Adl Travel Guide: Palermo Edition

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Le meraviglie di una città contaminata da civiltà diverse. Palermo, tra chiese e fritture.

Non sapevo quanto fosse importante la religione a Palermo finché non ci sono andata in vacanza. 

Le chiese sono la principale attrazione turistica. Ma non le classiche chiese che ad alcuni potrebbero apparire noiose; dei veri capolavori. Per esempio, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, una delle principali, vista dall’esterno sembra un antico palazzo, con un piccolo varco, una lunga coda per entrare e nessun segnale o indicazione che spieghi cosa si trovi all’interno. Alcune persone, non ben informate discutevano davanti alla porta d’ingresso, sostenendo che €10 per una chiesa fossero una pazzia, e così se ne sono andati via senza neanche dare uno sguardo, perdendosi quel complesso monumentale così meraviglioso ed imponente. Lo definisco complesso perché, la Chiesa, decorata in stile barocco con pareti coperte da un manto marmoreo policromo, non è l’unica cosa da visitare.

La parte ancora più sorprendente è composta dal camminamento sulle terrazze dell’edificio, da una delle quali si può ammirare la nota Fontana di Piazza Pretoria dall’alto, e in secondo luogo, l’imperdibile monastero e le stanze nelle quali vivevano le monache e la pretoria. Inoltre, è presente una dolceria, il luogo preposto alla realizzazione di biscotti, pasticciotti ripieni, frittelle. La vendita di dolci rappresentava una fonte di reddito importante per la sopravvivenza del monastero ed è ancora oggi aperto al pubblico (Ingresso gratuito, separato dall’ingresso della Chiesa).

Tra le altre piccole meraviglie di chiese, assolutamente da vedere, ci sono la Chiesa di San Cataldo e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, entrambe con delle rotonde cupole rosa, tipiche dell’architettura araba.

Palazzo dei Normanni 

Un’altra imponente struttura che domina la città è il Palazzo Reale, detto anche Palazzo dei Normanni. Circondato dal verde dei giardini reali, all’interno ospita una delle cappelle più belle al mondo, un tesoro nascosto all’interno di una delle sale del palazzo, la Cappella Palatina. Vi ritroverete immersi in un capolavoro realizzato in mosaico completamente ricoperto d’oro, assorti in una bellezza senza fine, fino a perdere il fiato dallo stupore. Ma non vi voglio rivelare altro…

Cattedrali

Il monumento simbolo della città è la Cattedrale di Palermo. Personificazione del potere e della ricchezza, merita una visita completa attraverso tutto il suo complesso. Dall’interno della Cattedrale, alle tombe, alla visita sui tetti per ammirare la città dall’alto, alle reliquie e alla cripta fino al museo diocesano. Un edificio che racconta la storia del capoluogo siciliano. 

Tra le altri Cattedrali, vi consiglio caldamente quella di Monreale, a pochi chilometri da Palermo, che incarna l’assoluta espressione dell’arte bizantina. 

Teatro Massimo

Una tappa fondamentale è la visita al Teatro Massimo. Terzo teatro d’Europa per grandezza, dopo L’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna, il teatro, dall’esterno, appare come un tempio in stile neoclassico, mentre,  all’interno, è contaminato dallo stile liberty europeo. Sulla facciata si presentano 6 colonne antiche e due leoni metallici che simboleggiano l’allegoria della tragedia e della lirica. 

Palermo tra mito e realtà

Il Massimo è coinvolto da un alone di mistero che affascina tutti i suoi visitatori. Dovete sapere che, verso metà Ottocento, per permettere la costruzione del teatro, vennero abbattuti la Chiesa delle Stimmate e il monastero di San Giuliano e con loro, fu demolita la cripta nella quale erano custoditi i resti della prima Madre Superiora del convento. Per questo motivo, si pensa che, sulle scale per raggiungere il primo ordine, si aggiri il fantasma della suora, “la monachella”, che getta maledizioni sui malcapitati facendoli inciampare sui gradini. 

Che ci crediate o no, quando salirete quelle scale vi sentirete un po’ a disagio…

Specialità culinarie

Se siete soliti viaggiare, saprete quanto, trovare qualcosa di decente da mangiare ad un prezzo accessibile, sembri una mera illusione. Se siete d’accordo con me, allora, a Palermo vi troverete benissimo. Come già saprete, ma ci tengo a sottolinearlo, al sud Italia in generale si mangia molto bene, ma in Sicilia particolarmente. Fritti di ogni tipo di verdure, melanzane preparate in svariati modi diversi, panino alla milza, dolci di ogni genere, cassate, cannoli, crostate, pasta alla norma e arancine. Su queste ultime ci tengo a fare una piccola parentesi.

Una curiosità: arancino o arancina?

Ci sono due modi di chiamarle, arancino o arancina. Il primo ha una forma leggermente appuntita, probabilmente a ricordare il profilo dell’Etna, mentre la seconda è tonda.

La differenza dipende dalla loro provenienza: se vi trovate a Palermo utilizzate la forma femminile; al contrario, a Catania, il maschile, e mi raccomando, non sbagliate, i siciliani prestano molta attenzione alla giusta pronuncia.

Mercati 

Se siete amanti della cucina, non potrete non fare il tour dei mercati: la Vucciria, Ballarò e il Mercato del Capo sono i principali. Caotici, ma allo stesso tempo affascinanti, sarete sorpresi nello scoprire un nuovo mondo. L’Italia è così bella perché è varia, ogni angolo è a sé e ogni città ha le sue tradizioni.

Detto questo, scordatevi mappe e cartine di musei, scordatevi armadietti per gli zaini e per le borse ingombranti. Vivete e godetevi a pieno la Sicilia!

Immagini: https://www.monasterosantacaterina.com , https://www.elle.com/it/cucina/a45220894/arancina-o-arancino/#https://www.boscolo.com/it/magazine/cosa-vedere-a-palermo/