MuZic la rubrica bisettimanale dedicata ai talenti emergenti di tutte le età della scena musicale ascoltati dalla GenZ. Oggi vi presentiamo: Caro Wow e le sue good vibes, il cantautore Germo 67, il dj Stephan Jolk
Gli artisti dalla rubrica MuZic di oggi:
CARO WOW
Carolina, milanese, 25 anni, in arte Caro Wow.
“All’inizio il mio nickname era CARO. WAV, come il formato dei file audio. Qualcuno per sbaglio un giorno mi ha chiamata ‘WOW’. Sto vivendo un momento molto positivo nella mia vita così ho deciso di cambiare ‘WAV’ in ‘WOW’. Rappresenta la parte migliore di Carolina, quella allegra e felice” racconta.
Un no all’audizione per lo Zecchino D’Oro è servito per farla perseverare.
Dopo aver frequentato il liceo musicale, inizia a fare la sua di musica.
Fan dell’artista PinkPantheress, la missione di Caro Wow è trasmettere positività e good vibes, e fare cose per amore e con amore. Si ispira a Mina e de André, come a Billie Eilish e Rosalìa.
Il suo è un pop dalle sonorità elettroniche, con rimandi al genere della PC music, ma i suoni restano puliti. Il tema protagonista dei suoi brani è l’amore con tutte le sue sfumature.
Vive in un mondo technicolor, pieno di tonalità pastello, che contrastano con i suoi testi, spesso diretti e tristi.
Dopo i successi “Loser” e “Quello che mi fai” e “Dark Room“, da poco ha collaborato al singolo “Lovesick” di Estremo. Un brano che tratta di una relazione turbolenta, della distruzione personale, e del tentativo di ricostruirsi dopo il dolore provato; perfetto per la voce malinconica e nostalgica di Caro Wow.
PAGINE BIANCHE
“PAGINE BIANCHE ” è il singolo in collaborazione con Edonico, uscito il 21 giugno 2024.
Tra elementi pop ed elettronici, in mezzo tra l’hyperpop e l’elettronica, racconta un legame complicato e pieno di incomprensioni, che, in assenza di dialogo, allontana i due coinvolti sempre di più. Uno dei due vive nel passato, mentre l’altro sembra essere già andato oltre.
GERMO67
L’artista classe 1999, si è formato grazie al rap vecchia scuola di Rancore e Mezzosangue.
Germo67, pseudonimo di Stefano Santoro, è un autore e cantate cresciuto a Rho, Milano, che ha abbracciato, inizialmente melodie pop, fino a spingersi, in un secondo momento, verso l’oltreoceano.
Nato in una famiglia di musicisti, da piccolo inizia a suonare la chitarra, per passare alla batteria e al basso; e infine alla passione per le parole. Inizia a scrivere canzoni, non solo per se stesso.
La musica per lui libertà ed evasione.
Tra i primi brani, “Aria” e “Tabù”; quest’ultimo gli ha permesso di raggiungere le finali del contest Primo Maggio Next, dove raggiunge un posto tra i primi 30 su 2000 partecipanti.
Ha anche partecipato a “Genova per Voi”, un talent italiano per autori di canzoni.
“Le parole e la melodia per me hanno la stessa importanza, cerco sempre di trovare un equilibrio fra questi due elementi fondamentali. Oggi il mio stile è cambiato: guardo sempre al rap italiano, ad artisti come Ernia e Axos che hanno penne importanti, ma ascolto anche tanta musica internazionale, che non conosco” Germo 67.
Nei suoi testi ci sono riferimenti al cantautorato italiano.
Il suo stile è influenzato dal rap italiano, dall’Indie, dalla musica francese. Sperimenta anche la musica Afro, come nel brano del 2023 “Calamite”.
“Non voglio appropriarmi di culture che non mi appartengono, ma è uno stile che sento mio e di cui sono appassionato”.
EP NATURALE
L’ultimo EP, uscito il 14 giugno 2024, è “NATURALE”.
Composto da 7 tracce, include collaborazioni con Kuremino, Gojardi (artista della nuova scena R&B e Afrobeats) e Tiimie, artista nigeriano con cui Germo ha trovato una grande sintonia musicale.
Caratterizzato da ritmi soft e malinconici, fa riflettere su emozioni e sentimenti, affrontando tematiche tipiche adolescenziali e non solo.
Moscerini è il singolo che ha anticipato l’uscita dell’EP.
“Moscerini è un brano spontaneo, scritto di getto che cerca di portare l’ascoltatore ad uno stato di relax e good vibes”– racconta GERMO67.
STEPHAN JOLK
Stephan Jolk è parte della label Afterlife, un evento di musica che ha conquistato il panorama globale ed una esperienza multisensoriale che combina musica elettronica all’avanguardia, installazioni artistiche e scenografie futuristiche.
Gli piace descriversi un cittadino del mondo, ma è di fatto milanese.
La sua musica ha uno spirito underground, che risale ai tempi di New York, dove ha abitato per alcuni anni e dove ha iniziato a sentire il bisogno di fare musica.
È noto per i suoi spettacolari dj set: dal primo su un rooftop tra i canali di Venezia, a quello dall’atmosfera medievale nel Castello di Bled in Slovenia, da quello fra i canyon norvegesi fino a Piazza del Duomo a Milano.
Appassionato di “ambient” e “elettronica innovativa” ha dato vita ad un suo stile avanguardistico, che unisce techno e progressive ad elementi armonici di grande semplicità.
Un mix orientato alle emozioni; un sound definito da alcuni “colorato”.
Il suo segnature synth è un suono caratterizzato da atmosfere contrastanti, che si differenziano in dal resto del panorama techno melodico di oggi.
“Ogni suono deve avere la sua importanza e un ruolo ben preciso all’interno del disco” sostiene Stephan Jolk.
Non disdegna mai le sue origini, infatti, dichiara di essere musicalmente molto legato ad Afterlife, ma con rielaborazioni strettamente personali.
Consacrato al successo con “Analogy”, l’ep composto da sette tracce che indaga sulla ricerca di atmosfere morbide e ricche di pathos, oggi il suo sound è a tratti tra introspettivo, emotional e gioioso, e sempre molto melodico.
LUXURIA
L’ultima canzone uscita è “LUXURIA”.
Disponibile su tutte le piattaforme.