Lo scorso 26 settembre durante la Milano Fashion Week, il Global Fashion Collective ha avuto luogo. Si sono presentati designer internazionali provenienti dalla Germania, il Messico e gli Stati Uniti.
Nell’ottobre del 2017 nasce il progetto di Global Fashion Collective dedicato a coltivare i talenti del futuro della moda. Siccome ingressare nel circuito della moda è molto difficile, se non si è un influencer, Global Fashion Collective offre una piattaforma e aiuto agli stilisti emergenti che stanno dando i loro primi passi. Operano maggiormente nelle cinque capitali più rilevanti per la moda come Milano, New York, Tokyo, Parigi e Londra.
Perry Jones
Nato e cresciuto nella città di St. Paul in Minnesota ed è stato introdotto all’arte da piccolo quando inizio la scuola di arte ai 7 anni. Prima di aprire nel suo brand nel 2010, lavorava come modello, personal shopper e stylist per amici locali ma sapeva che quello non era il suo grande sogno. Inizia a lavorare come stilista e vestire diverse celebrità di Hollywood che lo avrebbero portato a presentarsi durante la New York Fashion Week e a Milano insieme a Global Fashion Collective.

Tess Mann Atelier
Questo brand radicato negli Stati Uniti promette una visione ribelle della grazia e la sofisticazione. Sartoria e artigianalità si fusionano tra i vestiti di sera e opere d’arte presentate nelle red carpet del mondo. Ogni capo viene disegnato dalla stilista Tess Mann sperando di potenziare e rendere iconiche tutte le donne che indossano il suo marchio.
La sua collezione “Le Jardin” prende ispirazione da Versailles fusionando i particolari giardini francesi con tocchi di modernità. Broccato, ricami a mano e applicazioni di fiori create a mano e dettagli strutturali che apportano un’essenza barocca e degli elementi drammatici. Da agente del FBI a stilista, Tess invita alle donne ad abbracciare le loro storie e il loro potere con pezzi che evocano couture ed eleganza.


Lisa Grodek
“La prima designer al mondo a realizzare all’uncinetto abiti completi con crinolina, comprese le gonne a cerchio,” si legge subito nella sua biografia di Instagram. Arrivata a Milano dalla Germania, Lisa Grodek è una stilista e artista tedesco-polacca riconosciuta in tutto il mondo per la sua arte e abilità di lavorare con la tecnica del crochet.
La collezione presentata da Global Fashion Collective, “Impressions by Lisa Grodek,” dimostra molte forme di indossare e lavorare con la crinolina, soprattutto con il suo tocco distintivo del crochet. Per questa collezione sono stati usati più di 100 km di filato e, inutile dirlo, tantissime ore di lavorazione e dedizione dietro ogni vestito. Questa collezione celebra la grazia femminile e l’alta disciplina della stilista.

Regina Dondé
Regina è stilista, viaggiatrice, fotografa e amante dei tessili originaria del Messico. La sua voglia di imparare e passione per i tessuti l’ha portata in India, Thailandia e Firenze, imparando così delle tecniche antiche e tradizionali. L’orgoglio per il suo paese la porta a collaborare con le comunità di Oaxaca, Chiapas e Hidalgo onorando la saggezza e tecniche che si passano da generazione a generazione. Questo non porta solo lavoro alle comunità ma rimane molto lontano dall’appropriazione culturale. È un apprezzamento che si ritrova nel coinvolgere la fonte principale della sua ispirazione.

Il nome di questo evento non è per niente sbagliato. Se generanno qualcosa è mostrare la diversità globale che la moda può avere, e alla quale, si deve dare uno spazio. Radici culturali, storie di vita e diverse identità culturali che si sono plasmate insieme in una sola passerella presentandosi al mondo. È più che necessario dare voce agli stilisti nuovi o più piccoli che sicuramente presentano una produzione più etica e sostenibile dei grandi brand. È più che necessario spostare il focus delle etichette e che nomi portano e concentrarsi sulla qualità e la durabilità dei prodotti.


