In mezzo ad un’architettura brutalista londinese ricoperta di verde sfila la Cruise 2025 di Gucci by Sabato de Sarno. “We’ll always have London” torna dove tutto ebbe inizio.
Giù da una scala a chiocciola in grezzo cemento grigio scendono le modelle della Cruise 2025 di Sabato de Sarno. Non c’é storia, racconto o ispirazione onirica se non il tornare dove tutto è cominciato. Sono passati 103 anni dalla nascita di Gucci a Firenze e ben 127 dall’ispirazione Londinese. Il sogno ebbe, infatti, inizio all’hotel “The Savoy” dove Guccio Gucci lavorava come facchino. Guardando le abitudini dell’alta società ebbe l’intuizione di aprire il primo negozio Gucci, specializzato in valigeria inglese, nel 1921 a Firenze. Da li il via ad un viaggio lungo e tortuoso che oggi approda alla creatività misurata di Sabato de Sarno.
Nulla più di quanto scritto. La sfilata rigetta ogni velleità comunicativa esplicita. Non vi è storia guida, ma un fil rouge stilistico ben preciso che attraversa tutte le collezioni. La firma è chiara e precisa. Con raffinatezza e contemporanea voluttà De Sarno aggiorna lo stile aristocratico di stampo inglese a cui Gucci ha sempre mirato. Contro una moda che rifiuta l’élite e vuole vestire il popolo, pur mantenendo prezzi fuori regola, Sabato de Sarno non cede all’ipocrisia. Gucci veste l’alta società. Rimane elitario, freddo e distaccato pur facendo breccia nel cuore di tutti. Le donne di Gucci sono chic e raffinate, vestono con eleganza giocando con armonici contrasti tra pesantezze e luccichii con uno styling impeccabile.
Urlare è poco elegante, Gucci parla a bassa voce pur facendosi sentire. La Londra punk e underground che ispira tutti i designer quando si parla della capitale britannica non trova spazio nella creatività di Sabato. Ad ispirarlo è l’eleganza borghese di una Londra d’altri tempi che diventa contemporanea in “We’ll always have London”. Non si parla ne di passato ne di futuro, si parla di presente. La collezione ha come focus i capi in se stessi. I tessuti, le lavorazioni e il lavoro dei designer, dei sarti e tutto ciò che costruisce, in senso puramente letterale, la moda.
Foto: Vogue Runway