Salute mentale e celebrità: quando parlarne cambia tutto

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Da Billie Eilish a Pete Davidson, da Selena Gomez a Kendrick Lamar: perché la salute mentale nel mondo pop conta più che mai

Ogni anno, il mese di maggio riporta l’attenzione su un tema ancora troppo spesso stigmatizzato: la salute mentale.
Nel 2025, parlarne dovrebbe essere la norma — ma non lo è ancora. Disturbi come ansiadepressionedisturbi della personalità o bipolarismo vengono spesso minimizzati o etichettati come fragilità passeggere.

Ed è proprio per questo che il contributo delle celebrità diventa fondamentale. Quando personaggi pubblici scelgono di condividere le proprie difficoltà, aiutano milioni di persone a sentirsi meno sole e più comprese.

Billie Eilish: “Il mio cervello è un posto complicato”

Billie Eilish è uno dei volti più rappresentativi di una nuova generazione di artisti che non teme di mostrare la propria fragilità.
Fin dal suo primo album, ha parlato apertamente di ansiadepressione e dissociazione. In brani come Everything I Wanted e Male Fantasy, la cantautrice americana ha trasformato il malessere in linguaggio artistico.

Il messaggio? Avere successo o milioni di fan non significa essere immuni dai problemi mentali. La sua autenticità ha dato voce a chi spesso resta in silenzio.

Pete Davidson: quando la comicità diventa terapia

Forse nessun volto è stato così associato alla salute mentale negli ultimi anni quanto quello di Pete Davidson. Comico, attore, ex-membro del cast di Saturday Night Live, Pete ha sempre affrontato i suoi problemi con umorismo nero e disarmante sincerità.  

Davidson ha spesso detto che fare battute sulla propria sofferenza gli ha salvato la vita, ma ha anche sottolineato quanto sia fondamentale avere accesso a supporto medico, psicologico, umano.  La sua narrazione non è quella del sopravvissuto eroico, ma di qualcuno che cerca ogni giorno di restare a galla.  

Selena Gomez: la salute mentale non è un ostacolo, ma una priorità

Tra le voci più potenti di questa nuova ondata di consapevolezza c’è Selena Gomez, che ha trasformato la propria storia personale in attivismo concreto. Dopo anni passati a convivere con ansia, depressione e infine una diagnosi di disturbo bipolare, Selena ha scelto di esporsi non solo per sé, ma per chi non ha le sue risorse.

Nel documentario My Mind & Me, ha mostrato momenti di crollo, terapie, ricadute. Ha spiegato come la salute mentale non sia un’interruzione del successo, ma una condizione da proteggere quotidianamente. Con la sua piattaforma Wondermind, ha creato uno spazio per parlare apertamente di benessere psicologico, con l’obiettivo di rompere lo stigma una volta per tutte.

Kendrick Lamar, Kid Cudi, Logic: la salute mentale anche nel rap

Nel panorama rap, un tempo dominato da mascolinità tossica e ipercontrollo, qualcosa si è finalmente rotto. 

Kid Cudi ha parlato pubblicamente della sua depressione e dei pensieri suicidi che lo hanno portato al ricovero.   

Logic ha fatto della sua canzone 1-800-273-8255 un vero e proprio manifesto contro il suicidio, contribuendo a un aumento delle chiamate al numero americano per la prevenzione.  

E Kendrick Lamar, nel suo album Mr. Morale & the Big Steppers, ha raccontato traumi familiari, la fatica della terapia, la vulnerabilità come percorso di guarigione.

Questi artisti hanno ridefinito il concetto di forza: non più invulnerabilità, ma il coraggio di restare umani. 

Non è un caso che la Gen Z stia rivoluzionando il modo in cui parliamo di salute mentale.  

Cresciuti con internet, meme e burnout emotivo precoce, i ragazzi di oggi non cercano perfezione, ma verità. Vogliono modelli che sappiano dire “sto male” senza vergognarsi.  

Personaggi come Emma Chamberlain, che ha parlato spesso della sua ansia paralizzante, o Noah Cyrus, che ha descritto la depressione come “un luogo da cui non sapeva più uscire”, hanno avuto un impatto reale e concreto sul modo in cui tanti giovani vedono se stessi.

La visibilità può salvare vite

Il modo in cui le celebrità parlano di salute mentale ha un impatto reale.
Normalizzare il disagiomostrare il lato vulnerabile della fama e aprire conversazioni autentiche sono strumenti cruciali per abbattere il tabù che ancora circonda il benessere psicologico.

Parlarne cambia tutto. Anche quando non si è sotto i riflettori.

Immagini: Pinterest

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