C’era una volta un ragazzo di provincia che sognava stoffe e cuciture, colori e forme. Non si accontentava della bellezza sterile, del superfluo senza anima. No, Sabato De Sarno voleva di più. Voleva capire cosa fosse la moda. Voleva darle un senso, un’anima, un destino. Non una decorazione, ma un linguaggio. Non un capriccio, ma una voce. E quella voce, negli anni, sarebbe diventata la sua.
La sua storia è una di quelle che nascono nel silenzio e crescono nella tempesta. Nato a Napoli, città che non concede tiepidezze, De Sarno è un uomo che porta addosso il respiro del Mediterraneo, il suo caos, il suo rigore nascosto. Ma è soprattutto un uomo che non ha mai fatto rumore prima di esplodere. La moda lo ha visto crescere nell’ombra, affinarsi, lavorare. Valentino, Prada, Dolce & Gabbana. Un apprendistato lungo, silenzioso, senza protagonismi. Poi, un giorno, la chiamata di Gucci. E allora il silenzio diventa voce, e la voce diventa tempesta.
Quando nel 2023 Alessandro Michele lascia Gucci, il mondo della moda trattiene il fiato. Chi avrà il coraggio di raccogliere quell’eredità? Chi oserà camminare in quella casa stregata di meraviglie e follia? Sabato De Sarno, lui. Un nome sussurrato, un profilo basso. Nessuna stravaganza, nessuna teatralità. Un uomo di sostanza. E proprio lì sta il punto.

Perché De Sarno, di fronte alla grandiosità barocca di Michele, sceglie l’essenziale. Togliere, sottrarre, riportare Gucci a quella purezza che il caos degli ultimi anni aveva reso quasi irraggiungibile. Il suo debutto è una dichiarazione di guerra alla sovrastruttura, un ritorno alla sartorialità, alla sensualità sobria, alla moda che non urla ma sussurra. “Voglio che Gucci sia elegante”, dice. Ed è una rivoluzione silenziosa.
Ma De Sarno è un designer. Eppure, è anche un uomo di luoghi, di atmosfere, di memorie. Napoli, prima di tutto. Quella Napoli che non si scompone di fronte al bello, perché il bello lo ha sempre avuto sotto gli occhi. Quella Napoli che insegna la passione e il distacco, la bellezza e il disincanto. E poi Roma, la città dove il tempo si piega e si sospende, dove la moda non è tendenza ma eternità. È da questi luoghi che De Sarno prende il suo sguardo. Uno sguardo che non insegue, ma costruisce. Uno sguardo che non si perde nei dettagli, ma nei significati.
Ed è qui che si coglie la sua vera essenza. Non è un visionario, non è un rivoluzionario. È un interprete. Interpreta la moda come un linguaggio che si affina nel tempo, come un discorso che va riscoperto nella sua essenza più pura. Non cerca l’eccesso, ma la misura. Non si perde nel clamore, ma nella sostanza. E oggi, in un mondo che sembra voler solo gridare, lui ha scelto di sussurrare. Di dire meno per dire di più.
L’addio a Gucci
Il 6 febbraio 2025, Gucci ha annunciato la fine della collaborazione con Sabato De Sarno, che ricopriva il ruolo di direttore creativo dal 2023. La decisione è giunta a poche settimane dalla sfilata Autunno-Inverno 2025 prevista per il 25 febbraio a Milano, la quale sarà presentata dall’Ufficio Creativo della Maison. Durante la sua direzione, De Sarno ha cercato di riportare Gucci a un’estetica più essenziale, in contrasto con l’opulenza del suo predecessore Alessandro Michele. Tuttavia, nonostante gli sforzi, le vendite del marchio hanno registrato un calo significativo, con una diminuzione del 25% nel terzo trimestre del 2024.

La collezione “Ancora”
Il debutto di De Sarno per Gucci è avvenuto con la collezione Primavera-Estate 2024, intitolata “Ancora”. Presentata a Milano nel settembre 2023, la collezione si distingueva per linee pulite e una palette cromatica dominata dal “Gucci Rosso Ancora”, una tonalità di rosso vellutato con sfumature borgogna. La sfilata si è svolta in un ambiente minimalista, con una passerella illuminata da luci soffuse e una colonna sonora che includeva una versione riarrangiata di “Ancora” di Mina, curata da Mark Ronson. Questo approccio segnava una chiara rottura con il passato recente della maison, puntando su una sensualità sobria e una raffinatezza discreta.
Le scelte di Sabato de Sarno per le location: Londra e Firenze
Nel maggio 2024, De Sarno ha scelto Londra per presentare la collezione Cruise 2025. La sfilata si è tenuta alla Tate Modern, un luogo simbolo dell’arte contemporanea, riflettendo il desiderio di coniugare l’eredità storica di Gucci con una visione moderna. Londra non è stata una scelta casuale: la città rappresenta un punto di riferimento nella storia del fondatore Guccio Gucci, che vi lavorò come facchino al Savoy Hotel, traendo ispirazione per le sue future creazioni.
Successivamente, per la collezione Cruise 2026, prevista per il 15 maggio 2025, De Sarno aveva pianificato un ritorno alle origini, scegliendo Firenze come location per la sfilata. La città toscana, luogo di nascita della maison nel 1921, rappresenta le radici artigianali e creative di Gucci. La sfilata avrebbe dovuto celebrare questo legame indissolubile, riaffermando la visione contemporanea del direttore creativo profondamente radicata nell’heritage del marchio.

La scelta di queste due città emblematiche sottolineava la volontà di De Sarno di creare un dialogo tra passato e presente, tradizione e innovazione, in un percorso volto a ridefinire l’identità di Gucci nel panorama della moda contemporanea.
Non è uno di quei designer che si ricordano per gli eccessi. Non è uno stilista da copertina, non è un uomo da scandali. Sabato De Sarno è qualcuno che lavora. Che riflette. Pensa. Che guarda la moda come si guarda la vita: con rispetto, con disciplina, con passione. È uno di quei rari artisti che capiscono che la moda, prima di tutto, è una questione di significato.
E forse è proprio per questo che la sua voce, silenziosa e ferma, ha iniziato a farsi sentire. E, forse, continuerà a farsi sentire a lungo.
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