Halloween: travestirsi per essere qualcun altro (almeno per una notte)

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Alcuni usano i travestimenti una volta all’anno, ad Halloween, per spaventare i vicini, altri invece li indossano ogni giorno, per nascondere chi sono davvero

Halloween è una festa considerata da molti per bambini. Forse solo in Italia abbiamo questa concezione; al contrario, quasi ovunque all’estero è vissuta da adolescenti e adulti come un’occasione in cui riunirsi e festeggiare tutti insieme. La competizione è molto accesa per decretare il miglior costume della serata. Chi è più realistico e incute più paura vince!

Ma partiamo dalle origini. Non molti sono a conoscenza della provenienza di questa festività. Halloween risale ad una tradizione celtica, secondo cui durante la notte del 31 ottobre il mondo del vivi e quello dei morti potessero comunicare, permettendo agli spiriti di tornare per una sola notte sulla terra. Infatti i vivi si travestivano da mostri per spaventare i morti e farli tornare nell’aldilà.

Halloween e i costumi tradizionali

Oggi, come in tutte le festività, dopo essere arrivato negli Stati Uniti, è subentrato l’aspetto commerciale, legato ai travestimenti più bizzarri e paurosi, oltre al gioco “dolcetto o scherzetto” e tutti gli addobbi ad esso correlati.

Se da piccoli non vedevamo l’ora di indossare travestimenti da fantasmi, vampiri, pirati, mummie, zucche, streghette, scheletri e lupi mannari, tra i più generici; oppure di vestire i panni di personaggi, come Mercoledì Addams, Spiderman, Dracula, Demogorgone, Harry Potter con tanto di mantello, occhiali e bacchetta magica, da adulti è tutta un’altra questione.

Le maschere della libertà

Gli adulti percepiscono Halloween come l’unica notte dell’anno in cui si possono sentirsi qualcun altro, qualcuno di diverso, magari che avrebbero da sempre voluto essere, ma che non hanno mai avuto il coraggio di diventare. Non mi riferisco soltanto a personaggi fantastici o supereroi, o meglio, si probabilmente tutte noi almeno una volta avremo voluto essere Cat Woman, piuttosto che Wonder Woman, Marylin Monroe, Audrey Hepburn, Gogo Yubari, personaggio di Tarantino e molte altre dive del cinema e della musica, ma qui il discorso è più profondo. 

È insito nel nostro essere, che vestirci e indossare un travestimento ci permette di sentirci al sicuro, quasi protetti, da non sappiamo bene cosa; nascondere il nostro volto e il nostro corpo sotto una maschera e sotto ad un costume ci fa sentire più legittimati di esprimere la nostra vera personalità. 

Alcuni usano maschere, trucco e costumi una volta all’anno per spaventare i vicini, altri invece li indossano ogni giorno, per nascondere chi sono davvero. 

È necessario guardare da vicino per vedere la verità celata dietro di esse, e soltanto guardando negli occhi chi ci sta davanti che capiamo chi sono in realtà. 

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