Quella del 2025 non è la prima mostra di moda al Louvre

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Al Louvre è in mostra “Louvre Couture: Objets d’art, objets de mode” dichiarata come la prima esposizione del Museo dedicata alla moda, ma la verità è un’altra

Dal 24 gennaio le sale del Louvre sono occupate da quella che è stata raccontata come la prima mostra di moda del museo francese. Un avvenimento epocale che determina la rilevanza culturale della moda. Arte che diventa degna delle sale di uno dei musei più importanti al mondo: il Louvre di Parigi. “Louvre Couture: Objets d’art, objets de mode” non è, però, la prima occasione in cui la moda entra al Louvre. La prima volta avvenne nel lontano 1945 ed il successo della mostra fu così grande da diventare una tournée europea.

Il thèatre de la Mode


Era il 1945, Parigi era appena uscita dalle fatiche della guerra. I materiali scarseggiavano e l’alta moda francese aveva bisogno di tornare ai fasti di un tempo. L’idea per il rilancio venne a Roberto Ricci, figlio della celebre stilista Nina Ricci. Roberto immagina un teatro della moda in miniatura fatto di manichini da 70cm realizzati in filo metallico. Così i couturier avrebbero sprecato meno materia prima. Furono molti i sarti francesi ad aderire alla mostra creando abiti con materiali di scarto, circa 60. Tra questi si leggono nomi come Balenciaga, Hermes, Lanvin e, ovviamente, Nina Ricci. Non solo i designer lavorarono alla realizzazione di abiti, i look erano completi di cappelli creati dalle migliori modisterie di Parigi. Grandi gioiellerie come Van Cleef and Arpers e Cartier realizzarono preziosi gioielli e i coiffeur più eleganti della città acconciarono le bambole. Tutto era studiato al minimo dettaglio, come se gli abiti, i cappelli e i gioielli non fossero pensati per bambole, ma per donne vere e proprie.

237 statuette abbigliate secondo la maniera del tempo riempivano le stanze del museo del Louvre. L’inaugurazione avvenne il 28 marzo 1945 e accolse ben 100 mila visitatori, così narrano le cronache dell’epoca. Il museo raccolse un milione di franchi per i soccorsi di guerra. La mostra ebbe un successo così grande da meritare un tournée europea. Da Londra a Barcellona, passando per Copenaghen e Vienna. L’anno successivo, 1946, le bambole vennero vestite con le nuove collezioni e partirono alla volta degli Stati Uniti. La mostra arrivò a New York e San Francisco con sacrando, ancora una volta, l’importanza globale dell’alta moda francese.

Oggi vederla è ancora possibile. Le statuette sono, infatti, conservate presso il Maryhill Museum of Art nello stato di Washington. Gli abiti sono ancora gli originali, mentre i gioielli, dopo il ’46, tornarono a Parigi.