La storia (e l’evoluzione) del trailer 

da | CULTURE

Tutti guardiamo il trailer prima di scegliere il film. Cose che forse non sapevate sui brevi video di promozione di un film

Quando esce un nuovo film l’obiettivo è convincere il pubblico a recarsi nelle sale.

Il trailer è sempre stato il mezzo più efficace per portare il pubblico al cinema; non a caso si tratta di un breve videoclip per far conoscere i film in uscita sul grande (ma anche sul piccolo schermo) e soprattutto è utile per creare e invogliare la visione. Insomma, è a tutti gli effetti una strategia di promozione e di vendita, una sorta di spot pubblicitario, ma piacevole. 

Il termine trailer deriva dell’inglese e significa“rimorchio”. Sapete qual è il motivo? Un tempo essi venivano trasmessi solo a seguito della proiezione del film, in chiusura. Starete pensando, a chi interessava vedere un riassunto di ciò che aveva appena visto per intero? A nessuno. Infatti le poltrone si svuotavano sempre prima del temine del trailer. Ecco la decisione di spostarli all’inizio oppure prima del lancio. 

Il valore del trailer

Non ci pensiamo mai, ma creare un trailer è una forma d’arte. Riuscire a riassumere un film di due o tre ore in pochi minuti non è cosa da tutti. 

Il trailer costituisce il biglietto da visita del prodotto cinematografico, è la prima impressione che lo spettatore si fa, ed è ciò che determina la decisione del pubblico di vedere o meno quel prodotto. Ha il compito di suggestionare e incuriosire, per questo ci sono grandi studi dietro.

Mark Woollen: il maestro

Ha realizzato alcuni dei trailer dei film più famosi della storia del cinema, da Schindler’s List, The Social Network, The Tree of Life, 12 anni schiavo, A Serious Man, ecc. 

Ha spiegato – in un’intervista a Wired – che il suo lavoro è «riflettere il lavoro dei registi e darne una rappresentazione. Essere nella posizione di entrare nella stessa dei personaggi delle storie e in quella delle persone che hanno contribuito a realizzare il film e fare parte per un po’ di tempo del loro mondo, beh, è divertente».

Breve storia del trailer 

I primi trailer nascevano agli inizi del Novecento. Esistevano già ai tempi del cinema muto, ed erano più semplici da realizzare, rispetto ad ora: bastava smontare e riunire le scene salienti. Non c’erano effetti sonori o musiche da scegliere e associare. 

Nel 1917 sul New York Times appariva per la prima volta la parola trailer «L’industria del cinema ieri ha iniziato l’invio di filmini noti come “trailer” (rimorchi) per tutte le 15.000 o più sale cinematografiche negli Stati Uniti. Questi film sono lunghi 21 metri e sono allegati a film più lunghi».

Negli anni Venti, sempre a NY nasceva una società, la National Screen Service (NSS), che realizzava e vendeva trailer ai cinema. Era un modo per invogliare gli spettatori a tornare.

Col tempo le case cinematografiche iniziarono anche a guadagnarci, siccome la società doveva pagare royalties per poter produrre i loro trailer. Oggi ci sembra assurdo, perché alla fine il film era sponsorizzato e logicamente sarebbe stato lui a dover pagare per la pubblicità.

Un punto di svolta avveniva con Lo squalo di Steven Spielberg, del 1975. Oltre all’enorme successo del film, il trailer era il primo ad avere un struttura simile a quelli che conosciamo oggi, con un inizio, uno sviluppo e una fine. 

Elementi caratteristici

Un trailer di successo ha in sé degli elementi fondamentali che lo caratterizzano. Il primo è la voce fuori campo. Un trailer senza un narratore è difficile che esista. Devono esserci poi, almeno due scene clou, per incuriosire il pubblico, ma attenzione: no spoiler. 

Di regola, inoltre, ci sono i nomi dei protagonisti e del regista (spesso accompagnato dalla descrizione “dal regista di …” con il titolo di uno dei maggiori successi di esso), e sul finale è sempre presente la data d’uscita nelle sale. 

Non è necessario fare un trailer che sintetizzi passo dopo passo la narrazione, anche perché troppi spoiler poi rovinano la proiezione. 

Un caso di spoiler

The Dissolve ha definito il trailer di Terminator 2 – Il giorno del giudizio, «il più grande spoiler del mondo», in quanto in esso veniva già fatto vedere che l’antagonista sarebbe diventato buono. 

Altri aspetti importanti da rispettare sono: dare risalto ad alcuni elementi, ossia quelli salienti; far comprendere il mood e il tono di voce, ma soprattutto non devono illudere lo spettatore che si tratti di un film d’azione, quando poi il genere risulta essere romantico o addirittura drammatico…

Il trailer è paragonabile ad un titolo di un film, di un libro o di un articolo – deve essere breve, ma intenso. Deve contenere tutto il necessario per far comprendere l’idea dello sceneggiatore. Non porta a nulla creare un promo lungo e noioso. 

Nel tempo è cambiata anche la durata di questi brevi video. Negli anni ’70 duravano circa 3 minuti e mezzo. Oggi, sapete bene, che il tempo medio di attenzione di un genZ va dagli 8 ai 12 secondi… capite bene che è diventato un’impresa catturare l’attenzione in così pochi secondi… ma è necessario. La N.A.T.O. (The National Association of Theatre Owners), già dieci anni fa, aveva proposto di diminuire la lunghezza standard (2 minuti e mezzo) a 120 secondi… e forse ci aveva già visto lungo. I trailer oggi durano in media 1,5/2 minuti (al massimo). 

Con la nascita di Youtube i trailer hanno acquisito la notorietà che hanno oggi, e soprattutto sono diventati una fonte fondamentale da consultare prima di recarci nelle sale.

Adesso ci sono i trailer anche delle serie tv. Nelle serie i trailer vengono realizzati anche alla fine di un puntata per dare un’idea di ciò che accadrà nella successiva… 

Che differenza c’è tra trailer e teaser

Quante volta avrete scritto il titolo di un film su YouTube e invece di apparirvi il trailer vi è apparsa a scritta teaser? A me spesso e mi chiedevo sempre cosa fosse. Ho poi scoperto che si tratta di spezzoni di alcune scene salienti, brevi sequenze della durata di alcuni minuti, che hanno lo scopo di catturare l’attenzione del pubblico. Spesso escono anche prima del trailer per iniziare a far avvicinare lo spettatore al prodotto. 

Trailers FilmFest

Nato a Catania, il Trailer Film Festival è l’unico festival in Europa che premia i migliori trailer della stagione. 

Si aggiudica il Premio di Miglior Trailer Italiano della XXI Edizione del Trailers FilmFest “RAPITO” (Vertigo).

La serata di premiazione di quest’anno si terrà giovedì 21 novembre presso il Cinema Savoy di Roma… Chi vincerà?

Tag: ,