Si parla sempre di capitali e grandi città, e spesso si ignorano capolavori di piccole o medie dimensioni, che custodiscono perle di storia e cultura inimmaginabili. Una di queste è Siracusa
Il nostro tour inizia così: sole, caldo, un filo di arietta fresca, quella tipica marittima, avete presente? Uno squisito cannolo tra le mani e vista del lungomare. Cosa c’è di meglio?
Il desiderio di esplorare questa terra è nato così spontaneamente, da un’emozione, ed è questo che Siracusa ci ha poi lasciato al ritorno del nostro viaggio: ricordi e sensazioni indelebili.
Centro vibrante di cultura e socialità è una cittadina per tutte le età. Non è il solito paesello dove la percentuale di anziani supera di gran lunga quella dei ragazzi, e dove non ci sono altro che bische e partite a carte. Anche il turismo è abbastanza giovane. Probabilmente non è la prima città che vi viene in mente se pensate ad un viaggio con amici a vent’anni, ma fidatevi che se siete appassionati di sapere e allo stesso tempo avete voglia di un po’ di relax unito a buon cibo, Siracusa è la meta perfetta.
E, a proposito di turismo, quello estero è molto frequente, probabilmente più di quello nazionale. In Italia ci sono troppe cose da visitare, ogni angolo, ogni scorcio è meraviglia, e spesso ci perdiamo, senza farlo apposta, tesori inestimabili di cui nessuno ci ha ancora parlato.
La città di Siracusa quindi soddisfa i gusti di ogni tipo di visitatore; è un mix di cultura e storia, divertimento, prelibatezze alimentari e bellezze naturali. Andiamo a scoprila.
La pittoresca Isola di Ortigia
Anche soprannominata “l’isola nell’Isola”, Siracusa si sviluppa principalmente verso il mare, il centro pulsante è l’Isola Ortigia, collegata alla terraferma per mezzo di tre ponti, dotati anche di ciclabili e pedonali. È questo il centro più “storico” della città, la parte più antica, circondata da mura per la difesa e contenete numerosi reperti e ricordi di civiltà che l’hanno abitata, tra questi il Tempio di Apollo. È stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Esploriamo e scopriamo insieme quali bellezze si trovano all’interno delle sue mura
Duomo di Siracusa o Cattedrale di Origia
La costruzione più imponente della città è sicuramente la Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima, che sorge al centro dell’Isola, in un’enorme piazza soleggiata tutto il giorno. Lo stile esterno è un misto tra barocco e rococò, mentre al suo interno si alternano parti risalenti all’epoca siceliota, in quanto appartenenti al tempio greco – vi è infatti costudito l’Athenaion, il tempio sacro in stile dorico della polis di Syrakousai, dedicato ad Atena – e parti risalenti all’epoca medievale, costruite dai Normanni.


Tra le altre attrazioni, a pochi passi dal Duomo, è possibile osservare la Fontana di Diana
Situata in Piazza Archimede – Archimede è il noto matematico di origini siracusane che inventò il Pi Greco – spicca la Fontana di Diana, la quale narra la famosa leggenda della ninfa Aretusa. La scena ritrae: al centro la Dea Diana con l’arco, accompagnata dal suo fedele cane; ai suoi piedi possiamo notare Aretusa che sta per essere trasformata in sorgente per essere salvata da Alfeo, il quale, anch’esso compare vicino alla Dea, incredulo di ciò che sta per accadere.
Ci sono poi quattro Tritoni, un mostro marino e due cavalli marini, simboli mitologici che si identificano con il mare, elemento dove si conclude questa travagliata storia d’amore.

A questa storia si ricollega un’altra attrazione facente parte del cuore dell’Isola: la Fonte Aretusa
Siracusa è molto legata al culto dell’acqua. Questa fonte d’acqua dolce, divenuta negli anni ispirazione per poeti e scrittori, ha una caratteristica particolare: sgorga direttamente sulle rive del mare. Come vi raccontavo sopra, le sue origini sono custodite nella leggenda della trasformazione della Ninfa Aretusa, con lo scopo di sfuggire da Alfeo, il dio del fiume, che si era innamorato di lei e la voleva ad ogni costo. Oggi all’interno della fonte nuotano pesci e anatre, e crescono piante di papiro selvatico. Una tappa è d’obbligo.

