Certe persone ti stanno addosso come un color senape su un inverno cool: malissimo. Eppure ci ostiniamo, convinti che l’amore sia più forte del sottotono. Spoiler: non lo è quasi mai
Quando l’amore non ti dona nemmeno in controluce

Ci hanno detto che l’amore è una questione di chimica. Nessuno ci ha mai avvisate che potesse essere anche una questione di sottotoni. In un’epoca in cui non possiamo più indossare un tortora a cuor leggero senza consultare la nostra stagione armocromatica, finiamo per fare più attenzione al colore del maglione che all’energia emotiva di chi ci sta accanto. Perché se è vero che l’amore è cieco, il buon gusto (e la tua armocromista) no. E così, mentre impariamo a distinguere un beige caldo da uno freddo, continuiamo a confonderci tra chi ci spegne e chi ci illumina.
Warm o cool? Il primo appuntamento come test colore

Primo appuntamento. Location neutra, illuminazione fredda, emozioni soft. Lui entra: sembra carino, educato, caldo. Ma qualcosa non torna. Tu sei primavera chiara, lui è un inverno profondo con l’ascendente in malinconia. Vi sedete. Ordina un’acqua frizzante senza ghiaccio. E lì capisci: è freddo sottotono, ma anche dentro.
Ti guarda, parla, ride (poco), e intanto la tua aura vira da pesca brillante a grigio topo. Al terzo sorso di vino capisci: sei finita con un tono neutro spento. Ti specchi nel suo sguardo e non ti riconosci. È come provare un fondotinta sbagliato: a occhio nudo sembra tutto ok, poi sotto le luci vere… disastro. L’amore, come il colore, non mente: se non ti illumina, non è quello giusto.
Palette relazionale: accostamenti emozionali (dis)funzionali

Il tuo ex? Un autunno soft con velleità da estate pura. Ti diceva che eri “troppo intensa”, che “hai sempre mille colori addosso”, che “sei stancante, come il fucsia”. E tu, invece di scappare, provavi a diventare beige. Spoiler: il beige non ti dona, e neanche lui. Ogni relazione sbagliata è un esperimento cromatico andato male: il giallo canarino che ti acceca con mille attenzioni, ma dopo un po’ sfianca. Il blu notte misterioso e intrigante, ma ti lascia sempre al buio e il verde oliva apparentemente rassicurante, ma che, come certi maglioni, pizzica l’anima. L’amore, a volte, è una questione di accostamenti sbagliati. Il problema non è lui, né tu. È che insieme non funzionate, come il bordeaux con il rosa cipria. E continui a ripeterti che “forse sto esagerando”, quando invece stai solo cercando di abituarti a un colore che ti sbatte.
Quando cambiare stagione?

Ci sono amori che ti tengono in inverno quando fuori è già primavera. Che ti dicono che “sei troppo” ogni volta che provi a splendere. Che ti spingono a coprirti, spegnerti, neutralizzarti. Ma poi succede qualcosa. Un’amica ti presta un rossetto corallo. Una giornata di sole ti ricorda chi sei. Ti guardi allo specchio e ti vedi. E capisci che è ora: di cambiare palette, guardaroba e, soprattutto, persona. Lasciare andare chi non ti dona è un atto di stile. Ma anche di amor proprio.
L’amore ideale? Un tono su tono che ti illumina

L’amore giusto non ti cambia: ti esalta. Non ti riscrive, non ti corregge. Ti lascia essere nella tua gamma completa: luci, ombre, sbavature comprese. È quello che ti fa brillare anche con le occhiaie, che sta bene con i tuoi colori ma anche con i tuoi silenzi. In fondo, il partner ideale è come il colore perfetto: lo indossi, e tutto ha più senso.
Anche tu.
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