radici e a quel filo rosso che lega il brand al patrimonio artistico del bel Paese.Un ritorno che sa di emozione e orgoglio.
Dolce & Gabbana, invece, puntano sulla capitale per il loro “Grand Tour d’Italia” 2025, un progetto che dal 2012 fa tappa nei posti più suggestivi del Paese. La mission? Celebrare la bellezza e la cultura italiana con Alta Moda, Alta Sartoria e Alta Gioielleria. E Roma è chiaramente la meta perfetta per portare questa visione al livello successivo.
Tra omaggio e strategia
La decisione di sfilare a Roma potrebbe non essere però solo culturale, bensì anche strategica. Dior e Dolce & Gabbana può darsi che puntino sul capoluogo laziale non solo per la sua storia e il suo fascino eterno ma anche per un piano marketing che non potrebbe essere più azzeccato. Il Giubileo rappresenta un’occasione unica, è il momento clou, con Roma al centro della scena internazionale e milioni di visitatori attesi. Sicuramente un motivo valido per catalizzare l’attenzione mondiale sulla capitale.
I due colossi del lusso sanno esattamente quello che fanno. Sfilare davanti a monumenti iconici, in un momento storico così importante, è come mettere un diamante su una corona già scintillante. Dietro questa scelta si cela un equilibrio sottilissimo tra motivazioni personali, culturali e commerciali. Se da un lato, c’è il desiderio di rendere omaggio alla bellezza di Roma, dall’altro, non si può ignorare l’aspetto tattico: il Giubileo, i restauri e il flusso di visitatori internazionali rappresentano una piattaforma ideale per massimizzare l’impatto mediatico.
Ma occhio, la città eterna non è solo lo sfondo di questi eventi. Anche la capitale avrà i suoi vantaggi. “Sarà una grande vetrina promozionale che genererà enormi ricadute economiche”, ha dichiarato l’assessore Alessandro Onorato (come riportato da nssmagazine), sottolineando l’impatto positivo che iniziative di questo calibro hanno sul tessuto economico locale.
Una win-win situation
A questo punto, una domanda sorge spontanea: questa scelta è stata guidata più da strategie commerciali o da un’autentica celebrazione culturale? Forse un mix perfetto. Da una parte, c’è l’omaggio alla storia e alla bellezza italiana; dall’altra, c’è la consapevolezza che Roma, nel 2025, sarà the place to be. E noi siamo qui, pronti a goderci lo spettacolo.
Foto: Vogue