La Fondazione MOP celebra il leggendario maestro dell’obiettivo con una mostra iconica in Spagna. Ma David Bailey non era solo un fotografo: era un’epoca intera.
Chi è David Bailey? Il genio dietro la rivoluzione fotografica degli anni ’60
David Bailey non ha solo immortalato gli anni Sessanta. Li ha vissuti. Li ha creati. Quando oggi parliamo di swinging London, di quell’ondata di musica, moda e ribellione che ha scosso il mondo, non possiamo farlo senza evocare il suo nome. Bailey non stava dietro la macchina fotografica come un semplice tecnico. Era parte integrante del mito. Un autore. Un provocatore. Un uomo che non si accontentava di scattare: voleva cambiare le regole del gioco.

La mostra “Changing Fashion” a La Coruña: oltre 140 opere, molte inedite
Dal 28 giugno 2025, la città di La Coruña, in Galizia, ospita David Bailey’s Changing Fashion, la prima grande retrospettiva spagnola dedicata al fotografo britannico, a cura della Fondazione Marta Ortega Pérez. Più di 140 fotografie raccontano i due decenni in cui Bailey ha scolpito, con la sua lente, un nuovo linguaggio estetico.
Ma questa non è una semplice mostra. È un viaggio. Un’esplorazione viscerale tra immagini, ephemera e video, in cui Bailey ci restituisce non solo volti iconici — da Mick Jagger a Jean Shrimpton — ma anche l’irriverenza e l’intensità di un tempo irripetibile.

Dalla Box of Pin-Ups ai gemelli Kray: il glamour e l’oscurità in un solo scatto
Nel 1965, David Bailey pubblica la leggendaria Box of Pin-Ups, un portfolio rivoluzionario di celebrità britanniche. Non solo attori e modelle, ma anche figure controverse come i gangster Ronnie e Reggie Kray. Una scelta coraggiosa, provocatoria. Per Bailey, l’immagine era potere, fascino e ambiguità. In un tempo in cui la fotografia di moda era ancora ingessata nei codici dell’élite, lui portava in studio la strada, il sudore, la notte.
“Lo studio di Bailey era come una discoteca”
Diana Vreeland, leggendaria direttrice di Vogue, disse una volta: “Lo studio di Irving Penn era una cattedrale. Quello di David Bailey, una discoteca.” In questa frase c’è tutta la rivoluzione di Bailey. Niente ordine sacrale, niente silenzio. Solo musica alta, energia bruciante, istinto puro. La moda diventava vita, e la vita, arte.

Film, pubblicazioni e un tuffo nella rivista Ritz
Oltre alle fotografie, la mostra include una nuova interpretazione filmica della Box of Pin-Ups e una pubblicazione ispirata a Ritz, il magazine irriverente che Bailey fondò nel 1976. Non facile da considerare un semplice catalogo, quanto più un manifesto.



Perché visitare “Changing Fashion”? Per capire cosa abbiamo perso
In un’epoca in cui la fotografia è diventata filtro e algoritmo, David Bailey ci ricorda che l’immagine può ancora essere verità, istinto e rivoluzione. Visitare questa mostra non è solo un atto culturale. È un risveglio. È un invito a guardare il mondo — e noi stessi — con occhi più affilati.
Photocredits: Acerca Comunications, Vogue, Pinterest