I criteri con cui le generazioni Z e Alpha scelgono cosa e dove mangiare. Due elementi che guidano le loro scelte: il prezzo e le recensioni sui social
Il prezzo è uno dei primi fattori che GenZ e Alpha guardano prima di scegliere il ristorante in cui andare a mangiare. Soprattutto se parliamo degli studenti, che spesso hanno un portafoglio limitato. Preferiscono spendere in qualcosa di più appagante, rispetto ad una semplice – considerata da loro “semplice” – cena fuori.
Per gli zoomer i social hanno quasi preso il posto della vita reale. Qualsiasi ambito della loro vita reale si rapporta con la loro vita virtuale.
Perciò, tutto ciò che viene consigliato dagli utenti sui social influenza molto il loro comportamento.
Questo avviene anche con il cibo.
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Le ultime generazioni scelgono un ristorante solo sulla base delle recensioni che hanno visto e letto sui social o sulla base di ciò che gli ha proposto l’algoritmo nei video che gli sono apparsi sfogliando TikTok o IG, nei giorni precedenti all’appuntamento.
Prima di recarsi a cena o pranzo fuori in un nuovo locale devono accertarsi che questo sia, intanto frequentato da giovani, che non abbia un costo esagerato, che abbia cibo sano, ma soprattutto che soddisfi i criteri di instagrammabilità.
Food-porn
Tempo fa, si parlava di era del “food-porn”. In origine questo termine si riferiva all’arte di fotografare bei piatti, era sinonimo di seduzione, mentre oggi sembra aver acquisito un’accezione negativa, riferita al cibo spazzatura. Ma, in ogni caso è un’espressione che indica la pratica di fotografare il cibo che si sta mangiando e di condividerlo sui social, con lo scopo di renderlo invitante e appetitoso, facendo venire l’acquolina in bocca agli altri utenti.
– Approfondisci qui in significato di FOOD-PORN -.
La frase che accompagnava la fotografia del cibo era sempre “Se è porno tolgo”
Oggi questo fenomeno è andato un po’ scemando, ma è ancora importante che la location sia bella da mostrare su Instagram e sulle piattaforme che contano.
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![Come si comporta la GenZ a tavola?](https://www.adlmag.it/wp-content/uploads/2024/08/b6e53a718da748bce97f7e7f075ff1b6.jpg)
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I social come Giallo Zafferano
TikTok e IG non servono più solamente per le recensioni, ma sono diventate come Giallo Zafferano per la GenX.
Molte pagine sono dedicate alla cucina. Dopo la pandemia i giovani hanno imparato a cucinare da soli. Ritengono sia più sano preparare tutto home-made.
Infatti, guardano spesso ricette e tutorial su TikTok, diventato una fonte d’informazione e d’istruzione (O distruzione?…) per loro.
Per la parentesi sostenibilità, la generazione Z si è fatta portavoce e sostenitrice di tematiche green anche nell’alimentazione, come in ogni altro ambito.
Un prerequisito che muove i giovani di oggi è il cibo sano. Sembra che agli zoomer importi mangiare bene. Leggono le etichette al supermercato per controllare provenienza, ingredienti e calorie, e si assicurano – sempre tramite TikTok – che i posti che frequentano rispettino le regole di sostenibilità ambientale e sociale.
![Come si comporta la GenZ a tavola?](https://www.adlmag.it/wp-content/uploads/2024/08/b8acaca0a70c86b20950020eb2fa712e.jpg)
Ma oltre a questo, c’è la questione del cibo gourmet e dei ristoranti stellati
Al contrario delle generazioni precedenti, la Zeta non ama andare in ristoranti stellati. Anzi, molti di loro si sentono in soggezione e a disagio; quest’ultimo dovuto al trattamento e al servizio offerto da questi ristoranti. Per esempio, quando i camerieri spostano la sedia per farti accomodare, oppure quando ti sistemano loro il tovagliolo sulle gambe. Molti giovani lo ritengono un’invasione della privacy e degli spazi personale, invece che un trattamento di benessere.
Secondo Daniela Fabbi, direttrice Comunicazione e Marketing CIRFOOD, solo un 16%, fra i giovani, è interessato alle esperienze sperimentali e ricercate. La tradizionale cucina italiana vince su tutto: pizzerie, trattorie, birrerie e catene italiane di fast food. È una generazione che apprezza cibo semplice, classico, senza fronzoli.
A questo proposito la chef romana Cristina Bowerman ha offerto dei menu degustazione a pranzo a prezzi molto bassi, per incentivare i giovani a provare queste esperienze e cambiare parere.
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Mentre, la scelta più ovvia in tarda serata, dopo la discoteca o per una cena non troppo impegnata, rimane il fast food, garanzia di basso costo e velocità.
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Piacciono, poi, le cene in discoteca con quiz e giochi d’intrattenimento a squadre, mentre, sono passati di moda i compleanni al ristorante.
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Ovviamente, a tutte le età, una componente fondamentale è il gusto. Ci sono persone e persone.
Ci sono amici con cui vai al Mc Donald’s e altri con cui vai da Cracco.
Si tratta di una generazione, che a differenza delle precedenti, vuole stare bene nell’ambiente che sceglie; preferisce mangiare in modo mediocre, ma sentirsi a proprio agio con se stesso e con gli amici. Al primo posto non c’è più il piatto più ricercato e raffinato, ma il servizio, l’accoglienza, sia del personale che del luogo fisico in sé, ma soprattutto è necessario che tutto sia fatto su misura per il cliente e sia personalizzato. Sempre senza spendere una follia!
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Immagini: Pinterest