La musica come sfilata di note

da | CULTURE


Le sfilate di moda non vivono solo di tessuti e forme, ma trova nella musica un elemento fondamentale, capace di completare ogni passerella. 

La colonna sonora in una sfilata coordina non solo i passi delle modelle, ma suscita suggestioni e atmosfere e rimane impressa quanto ciò che si vede. 

Ogni nuova sfilata si carica di un suo particolare spirito, che si riflette nel mood che il direttore creativo vuole trasmettere in quel momento. La musica in passerella diventa una sorta di linguaggio visivo che ci permette di identificare un’epoca, che ne esprime le sensazioni, cambiamenti ed emozioni.

Quando ascolti una canzone che ha segnato un determinato anno, non è solo un suono che risuona nella tua mente, ma un veicolo di ricordi e sensazioni che ti riportano in quel contesto. La musica e l’abbigliamento diventano tracce visibili sonore di un’esperienza che non è solo personale ma racchiude una sfera più ampia. In un attimo, il ritmo di una canzone e la passerella ti trasportano in un’altra sfera, facendoti vivere con intensità quei momenti.

Quando due discipline si fondono

Cosa sarebbe una sfilata di moda senza la propria colonna sonora? Uno spettacolo incompleto e privo di emozioni. Molti dei brand più importanti come, Dolce & Gabbana, Schiaparelli, ma anche direttori creativi come Karl Lagerfeld per Chloé, hanno omaggiato la musica dedicando pezzi unici di abbigliamento.

Ormai le sfilate della Fashion Week ospitano veri e propri show. I brand del lusso puntano sulla giusta soundtrack, che ha il potere di infondere tutta la carica emotiva che serve per trasmettere un messaggio. La scelta della colonna sonora è affidata al sound designer, che ha competenze di Dj, tecnico del suono e di moda. Il sound designer ha il compito di riassumere le idee di uno stilista in suoni. In alcuni casi si utilizzano musiche già esistenti e accompagnate da alcune modifica oppure viene richiesto di comporre temi originali o persino esibirsi dal vivo. 

Nei dieci minuti di passerella, la musica e la moda si fondono intrinsecamente con artisti che non solo creano tendenze musicali, ma influenzano anche profondamente la moda. Il sound scelto deve rispecchiare perfettamente il “personaggio” che si vuole interpretare in una sfilata.

“Se non ho lo la musica giusta non posso creare lo styling della sfilata” ha dichiarato in un’intervista con Vouge Italia, Hedi Slimane, ex Direttore Creativo di Celine, aggiungendo “La musica e i modelli definiscono lo styling, la sua credibilità e autenticità, quello che ascoltate e vedete fanno parte di una cosa sola” 

Il caso: Gucci Ancora

A dimostrazione di quanto è importante la colonna sonora per una sfilata, c’è chi ancora sta cantando Ancora Ancora Ancora dopo aver visto la sfilata di Gucci. Il famoso brano di Mina del 1978 scritto da Cristiano Malgioglio , che ha chiuso lo show, è stato remixato per l’occasione dal famoso musicista/producer Mark Ronson. Le collaborazioni tra direttori musicali e stilisti rappresentano un legame indissolubile tra moda e musica.

Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci voleva trasmettere qualcosa di nuovo, innamorarsi, Ancora per la punto del Brand. Ha scelto un vecchio pezzo di Mina unendo moda e musica made in Italy. Minimalismo ed Heritage sono i due concetti emersi alla presentazione della nuova collezione. L’invito del nuovo direttore creativo era quello di innamorarsi “Ancora” della moda, “Ancora” di Gucci.

Questo dimostra come la musica in una sfilata sia fondamentale e che moda e musica si intrecciano in un’armonia unica, creando emozioni profonde e significati intensi.