È giunta l’ora dell’incoronazione: Instagram is the new King.
Nonostante la prepotente ascesa di piattaforme come Tik Tok e della trasformazione di X (ex Twitter), Instagram si guadagna la corona e lo scettro da Re, in quanto social più influente nei settori della moda, del lifestyle e della bellezza (Fashion Lifestyle Beauty-FLB)
Secondo i dati riportati da Launchmetrics, società leader per le industrie di moda, lusso e beauty, che si occupa di misurare e ottimizzare le performance dei brand, e Lyst, la più grande piattaforma di shopping di moda al mondo, Instagram risulta l’app più influente per l’amplificazione di un marchio, vantando il più alto Media Impact Value (MIV) nella prima metà del 2023.
Un esempio lampante al riguardo è dato dai risultati emersi in seguito all’analisi di oltre 3.500 marchi di moda, lifestyle e beauty, che collettivamente, hanno generato 16,9 miliardi di dollari in MIV solo attraverso Instagram. Facebook guadagna la medaglia d’argento accumulando 3,5 miliardi di dollari, mentre si contendono il terzo posto YouTube e RED con un MIV totale di 2 miliardi di dollari.
“Instagram continuerà ad aumentare la sua influenza sulla strategia dei marchi. Siamo passati dall’essere un canale che i brand hanno iniziato a incorporare nella loro strategia come “extra credit”, ad avere aziende con team interni completi che si occupano dei contenuti e delle esperienze che si possono creare sulla nostra piattaforma, a marchi nativi di Instagram che si stanno formando e sono stati in grado di affermarsi come aziende di successo solo grazie alla nostra piattaforma. Crediamo che questa traiettoria continuerà, finché saremo in grado di continuare ad adattarci alle tendenze emergenti e a costruire nuove funzionalità basate sul modo in cui la prossima generazione vorrà connettersi online” , ha dichiarato Eva Chen, vicepresidente delle Fashion Partnerships di Meta.
La moda alla guida dell’impero Instagram
Con Dior, Chanel e Zara alla guida dell’Impero, in quanto marchi più potenti di Instagram, seguiti da Prada e Gucci, l’ascesa del settore moda prosegue a gonfie vele.
Come ogni regola che si rispetti, l’essere umano manifesterà sempre le sue preferenze, e nel grande mondo dei social, è la moda ad accumulare più ‘cuoricini’ da parte del pubblico: 8,7 miliardi di dollari di MIV incassati durante la prima metà dell’anno, il doppio rispetto al settore della bellezza, con tassi di coinvolgimento per i contenuti di moda del 30% superiori.
Il segmento del lusso brilla di luce propria, rappresentando, all’interno del settore fashion, il 48% della quota MIV, una percentuale alquanto rilevante che si riscontra anche nel mondo dello sportwear, anch’esso in cima alle classifiche del MIV medio per posizionamento con 8.700 dollari per post.
Tuttavia, se da un lato c’è chi si gode il successo dalla vetta del proprio regno, dall’altro c’è chi si deve accontentare dei piani inferiori. È il caso del settore beauty che ha riportato il MIV medio per posizionamento più basso.
È guerra fredda tra influencer e media di proprietà
Due fazioni forti: da un lato gli Influencer, voce di instagram e nostri guru capaci di creare contenuti rilevanti all’interno dei comparti FLB, e dall’altro i contenuti di proprietà, ovvero quelli sviluppati direttamente dai marchi e che, con rispetto al 2022, hanno raggiunto un MIV più alto del 40% nel settore beauty e del 16% più elevato nella moda.
I media di proprietà risultano pochi passi indietro rispetto agli influencer,( solo il 4%) i quali nella prima metà dell’anno hanno accumulato un totale di 6 miliardi di dollari in MIV nella corsa per una quota maggiore di Media Impact Value.
L’accumulo di MIV non è un accumulo alla pari
La disparità regionali nell’accumulo di MIV esiste, e lo dimostrano i dati che proclamano gli Stati Uniti principale driver della percentuale di MIV, eccetto per il settore del lusso, che, invece, regna sovrano nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) Le previsioni annunciano un’ imminente crescita del mercato del lusso con un valore che supererà i 560 miliardi di dollari entro la fine del 2023.
Infine, il rapporto mette in luce anche l’influenza di marchi, come Air Jordan e Nike, che hanno ottenuto una significativa copertura mediatica, grazie a sponsorizzazioni e all’ingaggio di testimonial sportivi, due mosse strategiche che hanno consentito ai brand di acquisire MIV.