Settant’anni fa la RAI inizia il suo servizio regolare in Italia.
GenZ e televisione
La GenZ non guarda molto la televisione. Lo dicono i dati. Ma anche senza fare troppa ricerca, chiedete ad un ventenne “Guardi spesso la tv?” E lui ti risponderà “A volte la trovo lì accesa, ma non le do molta importanza” oppure “Si la accendo mentre guardo TikTok o Instagram, in sottofondo”.
Ma per fortuna c’è ancora chi della tv non può fare a meno. E non stiamo parlando solo di GenX o Millennials, che vedono la tv come una compagna di vita, ma anche di ragazzi più giovani che hanno compreso che la Tv può essere, sì un mezzo di intrattenimento e svago, ma anche uno strumento di cultura e sapere da cui apprendere sempre nuove cose.
La televisione nasce verso la fine degli anni ’30 negli Stati Uniti, ma a causa della Guerra, si sviluppa e ha maggiore diffusione negli anni ’50, a seguito del boom economico. Nonostante la tv fosse una sola, inizialmente il palinsesto europeo si differenziava molto da quello americano. Negli USA la tv serviva solo per intrattenere e divertire, mentre in Italia e in Europa aveva una funzione principalmente pedagogica. Venne usata tantissimo per ridurre l’analfabetismo e pensate che c’era addirittura un programma a quiz per bambini e adulti per prepararsi all’esame di quinta elementare! “Non è mai troppo tardi” presentato dal Maestro Alberto Manzi.
Pioniere del progresso della televisione italiana è stata la RAI, all’epoca prima e unica istituzione in Italia.
Da ente radiofonico a operatore televisivo.
RAI – Radiotelevisione Italiana
Il 3 gennaio 1954 inizia il regolare servizio della RAI. Alle 11:00 venne trasmessa la telecronaca di inaugurazione degli studi di Milano e Torino; al pomeriggio furono mandati in onda programmi sportivi e più tardi un film di Mario Soldati, Le miserie del Signor Travet. Il tutto presentato da una donna, Fulvia Colombo, colei che diede il via alle signorine buonasera.
Secondo numerose statistiche, la RAI è il più potente mezzo di istruzione e informazione che possiede l’Italia, dalla sua inaugurazione ad oggi. La RAI ha accompagnato 4 generazioni di italiani; la RAI è quella di Lascia o Raddoppia, del famosissimo Carosello, della rubrica scientifica SuperQuark, di Chi l’ha visto?, della kermesse più attesa dell’anno, il Festival di Sanremo, di Viva Rai 2, di Gomorra e Mare Fuori. Dei cartoni animati e dello sport.
“Rischiatutto ’70” con Carlo Conti
“Compie 70 anni questa meravigliosa signora che è la Rai”. È così che il 3 gennaio 2024, per festeggiare l’anniversario, Carlo Conti apre la serata su Rai1 con la trasmissione-quiz “Rischiatutto”.
Un omaggio alla tv italiana e al grande conduttore Mike Bongiorno, il presentatore del quiz che ha segnato la storia del nostro Paese. Tra i concorrenti della serata di celebrazione, alcuni volti storici della RAI, da Mara Venier a Loretta Goggi, da Luca Argentero a Nino Frassica, da Alberto Matano a Piero Chiambretti, e tra gli ospiti Renato Zero, Massimo Ranieri, Pippo Baudo e molti altri ancora.
Nonostante gli alti e bassi, i fallimenti di alcuni programmi dell’anno appena passato e gli scomodi addii (Fabio Fazio e Luciana Lettizzetto), la RAI rimarrà per sempre la cara “mamma Rai”.
Nonostante tutto non possiamo non volerle bene.