Milano Fashion Week SS26: the last day

da | FASHION

Tra eredità, radici e caos estetico: l’ultimo giorno della MFW SS26 è servito! E per una conclusione degna di nota…c’è Re Giorgio

Tokyo James e Francesca Liberatore: il caos come cifra stilistica

Il mondo di oggi è caotico, veloce e in continuo cambiamento. Le tendenze arrivano e svaniscono in un attimo, rendendo difficile captare i desideri di un consumatore che cambia idea rapidamente. Un caos che Tokyo James (finalista del LVMH Prize 2022) e Francesca Liberatore (designer romana) hanno trasformato in estetica alla MFW.

Con delle silhouette fluide, tagli asimmetrici e pelle lavorata minuziosamente, il designer anglo-nigeriano Tokyo James è riuscito a trasformare il disordine in eleganza. La palette vibrante di arancio, rosso, nero e bianco amplifica il contrasto tra forza e fragilità, mentre accessori come borse crochet oversize e ricami a mano omaggiano l’artigianato africano.

Nel cortile di una scuola in via Borgospesso, è andato in scena invece lo show di Francesca Liberatore. Questa collezione in particolare sembrava essere senza un tema definito, ma allo stesso tempo capace di riflettere la società frammentata in cui viviamo. Tra immagini forti, come spade naïf, e una colonna sonora che spazia da Morricone a Elisa, le modelle scendono da una scala antincendio dando il via alla sfilata. I primi look appaiono con quadri indossati come corone. La collezione poi alterna soprabiti sartoriali, tessuti leggeri e dettagli metallici in bronzo e argento. A completare gli outfit, cuffie Sony come accessori, a segnare il secondo capitolo della collaborazione tra la multinazionale giapponese e la griffe italiana.

Fonte: FashionNetwork

HUI e il rituale del tè: cerimonia o sfilata?

Alla Milano Fashion Week, Hui ha trasformato il suo défilé in un’esperienza multisensoriale che unisce moda, spiritualità e cultura orientale.

Con la collezione Primavera-Estate 2026, The Song of Silver, la designer Huizhou Zhao ha creato un rito immersivo, dove il pubblico è stato accolto da un rituale del tè simbolo di consapevolezza, accompagnato dai profumi di sandalo e cedro e da musiche ancestrali. La collezione si ispira ai gioielli d’argento del popolo Miao, reinterpretati con un’estetica minimalista e internazionale. Hui ha anche puntato su materiali sostenibili, come sete riciclate, denim vegetale e cotoni organici, mescolando tradizione artigianale e innovazione. Le silhouette combinano elementi dell’abbigliamento cerimoniale orientale (come i kimono, le gonne e i pantaloni ampi) con linee moderne e volumi architettonici, creando un equilibrio perfetto tra passato e futuro.

Fonte: MAMe

L’amore per le radici peruviane di J.Salinas

“Il Perù ha molte cose da raccontare, e lo farà attraverso la moda”

Jorge Luis Salinas, designer e direttore creativo del marchio J. Salinas, ha reso omaggio alle sue radici durante la Fashion Week di Milano, sorprendendo il pubblico con uno show che ha fuso arte, moda e tradizione. In un gesto simbolico, ha portato in passerella le artigiane peruviane, rendendo omaggio al savoir faire e all’eredità tessile del Perù.

La sua collezione P\E è inoltre ispirata all’antica danza delle forbici (una danza tradizionale peruviana), dove ogni capo riflette una cura meticolosa e un profondo amore per la cultura andina, con ricami intricati, silhouette forti e dettagli che raccontano storie millenarie. Non si tratta dunque solo di una collezione, ma di una manifestazione culturale, un atto di resistenza e un ponte tra il passato e il presente che ha lasciato tutti a bocca aperta!

Fonte: JSalinas Official Instagram

Giorgio Armani: un tributo emozionante alla MFW

Le dolci note di Einaudi al pianoforte e la famosissima canzone Experience; un’atmosfera sospesa, quasi magica, e la luce soffusa delle candele. Il tempo sembra essersi fermato. E proprio in questo scenario suggestivo, si è svolto l’evento più atteso della Milano Fashion Week: quello dedicato a Giorgio Armani. Lo show, tenutosi alla Pinacoteca di Brera, non è stato solo un tributo alla sua carriera, ma anche una straordinaria celebrazione dei 50 anni del suo marchio. La scomparsa dello stilista, avvenuta il 4 settembre 2025, ha reso l’evento ancora più significativo, un’occasione unica per omaggiare l’uomo che ha definito l’eleganza contemporanea.

Tra i presenti, tante celebrità come Anna Wintour, Roberto Bolle (uno dei primissimi ad arrivare), Antonia Dell’Atte, Richard Gère, Cate Blanchett e molte altre personalità.

Fonte: Vogue by Marta Oldrini

Le creazioni in passerella sono state magnifiche. Gli abiti da sera hanno catturato l’attenzione con il loro scintillio e la loro eleganza senza tempo. I tessuti morbidi, come seta e chiffon, si adattavano alla perfezione alla figura femminile.

Quella di Armani è una moda che oggi più che mai fa dialogare l’abbigliamento maschile e femminile, con forme fluide, tessuti preziosi e silhouette raffinate. Ogni look è il risultato di un’abilità straordinaria nel scegliere i tessuti giusti per ogni occasione, con una cura impeccabile per ogni dettaglio.

Il momento più emozionante arriva quando in passerella escono Leo Dell’Orco, storico compagno di vita e braccio destro di Giorgio, e Silvana Armani, sua nipote. Insieme salutano il designer, che in qualche modo era ancora lì, a curare ogni minimo particolare fino all’ultimo secondo. Un addio che, purtroppo, arriva, ma che non cancella il suo lascito: un’eredità che continuerà a vivere nelle sue creazioni, e nell’infinita eleganza che ha donato al mondo.

Fonte: Vogue by Marta Oldrini