Immaginare una platea di persone nude per scacciare l’ansia non serve a niente

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Lo psicologo Ethan Kross spiega perché immaginare un pubblico o una platea di persone nude non serva a tranquillizzarci. L’arte del saper parlare in pubblico non è semplice per nessuno, ci vuole l’esperienza

Che sia stata un’interrogazione davanti ai compagni di classe, una presentazione scolastica durante un monteore, un progetto da presentare ai colleghi, etc, in tutti questi casi, almeno una volta, una persona, a te cara, ti avrà suggerito di immaginare le persone dinanzi a te nude. 

Fare public speaking suscita ansia, non è una novità. Non c’è da vergognarsi, tutti la prima volta che abbiamo dovuto affrontare un pubblico, che sia stato di 5,15,40,90 persone non siamo stati di certo tranquilli. 

Secondo uno studio di Chapman University (2014) parlare davanti a delle persone è il fattore che genera più ansia rispetto a tante altre situazioni; che si tratti di altezza o di insetti li supera tutti. Per un buon 25% è un vero e proprio trauma. 

Molti sono affetti da glossofobia. Cos’è?

Si tratta del timore di parlare davanti a delle persone. 

Ma perché abbiamo abbiamo così tanta paura di farlo? Semplicemente, in generale il nostro cervello percepisce la dimensione collettiva e sociale, piuttosto che quella individuale, più “pericolosa”, più minacciosa per esprimere se stessi, per far valere la propria voce, e per questo motivo abbiamo più difficoltà e ci risulta non naturale esporci in queste situazioni. Il corpo va in stato di allerta, iniziamo a sudare, il battito accelera e ci sembra non avere più il controllo dei nostri movimenti e di ciò che diciamo. 

L’arte oratoria, o arte del saper parlare in pubblico, non è un caso che venga definita arte, perché per essere ben eseguita richiede grandi tecniche di preparazione, ma soprattutto anni di esperienza. Nata nel V sec. a.C, nella Grecia Classica, l’oratoria veniva utilizzata per partecipare alla vita politica e non soltanto; venne poi usata dai Romani, e nel tempo da regimi, dittature e applicata in ogni contesto. Come sappiamo bene la parola ben usata è sinonimo di potere, saper argomentato in maniera appropriata, persuasiva ed elegante permette di padroneggiare e avere il controllo. 

Ma quindi cosa serve immaginarsi un pubblico senza vestiti? 

È la soluzione immediata che chiunque suggerisce a chi deve affrontare questo tipo di sfida e si trova alle prime armi è pensa che le persone siano nude. Sembra un detto della nonna, tramandato di generazioni, ma in realtà pare derivi da Winston Churchill; sono soltanto ipotesi, nulla di certo.

Pensare a delle persone nude davanti a noi è un modo per rendere, nella nostra testa, vulnerabili gli altri, credere di avere più potere e autorità su di essi, ma in realtà non è la soluzione. 

Ethan Kross, psicologo dell’Università del Michigan, ha affermato, che questa tecnica, oltre a non servire granché, potrebbe portare all’effetto opposto; ovvero, quando il cervello prova a concentrarsi sull’immagine della platea senza vestiti, invece di distrarsi dall’ansia, rischia di perdere la concentrazione necessaria per affrontare al meglio il suo discorso, e di conseguenza fare peggio di quello che invece avrebbe potuto fare cercando delle modalità per migliorarsi. 

Tecniche e metodi che realmente ti permettono di performare al meglio

Sicuramente allenarsi a voce alta e avere la possibilità di esporre a qualcuno di confidente aiuta a ridurre l’ansia e a sentirsi più sicuri; in termini tecnici respirare con il diaframma può rilassare i muscoli e controllare il battito. Ma più di ogni cosa avere fiducia in se stessi è fondamentale, perché se non siamo noi i primi a crederci, come possiamo prendere che lo facciano gli altri che ci ascoltano? Guardare negli occhi, creare un legame con il pubblico ci rende ematici e l’empatia è essenziale. Un trucco è pensare che anche i migliori da qualche parte hanno iniziato, poi con l’esperienza tutto arriva.

In ogni caso non esiste un unico metodo vincente valido in tutte le situazioni, ognuno deve scoprire il proprio, solo con il tempo. 

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