FabBRICK: quando la moda diventa edilizia

da | SUSTAINABILITY

Il futuro dell’architettura nasce dagli scarti: Clarisse Merlet trasforma i rifiuti tessili in innovazione

Abiteresti mai in una casa costruita con mattoni di vestiti usati? Sembrerebbe una domanda bizzarra, eppure il concetto di dare una seconda vita ai materiali di scarto sta rinnovando diversi settori, compreso quello dell’edilizia. A guidare questa rivoluzione c’è Clarisse Merlet, architetta francese e fondatrice di FabBRICK, un’azienda che ha fatto del riciclo tessile la sua missione principale.

Grazie alla sua visione innovativa, Clarisse Merlet ha trasformato gli abiti usati in un nuovo materiale da costruzione, riscrivendo le regole dell’upcycling nel settore del design e dell’architettura sostenibile. Ogni anno infatti vengono generati 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili, di cui solo in Europa 5,8 milioni di tonnellate. Di fronte a questa emergenza, l’idea di FabBRICK offre una soluzione concreta e innovativa, dimostrando che il concetto di “scarto” può essere completamente ridefinito.

Dall’idea al prodotto finale

“Ho preso due magliette, le ho triturate e mescolate con un collante naturale e gli ho dato la forma di un mattone. Ha funzionato”. Et voilà. Così Clarissa Merlet riesce a realizzare l’impossibile.

La sua idea prende vita nel 2016 tra i banchi di scuola, mentre stava cercando un modo per ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda attraverso il riuso creativo dei materiali, e concentrandosi in particolar modo sullo sviluppo di un mattone realizzato in tessuto. Ci provò prima con le bottiglie di plastica e poi con la carta, ma senza successo. Ad un certo punto arrivò la svolta: i vestiti usati.

Il processo di produzione dei mattoni FabBRICK è relativamente semplice e segue una logica artigianale: i tessuti vengono raccolti, triturati e mescolati con un collante naturale, poi compressi in stampi appositi per asciugarsi e solidificarsi. Come cucinare una torta, no?

Il futuro è FabBRICK

Sebbene i mattoni FabBRICK non possano ancora sostituire del tutto quelli tradizionali in edilizia, sono già utilizzati con successo in numerosi ambiti. Al momento trovano impiego nella creazione di divisori, elementi di arredo come piccoli mobili, pannelli di rivestimento, nonché isolanti termici e acustici, dimostrando una versatilità sorprendente.

Ad oggi, l’azienda è riuscita a trasformare oltre 12 tonnellate di vestiti usati, producendo circa 40.000 mattoni e affermandosi come punto di riferimento in Francia per la rivalorizzazione dei tessili post-produzione e post-consumo. Un risultato che testimonia come il concetto di economia circolare possa essere applicato con successo anche a materiali spesso considerati non riutilizzabili.

Ma l’ambizione di FabBRICK non si ferma qui. “Domani vogliamo creare una fabbrica FabBRICK in ogni regione e paese che produce rifiuti tessili” dichiarano dall’azienda. Un obiettivo ambizioso che potrebbe cambiare il volto della sostenibilità nell’edilizia e nella moda. E noi non possiamo che augurarci che questo sogno diventi presto realtà.

Foto: FabBRICK, Instagram