Dopo aver passeggiato in lungo e in largo per l’Isola arriverete finalmente al punto esterno, a picco sul mare è situato il Castello Maniace
La costruzione è stata edificata durante il periodo svevo e prende il nome dal condottiero bizantino Giorgio Maniace. È una posizione un po’ insolita di difesa, ma nonostante questo era dotata di quattro torri, poste in ogni angolo che difendevano perfettamente la città. È possible visitare l’interno, costituito da una sala con volte a crociera e passeggiare lungo i confini, da cui è possibile anche ammirare l’Etna.
Qui Federico II firmò il rescritto per la fondazione dell’Università di Napoli.


Per vivere la città al suo massimo, una meta da non perdere è sicuramente il pranzo presso l’Antico Mercato di Ortigia
Dagli anni ’80, il mercato offre banchi e botteghe con migliori specialità siciliane, dai frutti di mare, alle fritture, dagli arancini, ai cannoli. Oltre agli agrumi e olive, ricotte e i formaggi della zona. C’è tutto e i prezzi sono davvero bassi.
Consiglio di Adlmag: mangiare a Caseificio Borderi
Lasciando l’Isola di Ortigia e le sue meraviglie, ci spostiamo nella città di Siracusa dove i siti archeologici pullulano in ogni angolo
Il Teatro Greco, l’Orecchio di Dioniso, la Grotta dei Cordati e il museo archeologico regionale Paolo Orsi fanno tutti parte del complesso del Parco Archeologico della Neapolis. No spoiler, la visita è imprescindibile.


Sempre in città, notiamo qualcosa che si diversifica dal tipico panorama mediterraneo: si tratta del Santuario della Madonna delle lacrime. Una costruzione a dir poco moderna, inaugurata nel 1994 e alta 103 metri. Imponente è dir poco. La forma del Santuario è oggetto di varie interpretazioni. L’obiettivo degli architetti era elevare l’umanità verso Dio. Ma ci sono numerosi altri significati.
È un po’ tetra, austera… parlando con i local ci viene rivelato che purtroppo non ha avuto il successo sperato… ma alla fine il gusto è soggettivo.

Non lontano ci sono le Catacombe di San Giovanni
Se siete claustrofobici passate pure allo step successivo. Ma se la curiosità vi stuzzica, non vi resta che provare, al massimo tornerete indietro. I cunicoli non sono così stretti e ci sarà una guida che resterà con voi tutto il tempo. La durata complessiva è di 15 minuti nei sotterranei, più mezz’oretta nella Cripta. Queste catacombe sono note, secondo la tradizione, per aver ospitato, nell’adiacente Cripta di San Marziano, il primo vescovo di Siracusa, l’apostolo Paolo, il quale avrebbe predicato ai primi cristiani d’occidente.

E ora divertiamoci!
Tempo permettendo, consigliatissimo è il giro in barca con partenza dal porto di Ortigia. È possibile ammirare le numerose grotte dell’Isola e i suoi splendidi colori.

Tralasciando l’aspetto storico-culturale di cui abbiamo parlato fin ora, Siracusa offre un’esperienza culinaria da brividi.
Cannoli, granite e brioche, cassate, arancini di tutti i gusti, spaghetti alla siracusana, parmigiana di melanzane e pasta alla norma; spremute di arancia, spritz ai limoni di Sicilia, moscato, zibibbo, tutto questo ben di dio è lì che vi aspetta.
Inoltre, a pochi kilometri dalla città, è possibile raggiungere, per mezzo del treno, molte zone note in tutto il mondo per la produzione di vino, da Donnafugata ad Avola e molti altri.




Qualche chicca:
La domenica pomeriggio il lungomare di Ortigia si anima. Djset, drink al tramonto e tanto divertimento.
Consiglio di Adlmag: Zefiro

Se avete tempo non fatevi mancare un tour di Noto, la capitale dell’architettura barocca.

