Modelle transgender: le passerelle come simbolo di accettazione

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Negli ultimi decenni, le modelle Trans hanno conquistato un posto sempre più rilevante nel mondo della moda. Passando da presenze quasi invisibili a figure di primo piano nelle passerelle e nelle campagne pubblicitarie. 

Parliamo di un cambiamento che ha rappresentato, non soltanto una rivoluzione nell’industria del fashion. Ma anche un passo significativo verso l’accettazione e la rappresentazione della comunità transgender nella società.

Un po’ di storia: le pioniere e l’evoluzione

La storia delle modelle trans nella moda inizia con discrezione. All’interno di un contesto in cui la visibilità delle persone transgender era limitata e spesso accompagnata da stigma.

Negli anni ’60 e ’70, modelle come April Ashley Caroline Cossey hanno iniziato a lavorare nel mondo della moda, spesso nascondendo la loro identità di genere per timore di discriminazioni.

April Ashley, britannica, è considerata una delle prime modelle trans a ottenere successo, mentre Caroline Cossey -conosciuta anche come Tula- è diventata una delle più famose modelle trans degli anni ’80, apparendo anche in un film di James Bond. Tuttavia, quando la sua identità trans venne resa pubblica, la carriera di Cossey fu interrotta bruscamente a causa del pregiudizio dominante.

Negli anni ‘90, la moda ha iniziato ad abbracciare lentamente un’idea di bellezza più inclusiva, ma le modelle trans continuavano a essere rare e, spesso, venivano relegate a ruoli marginali.

Solo con l’inizio del nuovo millennio l’industria ha iniziato a muoversi verso una maggiore accettazione, con il supporto di attivisti LGBTQIA+ e l’influenza della cultura popolare, sempre più consapevole e aperta verso la diversità di genere.

Il riconoscimento e la svolta del XXI secolo

Un punto di svolta per la visibilità delle modelle transgender si è verificato nel 2010, con figure come Lea T. Modella brasiliana scoperta da Riccardo Tisci per Givenchy, che ha aperto la strada alla rappresentazione trans nel mainstream della moda. Lea T è diventata uno dei primi volti transessuali a ottenere notorietà internazionale, comparendo su numerose copertine di riviste e lavorando per brand di lusso. La sua visibilità ha incoraggiato altri marchi a puntare su modelle transgender, riconoscendo non solo la loro bellezza e professionalità, ma anche il loro ruolo di rappresentanza di un pubblico più vasto.

A metà degli anni 2010, altre modelle transgender hanno iniziato a guadagnare notorietà, tra cui Andreja Pejić, modella serba-australiana, inizialmente conosciuta per il suo look androgino.

Dopo aver fatto coming out come donna trans nel 2014, Pejić è diventata la prima modella trans a comparire sulle copertine di riviste mainstream come Vogue, dimostrando che l’industria della moda era pronta a fare spazio alle modelle transgender come professioniste di rilievo.

Un altro nome fondamentale di questa nuova ondata di inclusività è Hari Nef, attrice e modella americana.

Ha fatto la storia nel 2015 diventando la prima modella transgender a firmare con la prestigiosa agenzia IMG Models. Hari Nef ha lavorato per grandi marchi come Gucci e ha calcato le passerelle di diversi stilisti di spicco. Diventando anche un’importante voce per i diritti LGBTQIA+.

Model trans di oggi: tra rappresentazione e successo

Oggi, le modelle transgender non sono più un’eccezione e alcuni dei nomi più famosi del settore sono considerati vere e proprie icone della moda contemporanea. Valentina Sampaio è una delle modelle trans più celebri.

Ha segnato un traguardo storico diventando la prima modella transgender a comparire sulla copertina di Vogue Paris nel 2017 e lavorare per Victoria’s Secret e Sports Illustrated. La sua carriera simboleggia l’inclusività che l’industria della moda sta cercando di abbracciare, dando spazio a un ideale di bellezza più ampio e rappresentativo.

Un’altra modella di grande impatto è Munroe Bergdorf, attivista britannica per i diritti civili, che ha lavorato per marchi come Illamasqua e Gypsy Sport, oltre a essere ambasciatrice di L’Oréal UK.

Bergdorf è nota non solo per il suo lavoro di modella, ma anche per la sua attività come portavoce contro la discriminazione e il razzismo. Ha dimostrato che le modelle transgender possono anche diventare voci influenti in ambiti sociali e politici.

Hunter Schafer, attrice e modella americana, conosciuta soprattutto per il suo ruolo nella serie televisiva “Euphoria”, è un’altra figura di rilievo nel mondo della moda e dell’intrattenimento.

Schafer ha sfilato per Dior, Miu Miu e Marc Jacobs, ed è oggi un’icona per molti giovani. Lei rappresenta la possibilità di vivere apertamente la propria identità di genere in un mondo che sta lentamente abbattendo i pregiudizi.

Geena Rocero, attivista e modella filippina, ha sempre utilizzato la sua piattaforma per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti della comunità transgender. La sua carriera è stata un esempio di come moda e attivismo possano andare di pari passo, ispirando molte persone a lottare per un mondo più giusto e equo.

Leyna Bloom, la prima modella transgender di colore a comparire sulla copertina di Sports Illustrated Swimsuit, ha portato una ventata di freschezza e diversità nel mondo della moda. La sua storia, segnata da difficoltà e pregiudizi, è una testimonianza di forza e determinazione. Le loro carriere si sono incrociate e intrecciate, creando una rete di supporto e di ispirazione. Ognuna di loro ha contribuito a normalizzare la presenza delle persone transgender nel mondo della moda, sfidando gli stereotipi e aprendo nuove strade.

L’inclusività come nuovo standard nella moda

L’evoluzione del ruolo delle modelle transgender non è stata solo una conquista per le persone trans, ma anche un segnale di cambiamento nell’industria della moda. Il fashion System si sta dimostrando sempre più disposto a rappresentare e a celebrare la diversità.

Marchi come Gucci, Dior e Balenciaga hanno incluso modelle trans nelle loro sfilate, così come in campagne pubblicitarie di rilievo, spinti dal desiderio di connettersi con un pubblico più giovane e consapevole.

Il supporto delle modelle trans nella moda rappresenta anche un’evoluzione culturale.

Promuove la visibilità delle persone transgender, sfidando stereotipi e diffondendo un messaggio di inclusività e accettazione. Oggi, la presenza di modelle transgender contribuisce a ridefinire gli standard di bellezza.

Dimostrando che la moda può e deve abbracciare tutte le identità e le espressioni di genere.

Conclusioni

Il cammino delle modelle trans è stato lungo e spesso difficile, segnato da ostacoli e pregiudizi. Tuttavia, la loro determinazione e il sostegno di un’industria sempre più aperta e inclusiva hanno portato a una trasformazione significativa.

Le modelle transgender non solo sono diventate protagoniste delle passerelle, ma hanno anche assunto un ruolo di leader nella promozione dei diritti della comunità LGBTQIA+.

L’esempio di modelle come Valentina Sampaio, Lea T e Andreja Pejić continua a ispirare le nuove generazioni. Inoltre offre speranza e rappresentazione a milioni di persone in tutto il mondo.

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