Dopo che è stato scoperto l’account di Charli xcx, siamo tornati a parlare tutti di Letterboxd, considerabile come il social network più sano di tutti.
Nella foresta incantata dei trend, quest’anno ha (ri)fatto il suo ingresso un sito amatissimo anche dalle celebrities. Si tratta di Letterboxd, un social network pensato per far incontrare cinefili e amanti vari dei film.
Letterboxd è un social strutturato sulla condivisione di opinioni sui film guardati, tenendo traccia dei titoli visionati o di quelli che si vogliono vedere in futuro e segnalare i propri preferiti.
Il sito viene lanciato nell’ottobre del 2011 ottenendo ben oltre 17,000 beta tester nei sei mesi successivi. Nel febbraio del 2013 il viene reso pubblico, prima l’adesione avveniva solo su invito. Co-fondato ds Matthew Buchanan e Karl von Randow, durante la pandemia COVID-19 gli utenti sono aumentati di molto. Si è passati da 1,8 milioni nel marzo 2020 a 3 milioni nel gennaio 2021. Nel settembre 2023 si arriva a 10 milioni.
Come vi dicevo, il social è amatissimo dalle celebrità di Hollywood, ma anche da importanti figure del settore del cinema. Per esempio, il regista Martin Scorsese, conosciutissimo davvero da tutti, possiede un account ed è l’utente più seguito di tutta la piattaforma. Non è difficile immaginare il perché.

Ma come funziona?
Allora, principalmente tutti possono leggere i contenuti del sito. Serve un account solo nel caso si volesse partecipare condividendo le proprie opinioni. Una volta registrati, tutti i membri possono valutare film, rivederli e taggarli con parole chiave dedicate. Si possono anche aggiungere liste per film già visti o che si vorrebbero guardare, queste possono essere rese pubbliche o mantenute private, a scelta dell’utente. La cosa più simpatica è la possibilità di interagire con gli altri membri.
C’è anche la possibilità di un abbonamento Premium, a pagamento, per utilizzate la piattaforma. Pagando si sbloccano ulteriori funzioni come dati specifici dell’utente, le ore totali passate a guardare film o i propri registi preferiti, assieme a uno strumento che indica all’utente se un qualsiasi film è disponibile su uno dei servizi di streaming a cui si è abbonati. Comodo, ma se devo dirvi credo che riuscirei a farlo anche da sola, non so se pagherei per questa funzione. Tutto sommato, forse è meglio non sapere quante ore ho passato a guardare e rivedere l’intera saga di Twilight (stimate 2,500 ore).
Da poco è stato poi aggiunto l’abbonamento “HQ” pensato per organizzazioni che si occupano di film, come cinema, studi cinematografici, festival e podcast.

Una volta guardato un film si inserisce il titolo con la data in cui si è visto, poi si può decidere se aggiungere un giudizio su una scala da 1 a 5 stelle, un tag e una recensione personale.
Se poi ci costruiamo una rete abbastanza fitta, è simpatico andare in home e sbirciare cosa hanno guardato le persone che seguiamo, ma soprattuto cosa ne pensano a riguardo. Ci sono poi un sacco di liste, della serie “lista di film da vedere almeno una volta nella vita”. Le recensioni poi possono essere serissime o come si direbbe a Roma “buttate in caciara” (non che sia di Roma, ma mi è venuto in mente questo termine, sentitevi liberi di correggermi).
La cosa ancora più bella, è il fatto che il social è diffuso in più di 190 paesi, dando la possibilità di parlare dei propri film preferiti con davvero chiunque, persino con qualcuno dall’altra parte del mondo.

