Il look a teatro: una questione di rispetto

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Questa sera al Teatro Alla Scala di Milano andrà in scena la prima della Tosca, quinto spettacolo della stagione 2024-2025. Il rito del teatro pare stia tornando di moda tra i giovani: ecco qualche consiglio utile

Secondo un’indagine ISTAT del 2022 il 49,5 per cento della popolazione di 6 anni o più ha partecipato a qualche forma di intrattenimento o spettacolo fuori casa, con una ripresa di 28 punti percentuali rispetto all’anno precedente. A guardare questi dati sembra che la Gen Z si stia riappassionando al mondo del teatro, che sia esso più o meno impegnato. Non per nulla su Tik Tok il Teatro Alla Scala conta 117.673 follower e molti user creano contenuti a tema teatrale. Mostrando i loro look per le serate, in quanto spettatori, o il dietro le quinte, se si tratta di performer. A riavvicinare i giovani al teatro sono state, senza dubbio, alcune iniziative messe in piedi dalle stesse istituzioni. Tra le più famose c’è la prima under trenta del Teatro Alla Scala di Milano che, a dicembre, anticipa l’apertura della stagione teatrale con una serata dedicata ai giovani under trenta.


Qualcuno sceglie il teatro in quanto luogo di arricchimento culturale, altri come occasione mondana. Un momento per mettersi un bel vestito e passare una serata piacevole all’insegna della bellezza. Entrambi motivi validi pensando, per altro, che storicamente il teatro è stato un luogo di socialità più che di cultura, almeno per gli spettatori. Come in ogni occasione mondana anche il vestito vuole la sua parte. Scegliere il look giusto per andare a teatro non è solo una questione estetica. Si tratta di rispetto nei confronti di un luogo che, per certi versi, potrebbe essere considerato sacro.

È facile pensare che grandi teatri come La Scala di Milano abbiano un lungo decalogo di regole sui look ed un’attenta selezione all’ingresso. In realtà non è propriamente vero, o almeno non oggi. Sul sito del Teatro Alla Scala si legge solamente: “La Direzione invita il pubblico a scegliere un abbigliamento consono al decoro del Teatro, nel rispetto del Teatro stesso e degli altri spettatori. Non sono ammessi all’interno del Teatro spettatori che indossino canottiere o pantaloni corti; in questo caso i biglietti non sono rimborsabili.” Semplicissime regole di buon senso, oltre che di buon gusto.

Non è difficile, ultimamente, sedersi in platea alla Scala ed avere di fianco qualcuno in jeans, maglioncino beige o addirittura sneakers. Non si tratta di una futile questione legata ai vestiti, ma di una forma di rispetto. Così come non si va in chiesa con la minigonna, all’opera non si va in jeans. In nome della libertà di esprimerci come vogliamo ci siamo, forse, dimenticati che ogni luogo ha la sue regole. Da non intendere come una costrizione o una limitazione della propria libertà personale. È vero che la moda, molto spesso, è fatta di regole infrante. Ma per infrangere le regole, innanzitutto, bisogna conoscerle altrimenti l’infrazione non esiste e si trasforma in puro disinteresse.

Come ci si veste per andare a teatro?

Tutto dipende, ovviamente, dal tipo di teatro. Prendendo in esame un luogo come il Teatro Alla Scala di Milano la regola di fondo è quella dell’eleganza e della formalità. In base al tipo di spettacolo e all’orario poi sono consigliati look diversi. Il massimo grado di formalità e richiesto alle prime serali, più di tutte all’apertura della stagione. Per le donne è consigliabile l’abito lungo mentre per l’uomo il completo. Per quanto riguarda i colori è meglio prediligere tonalità scure ed evitare il rosso per non perdersi nel velluto delle poltroncine. Via libera allo sfoggio di gioielli preziosi e sontuose parure, pur rimanendo in una cornice di eleganza morigerata: lo spettacolo non siete voi quella sera.


Per quanto riguarda le serate successive alle prime l’abito lungo non è più necessario e può essere facilmente sostituito da qualsiasi look elegante e da sera. Per l’uomo è adatto anche lo spezzato, pur rimanendo in tonalità adatte alla sera. Circa i capispalla, che poi potrete riporre nel guardaroba, al bando i piumini e i bomber: meglio scegliere cappotti eleganti o, per i più vintage, pellicce o cappe. Evitate anche borse grandi, meglio scegliere piccole clutch gioiello o semplicissime pochette da portare a mano.


Agli spettacoli pomeridiani il grado di formalità richiesto è meno elevato. I colori possono essere più chiari, le borse un po’ più grandi e i gioielli meno vistosi. In qualunque caso niente jeans, t-shirt e borse da ufficio: lasciatele dentro l’armadio almeno per questa occasione.