“Possiamo rimanere amici?”
È una di quelle domande che arrivano puntuali alla fine di una relazione. A volte è una richiesta sincera, altre è più simile a una sfida o un pietoso tentativo di ripulirsi la coscienza. Ma, in ogni caso, la risposta non è mai facile.
Quando l’amore finisce, non sempre si esaurisce per davvero. Resta quella connessione invisibile, un filo sottile che, involontariamente, ci lega a chi, ha fatto parte, per un certo periodo, della nostra vita.
Ma cosa ce ne facciamo di questo ex-legame?
C’è chi crede che trasformare l’amore in amicizia sia una questione di maturità, un’evoluzione naturale dei sentimenti. E c’è chi, invece, preferisce tagliare i ponti, convinto che il passato vada archiviato insieme alle foto su Instagram e alle chat di WhatsApp.
Ma davvero bastano un paio di tap sullo schermo per cancellare e ripristinare tutto?
Per capirne di più, ho chiesto alla mia “famiglia digitale”, la community di Instagram: “Secondo voi è possibile restare amici con gli ex?” Il risultato è stato un testa a testa: il 53% ha detto sì, gli eterni positivi, quelli che credono nel miracolo dell’amicizia post-amore, mentre il 47% è più scettico.
Ma chi dice di no, ovvero, i non credenti e non praticanti, perché sono così convinti che questo genere di rapporto sia impossibile da sostenere? È davvero un mito irraggiungibile, come gli unicorni o il mostro di Loch Ness?
Cosa ne pensano gli eterni positivi?
Quelli che credono nell’amicizia post-relazione, vedono il legame con l’ex come una dimostrazione di maturità, un’evoluzione dei sentimenti. Certo, ammettono che un periodo di distacco è fondamentale.
Matteo, per esempio, mi ha detto: “Certo che è possibile rimanere amici degli ex, dopo un periodo di separazione molto lungo forse. Magari non un’amicizia da vedersi tutti i giorni, ma di quelle in cui ci si becca per caso in giro e si fa una chiacchierata piacevole.” Insomma, amicizia sì, ma con moderazione.
Federica, invece, aggiunge un punto di vista interessante: “Se sono davvero ex (senza corna o eventi tragici), possono diventare grandi amici, perché si mantiene la complicità della relazione. Ora ci si consiglia sui successivi rapporti, dicendosi i difetti con schiettezza e prendendosi pure un po’ in giro.
” È quella complicità che rende possibile un’amicizia, ma attenzione: “O non porti rancore, o non vuoi più vederli nemmeno al semaforo. In quel caso, non sono ex, sono ferite aperte che cerchi di ignorare.” Perché, diciamolo, alcune ex storie non sono altro che ferite che preferiremmo non riaprire nemmeno per sbaglio.
Carolina, dal canto suo, sottolinea quanto la maturità giochi un ruolo fondamentale: “Si può rimanere amici con un ex, purché non ci siano state mancanze di rispetto come il tradimento. Ovviamente, non è una cosa immediata: ci vuole tempo, consapevolezza e maturità.”
Un pensiero che si fa più chiaro con il tempo: “Alla fine, hai a che fare con una persona che conosce tutto di te. Ma la parte sentimentale deve essere archiviata, ciò che deve restare, è solo un grande affetto.” Se ci sono voluti mesi per capirlo, è solo perché alcuni legami si disgregano come puzzle, e la ricomposizione richiede una nuova prospettiva.
E gli scettici?
Dall’altra parte, ci sono gli atei, quelli che vedono nell’amicizia con un ex un’impresa impossibile. Andrea, ad esempio, ha una visione piuttosto chiara: “Dipende da come finisce il rapporto.
Con una mia ex è finita molto male e non credo ci sia nessuna possibilità di riallacciare un rapporto di qualsivoglia natura.” E come dargli torto? Quando una relazione si conclude con il botto, diventa difficile anche solo immaginare di poter mantenere un contatto.
Ma Andrea aggiunge una nota di colore: “Con un’altra mia ex, ci siamo lasciati, siamo rimasti in contatto, abbiamo passato un periodo in cui eravamo ‘amici con benefici’ e ora siamo amici normali, senza secondi fini.” Eh già, perché a volte le cose non vanno proprio come nei film romantici, ma evolvono in modi inaspettati.
Questo dimostra che, anche se con un twist piuttosto piccante, l’amicizia con un ex può esistere… a patto di non metterci troppi sentimenti di mezzo.
Un colpo di spugna digitale
Ma nel 2024, il vero gesto che segna la fine di una relazione non è solo smettere di vedersi. È cancellare l’altro dal nostro feed. Via le foto su Instagram, archiviate le storie, eliminati i tag. Come se, con un paio di tap sullo schermo, potessimo davvero rimuovere l’amore che c’è stato.
Luca, uno dei partecipanti al sondaggio, mi ha raccontato: “Archiviare le foto è come prendere il controllo. È il mio modo di riprendermi quello che la relazione mi ha tolto.” Per molti, cancellare le tracce digitali di un ex diventa una questione di sopravvivenza emotiva.
E poi c’è chi, nonostante tutto, riesce a trovare una nota di sarcasmo. Come dice un mio amico con una battuta pungente che mi ha fatto sorridere: “Dove sei venuto, è difficile rimanere ben voluto.”
Una battuta sagace che sembra racchiudere in poche parole l’amara verità che molti di noi conoscono: a volte, dopo la fine, è proprio la parte più fisica della relazione a lasciare strascichi emotivi difficili da ignorare.
Totalmente ex
Per chi non crede nell’amicizia con gli ex, la chiusura totale sembra essere l’unica via di fuga. Sara mi ha confessato: “Tagliare i ponti è stato l’unico modo per andare avanti. Non sarei mai riuscita a vivere serenamente sapendo che lui era ancora lì, nei miei social, nei miei messaggi, nella mia testa.” E forse, ha ragione: alcune ferite non si chiudono finché l’altro continua a essere presente, digitalmente e non solo.
Ex-Factor, mito o realtà?
Alla fine della giornata, il vero Ex-Factor non è qualcosa che possiamo trovare nelle risposte degli altri, ma dentro di noi. Per alcuni, mantenere un’amicizia con l’ex è una prova di maturità e crescita personale. Per altri, chiudere ogni ponte è l’unica soluzione per andare avanti. Qualunque sia la vostra scelta, ricordate: non c’è una risposta giusta o sbagliata, solo ciò che vi fa stare meglio. E voi, come gestite il vostro Ex-Factor?