L’età media della metà degli utenti è inferiore ai 35 anni, un quarto del totale ha tra i 16 e i 24 anni.
In cima alla propria pagina c’è la possibilità di inserire i propri 4 film preferiti, una cosa che penso mi richiederebbe almeno un pomeriggio di riflessione. Cioè cosa penserebbe Martin Scorsese se nella mia top 4 mettessi Sex and The City 2, Twilight: Eclipse, Twilight: New Moon e Madagascar.
La cosa più apprezzata dell’app sembrerebbe essere il fatto che il social non obblighi nessuno ad impegnarsi, ad interagire o essere continuamente attivo. Non esistono influencer perchè non c’è nessun prodotto da consigliare o comprare. Non si avvistano nemmeno format, content o algoritmi. Un sano diario personale dal design minimale.
Sul social non si possono pubblicare foto personali e l’immagine del profilo è davvero piccola, a nessuno importa chi sei, solo quello che pensi dell’ultimo film che hai guardato, ma senza troppo impegno.
Anche il nome prende ispirazione nel cinema. Infatti, con Letterbox si intende un formato utilizzato quando i film vengono girati in una proporzione video più ampia e poi ridimensionati per adattarsi alla larghezza standard dei lettori. Questo porta a ritrovarsi delle specie di bande nero sullo schermo, causate dall’adattamento del formato. Solitamente trasforma il 4:3 in widescreen. E questo è tutto il tecnicismo che posso offrirvi.
Ma se questo social esiste già dal 2013, perchè ne stiamo parlando ora, di nuovo? Questo perchè l’account della It girl del momento, Charli xcx, è stato leakato, scoperto. Tutti sono impazziti, soprattuto per le sue recensioni decisamente franche e alla mano. Su “La tragedia di Macbeth” ci dice: “guardato mentre george costruiva lego”. Su “Nosferatu” si lascia andare su una vera e propria dichiarazione d’amore, soprattutto per Lily Rose Depp.


Sul docufilm di Bob Dylan “A Complete Unknown”: “c’erano un sacco di canzoni!”.
Come darti torto Charli…
Molti hanno apprezzato la scoperta, altri hanno pensato come adesso la star non possa più vivere la bellezza dell’anonimato che il social le dava la possibilità di avere. “Da una parte figo, ma scommetto che la perdita di anonimato faccia schifo. Ora qualsiasi recensione posti sarà una cosa importante e probabilmente non può postare pensieri random sui film come prima”. Questo dice qualcuno su Reddit.


Qualcun altro parla di Ayo, una cantautrice tedesca e della sua esperienza in una situazione simile. “Ho pensato immediatamente di come bello fosse l’account di Ayo, ma ha dovuto smettere di postare e usarlo perchè le persone continuavano a fare screenshot e prendere in giro le sue recensione sui social per pubblicità. Ora ha di nuovo un account segreto”.
Da tenere in considerazione c’è sicuramente il potere mediatico che Charli xcx attualmente detiene e di come ogni sua idea sia oro colato per tutto il resto del mondo. Detto questo, penso che in qualsiasi caso alla cantante freghi davvero poco. Sulla sua bio di Letterboxd scrive: “il mio account è stato trapelato immagino”. Il nome: itscharlibb.

Il team marketing del social poi se la cava alla grande: a tutte le premiere chiede alle star del cinema quale sia la loro top 4. Spoiler: nessuno riesce a darla rapidamente.
William Dafoe ama molto gli horror giapponesi in questo ultimo periodo e racconta: Onibaba, The Magician (The Face), Barry Lyndon e Poor Things, ma sull’ultima lo trovo molto di parte. Emma Stone invece verte su City Lights e non vuole dire di più. Poi in un’altra intervista per Letterboxd si espone e aggiunge Belle de Jour, The Cook The Thief The Wife and The Lover e Firemen’s Ball.
Insomma, Letterboxd sembra davvero rappresentare una sana alternativa alla rosa di social che abbiamo a disposizione oggi. Un posto in cui conta quello che si pensa e basta e il peggio che può succedere è che la tua cerchia di seguiti non sia d’accordo con te, ma alla fine dei conti poco male. Voi quali film mettereste nella vostra top 4?