Threads: la nuova sfida tra Mark Zuckerberg e Elon Musk

da | CULTURE

Scatenate l’inferno. È così che abbiamo accolto la nuova app: Threads. 

Vi presento Threads, il social ribattezzato anti-Twitter, la nuova versione di X (ex Twitter)! O dovrei dire il nuovo Instagram?

Una vera e propria bomba che sta spopolando tra la generazione Z e non solo. Threads è stato rilasciato inizialmente il 5 luglio 2023 sul marcato britannico e statunitense, mentre ha debuttato in Unione Europea il 14 dicembre 2023. In sole 4 ore ha ottenuto 5 milioni di iscritti, diventando l’app più rapidamente scaricata di sempre.

L’accessibilità è la caratteristica che ha permesso una così alta adesione. Per iscriversi basta collegarsi ad Instagram e, utilizzando le stesse credenziali del vostro account IG già esistente, potrete facilmente accedervi, senza dover inserire alcun dato manualmente – compresi Bio e link allegati -. Poi arriva il momento dei followers. L’app chiede se si vogliono seguire tutti gli account che si seguono già su IG. Perciò non sentitevi troppo importanti se qualcuno che non sentite dal 2018 vi inizia a seguire… 

La registrazione è completa e il gioco è fatto. 

Ma cos è Threads?

Threads è un app di messaggistica, un social di microblogging, appartenente a Meta. Gli utenti possono condividere post, i quali ricevono like e commenti da altri users, e possono anche essere ri-condivisi; non mancano sondaggi e hashtag, chiamati Tags, visibili in blu, che a differenza di X non hanno il simbolo del cancelletto #. La principale funzione del social è di aprire discussioni e conversazioni su qualsiasi tipo di argomento. 

Nonostante Threads sia nato per battere X, sembra stia diventando l’Instagram 2.0. Fatto principalmente di citazioni e pensieri spontanei, Threads permette di inoltrare testi con un massimo di 500 caratteri, foto, video fino a cinque minuti, gif e perfino audio. Non a caso è definita l’estensione testuale di IG.

In un mondo in cui la velocità è ciò che cerchiamo e che ci accomuna, Threads risponde perfettamente alle esigenze dell’utenza e del mercato, con una comunicazione semplice e dinamica.

“E’ importante offrire ai nostri utenti un’esperienza social che sia focalizzata sulla creazione di conversazioni più importanti e personali. Threads è stata creata per soddisfare queste esigenze, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli utenti di tutto il mondo.”

Mark Zuckerberg

Fediverso

Tra le tante novità, con l’arrivo di Threads, un nuovo termine è entrato nel nostro vocabolario. La parola Fediverso implica una interoperabilità con altri social, ovvero un’integrazione con altre piattaforme. Threads è già in connessione con Instagram, ma l’obiettivo è, entro un anno, di poter seguire gli account Threads tramite altre app e server differenti. Un grande vantaggio che mette Threads in prima linea, a discapito dei suoi simili.

Perché i brand di moda hanno bisogno di Threads?

Mi immagino già confusionarie riunioni aziendali dei più grandi marchi del lusso e della moda, dove dirigenti e manager cercano di capire con ansia come guadagnarsi e attirare l’attenzione su Threads, un app fatta principalmente di caratteri e parole, e poco incentrata sulle immagini, il mezzo che questi brand sono soliti usare per comunicare il loro lifestyle. 

A differenza di Twitter, che viene usato da celebrità e politici, Threads è più democratico, con un linguaggio meno formale e un tono di voce più vicino a noi, ecco perché è importate che i marchi ricerchino la loro community anche su questo social.

I dieci brand di moda più influenti del nostro tempo non si sono ancora avventurati sul nuovo social, mentre altri hanno già esordito, tra questi i colossi dell’abbigliamento Nike e Adidas. Ma è solo questione di tempo…

Ora la domanda è: Threads potrebbe sostituire ed eclissare completamente X?

Immagine: https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/12/14/news/threads_arriva_in_italia_ecco_come_fatto_e_come_funziona-421657168/

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