Ok, ci siamo. È la fine di una giornata eterna. Tra email infinite, la gente intorno a te che sembrava aver preso una dose extra di caffeina, e il traffico che ti ha fatto dubitare dell’umanità, finalmente sei a casa. Apri la porta, butti le chiavi sul mobile e lì, in tutta la sua gloria, ti aspetta lui: il divano, pronto per una serata a base di film.
Ti fai una doccia calda, ti avvolgi nel tuo plaid preferito (quello che sembra un abbraccio di cashmere, ma in realtà l’hai preso ai saldi del supermercato), e ti prepari una tisana. Zenzero e limone, ovviamente, perché la detox life è importante, anche se la giornata è finita con una pizza. Ti siedi, telecomando in mano, pronta per una maratona di film epica. E poi… l’incubo.
Scorri, scorri, scorri. Titoli su titoli, generi su generi. Commedie romantiche, thriller, fantascienza, documentari sui pinguini. Eppure, alla fine, clicchi sempre su quel film che conosci a memoria. Sì, quello che sai recitare parola per parola, con battute che potrebbero vincere l’Oscar per “dialogo più citato sotto la doccia”.
Ti suona familiare amica? Bene, perché non sei sola. E sai qual è la parte interessante? Dietro a questa abitudine apparentemente banale si nasconde una spiegazione psicologica sorprendentemente affascinante. Pronta a scoprire il perché? Siediti comoda e lasciati raccontare.

La magia della comfort zone
Riguardare un film o una serie tv già visti non è pigrizia, è una coccola per l’anima. Hai presente quella sensazione di entrare a casa tua dopo un lungo viaggio? Ecco, è la stessa cosa. Non devi imparare strade nuove o ambientarti: è tutto lì, pronto ad accoglierti.
Secondo la psicologa Sara Crispim (ne ha parlato sui suoi profili social), quando scegliamo di rivedere qualcosa che conosciamo, ci immergiamo in un mondo prevedibile e rassicurante. La trama, i personaggi, i colpi di scena già visti mille volte – tutto contribuisce a creare una “bolla” sicura in cui ci sentiamo al riparo dal caos della vita.
In pratica, è come una coperta di Linus per la mente: zero sorprese, solo comfort puro.
Nostalgia: il teletrasporto emotivo
Ma non è tutto qui. Sai quella strana sensazione di calore che provi quando guardi un film che amavi da bambina? Quella che ti riporta alle serate con i popcorn sul tappeto o ai Natali passati davanti alla tv con la famiglia? Esatto, si chiama nostalgia, ed è potentissima.
Rivedere un film del passato è un viaggio nel tempo. È come sfogliare un album di foto, ma invece delle immagini, rivivi emozioni, risate e momenti di pura felicità. È un modo per ricordarti chi sei e da dove vieni, un antidoto perfetto alla frenesia della vita moderna.
E poi, diciamocelo: chi non si scioglie un po’ nel rivedere quei titoli che hanno segnato l’infanzia?

Film, un rimedio (quasi) scientifico all’ansia
E ora entriamo nella parte un po’ più seria, ma giuro che è interessante. La dottoressa Crispim ha spiegato che chi soffre d’ansia è particolarmente incline a rivedere sempre gli stessi film o serie tv. Perché? Perché l’ansia è un’amica fastidiosa che ama l’imprevisto… e che noi cerchiamo di mettere in riga con la prevedibilità.
Guardare un film già visto è come dire alla tua mente: “Ehi, tranquilla, qui non c’è nulla di strano o di nuovo. Sai già come va a finire”. È un modo per riprendere il controllo in un mondo che a volte sembra sfuggirci di mano.
La ripetizione diventa quindi un piccolo rituale, una terapia silenziosa che ci aiuta a ridurre lo stress e a creare uno spazio mentale sicuro. Non è meraviglioso?
Perché scegliere sempre gli stessi film non è mai una scelta sbagliata
Quindi, la prossima volta che ti trovi davanti a quella lista infinita di titoli e ti viene voglia di cliccare (di nuovo) su quel film che hai visto milioni di volte… fallo. Lasciati andare. Non è pigrizia.
Stai regalando alla tua mente un momento di calma, un rifugio nella familiarità, una pausa dal rumore della vita. E se qualcuno osa dirti che dovresti “cambiare un po’”, rispondi con un sorriso e una tisana in mano: “È terapia”.
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